Sabato 4 Giugno Pietrasanta,7a Collectors Night Galleria Giovanni Bonelli & LIS10 Gallery presentano: “Once Upon a Time in West Africa” a cura di Alessandro Romanini

Galleria Giovanni Bonelli & LIS10 Gallery
Galleria Giovanni Bonelli & LIS10 Gallery

Opere di: Aboudia, Ajarb, Nu Barreto, Armand Boua, Frédérick Bruly Bouabrè, Seni Avi Camara, Brice Esso, Laetitia Ky, Gonçalo Mabunda, Saint Etienne Yeanzi

Per questa settima edizione della Collectors Night di Pietrasanta Galleria Giovanni Bonelli rinnova la collaborazione con Lis10 Gallery e The Project Space, tre realtà con sede nel complesso dell’ex Marmi (via Nazario Sauro 56-52), per presentare al pubblico della notte bianca la mostra “Once upon a time in West Africa”, curata da Alessandro Romanini, che vede protagonisti dieci artisti africani contemporanei, la metà dei quali sono stati selezionati per l’edizione 2022 della Biennale di Venezia firmata Cecilia Alemani.

Il West Africa è una regione ampia e articolata dell’antico continente, compresa fra l’Oceano
Atlantico a sud e il Sahara a nord, scandita orizzontalmente da una natura preponderante e un territorio variegato; una fascia settentrionale costituita da deserto, un’area meridionale con boscaglie e foreste e una parte centrale semidesertica che viene chiamata Sahel.

Al centro di grandi migrazioni, questa regione è divenuta negli ultimi anni un coacervo di culture e creatività che si sono propagate poi in tutto il mondo.

Gli artisti riuniti in questa mostra dal titolo “western” rappresentano perfettamente con i loro linguaggi – pittorici, scultorei e fotografici – questo mix di culture e di iconografie, in grado di fondere armonicamente le tradizioni millenarie con le più attuali forme visive del mainstream, sud del mondo e occidente, rito e mito.

Tra gli artisti selezionati per esporre nel padiglione nazionale della Costa d’Avorio alla Biennale di Venezia in corso sono qui presentati: il “padre” dell’arte ivoriana e africana Frédérick Bruly Bouabrè; Aboudia, giovane artista (di base a Abidjan, New York e Parigi) che ha infranto i record d’asta nel corso degli ultimi due anni nelle principali case d’asta internazionali; il poeta della vita di strada Armand Boua; il pittore, filosofo e sociologo Saint Etienne Yeanzi e la giovanissima Laetitia Ky (appena 25 anni) che ha conquistato l’evento lagunare come “espressione più fresca e innovativa”, grazie alle sue “sculture di capelli” e alle fotografie.

In mostra anche figure storiche come la senegalese Seni Awa Camara, che fu tra le
protagoniste della storica mostra “Magiciens de la terre” ospitata al Centre Pompidou di Parigi nel 1989, che portò alla ribalta per la prima volta l’arte africana contemporanea in occidente-. In mostra anche il camerunense Ajarb, che realizza dipinti che portano alla ribalta, riscattandoli attraverso la pittura, la street culture e il melting pot etnico e culturale della capitale.

Nu Barreto, dalla Guinea- Bissau, che ha saputo imporsi sulla scena internazionale in molte delle principali esposizioni museali grazie ai suoi dipinti dalla forte componente di rivendicazione militante dei diritti umani. Brice Esso, ivoriano, si distingue invece per un linguaggio plastico, in grado di sintetizzare la tradizione espressiva e la tecnica scultorea occidentali, mantenendo i temi cari alla sua poetica, come quelli dell’infanzia.

Infine il lavoro del mozambicano Gonçalo Mabunda viene inserito in questa mostra – con le sue maschere tribali e i troni ottenuti dall’assemblaggio di armi e munizioni – come simbolo
di pace e speranza e, soprattutto, per la capacità dell’arte di trasformare strumenti di distruzione di massa in dispositivi estetici e di riflessione.

Nel complesso la mostra vuole essere un’occasione per vedere riuniti artisti africani contemporanei che hanno saputo assimilare e rielaborare le varie tendenze dell’arte contemporanea -da quelle più legate alla cronaca come il Black Lives Matter, il Cancel Culture e i conflitti bellici, fino a quelli di ordine storico e socio-politico come il colonialismo, la diaspora e l’inevitabile sintesi etnoculturale imposta dalla globalizzazione – incoraggiando gli spettatori a riflettere.

In collaborazione con:

INFO:
Galleria Giovanni Bonelli, Pietrasanta, Via Nazario Sauro 56 pietrasanta@galleriagiovannibonelli.it
www.galleriagiovannibonelli.com
In collaborazione con:
Lis10 Gallery | info@lis10gallery.com | www.lis10gallery.com
E con
The Project Space | www.theprojectspace.it

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