Arianna Ellero, Colori Musica e Anima.

Arianna Ellero
Arianna Ellero

Sperimenta la performance in forma di pittura attraverso la musica , per poi proseguire i suoi studi sulla potenza e l’energia del colore, viaggiando, conoscendo, incontrando…

Inutile prolungarsi nel raccontare di lei, lasciamo sia Arianna, attraverso le sue risposte a farci entrare nel suo Mondo.

Che studi hai fatto?

Sono sempre stata interessata all’arte e sin dall’adolescenza ho cominciato un percorso artistico convenzionale, da cui però mi sono allontanata in fretta.

La mia vera direzione è emersa quando ho cominciato a ricercare forme d’arte diverse e, per trovarle, mi sono rivolta a scuole di pensiero estere dove ho costruito il mio tratto distintivo. Ammiro la Natura, penso che sia una maestra indispensabile

Per parlare di arte è necessario averla studiata?

Sono una pittrice e i miei quadri parlano della mia arte, loro stessi sono lo strumento che uso per esprimere la mia situazione interiore e la mia ricerca. Sicuramente per parlare e per fare arte è necessario acquisire una conoscenza dei percorsi e dei linguaggi artistici e possiamo dire che la comunicazione artistica necessita di sensibilità artistica, tuttavia per me l’arte è una situazione dell’essere

Per vendere l’arte è necessario averla studiata?

Si e no, l’arte bisogna sentirla.

Sicuramente gli operatori dell’arte sono persone preparate e molto spesso sono in grado di accompagnare l’artista all’interno del complesso sistema dell’arte, anche se, con la nascita della comunicazione globale, alcuni artisti scelgono la possibilità di creare un rapporto diretto tra artista e collezionista. In ogni caso il lavoro di ricerca e di valorizzazione effettuato da galleristi e curatori può rimanere il canale primario per l’artista a livello di promozione e quotazione, anche se tutt’oggi le cose cambiano e si evolvono rapidamente

Un aneddoto che ricordi con il sorriso.

In una performance avevo deciso di ‘regalare’ una particolare interazione al pubblico presente, mettendo a disposizione una tela per lasciare il loro segno.

Naturalmente avevo dotato gli astanti di tutine di carta bianche per non macchiarsi. Erano tutti contenti, finchè non se le sono tolte e ci siamo accorti che le tutine non facevano il loro dovere… alla fine erano tutti sporchi di colore! Per fortuna dopo un primo momento di mio imbarazzo, tutto si è risolto in una gran risata, erano quasi felici dei segni sui vestiti e ti dirò che quella tela ce l’ho ancora ed è bellissima

Come scegli gli artisti di cui parlare?

All’interno di ogni percorso pittorico si creano delle citazioni consce e inconsce. E’ innegabile che ogni pittore contemporaneo debba riconoscere un debito alla ricerca degli artisti che lo hanno preceduto, ma è compito di ogni artista costruire il proprio linguaggio

Quanto conta il curatore per una mostra?

Anche qui possono esserci canali di pensiero diversi.

Oggi molti artisti scelgono di curare autonomamente le proprie mostre. Certamente la figura del curatore permette di raggiungere una visibilità maggiore grazie ai suoi diversi canali e può evidenziare l’interazione tra artista e il panorama artistico in cui si muove

Cos’è per te l’arte?

L’arte è idea, ricerca, visione, contemplazione, un’espressione e un’esperienza dello stato dell’essere. Qualcosa che ti fa riflettere, sorridere, vibrare, emozionare. 

Se potessi andare indietro nel tempo, con quale artista ti piacerebbe interagire e perché?

Mark Rothko: chiacchierare con lui sull’energia, vibrazione, spazio e dimensione del colore                                        

Paul Klee: parlare dell’infinita ricerca con lui, bevendo un calice di vino                                             

Niki de Saint Phalle: vorrei assistere ai suoi ‘Tiri’

Cosa pensi dell’editoria di settore?

Penso sia utile e necessaria per la cultura dell’arte e per la divulgazione dell’arte contemporanea perché permette ad un pubblico più ampio di conoscere le direzioni che l’arte ha percorso e sta percorrendo

Cos’ è per te la musica?

La musica per me, oltre ad essere sperimentazione di suono, forma e colore, è connessione con la parte più intima dell’essere. Una mescolanza di toni e onde di frequenza, forma e andamento diversi in grado di trasportare e far vibrare sia il corpo fisico che quello più impercettibile. La musica stessa è una forma pittorica, un fluire e un dialogo fra diversi elementi.


Cosa accade quando inizia una tua performance?

Cerco di entrare in connessione con gli elementi circostanti, luogo, pubblico, musicisti, colori, tela, terre e pigmenti.

Anche se è una cosa comune a tutti gli elementi, perchè penso che tutto sia parte dell’opera, attraverso l’ascolto reciproco. Inizio ascoltando il mio respiro, la tela, le terre, quello che è il momento ed il suono che viene.

Considero ogni ‘forma’ presente un colore che andrà a generare un’unica tela che è la performance stessa, dalla quale nascerà un dipinto. 

Nella ricerca e nella rappresentazione visiva invece, percepisco la mia pittura come un ‘suono’ che rivela una visione tangibile e non tangibile della natura e della realtà.

Grazie Arianna,

Alessio Musella

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