Fotografia: i principali motivi per non sottovalutarla: intervista alla direttrice di Patty’s Art Gallery Patrizia Stefani

Patrizia Stefani
Patrizia Stefani

Per essere un fotografo oggi basta avere un cellulare o una buona macchina fotografica.

Niente di più sbagliato.

Se è vero che viviamo nell’era delle immagini, è anche vero che la maggior parte di quelle che vediamo è da cestinare.

Dallo scatto selfie alla fotografia artistica il passo è lungo quanto la Grande Muraglia Cinese.

Ma arriviamo subito al punto: cosa fa diventare una fotografia arte e chi o cosa ne stabilisce il valore?

Ne abbiamo parlato con la direttrice di Patty’s Art Gallery Patrizia Stefani, che negli ultimi mesi ha aggiunto alla sua rosa di artisti diversi fotografi.

Cosa fa di un fotografo un artista?
Un insieme di caratteristiche. Dalla tecnica riconoscibile all’innovazione che apporta al mondo fotografico, dal pensiero che precorre lo scatto fino al sistema, o mercato che dir si voglia, che ne valorizza il lavoro.

C’è spazio per la fotografia nel mercato dell’arte? E cosa ne pensano i collezionisti?
Certamente e, anzi, si tratta di un mercato in crescita, in Italia non ancora considerato a dovere.

Questo perché si parte prevenuti nei confronti della fotografia, collezionisti compresi.

La fotografia, rispetto alla pittura, è un’arte giovane, che non può competere in termini di peso storico.

Nell’immaginario italiano, infatti, contano di più pittori e scultori rispetto ai fotografi.

Non è così, ad esempio, in America, che ne ha fatto l’arte di punta.

Tuttavia, è importante far notare che abbiamo molti fotografi italiani che si sono conquistati una fama artistica di tutto rispetto a livello nazionale e mondiale, come il nostro Elio Ciol.

Quali fotografie vanno per la maggiore? E perché la fotografia è un investimento poco impegnativo ma profittevole?
Esistono diversi tipi di fotografie.

Basta pensare alle foto di reportage, a quelle che diventano documenti storici, ma anche alle foto pubblicitarie o propagandistiche.

E la lista potrebbe andare avanti, ma mi fermo qui, perché, in genere, i collezionisti si dividono tra il filone di reportage e quello di ricerca.

Dipende molto dal gusto personale.
Chi compra fotografia di solito lo fa per proprio piacere e perché i prezzi sono inferiori rispetto ad altri linguaggi (vengono calcolate le tirature, le copie in circolazione).

I prezzi partono da poche centinaia di euro e possono sorpassare il milione per nomi come Man Ray.
Chi invece guarda alla fotografia con un occhio all’investimento, sa che al momento i costi sono ancora contenuti e che ne può approfittare per le sue mosse future.
In ogni caso, prima dell’acquisto, è bene verificare la qualità della stampa e la tiratura dell’immagine. La copia poi deve arrivare firmata e numerata, con certificato di autenticità.

Il 19 agosto, la data di nascita del dagherrotipo, il primo procedimento fotografico per lo sviluppo delle immagini, si festeggia la Giornata Mondiale della fotografia…

La nascita della fotografia è stata la rivoluzione della stampa per il mondo dell’arte.

Al di là della giornata in sé, che ci rammenta di più lo sviluppo tecnologico, mi piace pensare che finalmente si guardi ai fotografi con un occhio attento.

La fotografia, dopotutto, è un linguaggio, ed è come ci esprimiamo a suscitare emozioni, a sollevare ricordi, ad accendere idee.

Laura Ruggiero,


Ho trovato tutto questo in Laura Ruggiero, abile nell’evocare atmosfere suggestive soprattutto con toni monocromatici e minimalisti, catturando tempi e luoghi del nostro presente.

La passione, così come la ricerca artistica ed esistenziale, traspare dalle immagini di Giulia Quaranta Provenzano, interrogando lo spettatore, spesso scardinandone i pensieri.

La ricerca di un linguaggio nuovo, esteticamente raffinato, è presente nelle quadrigrafie® di Antonio Zuccon, mentre l’esaltazione lirica, il carico emotivo li ho avvertiti subito nelle fotografie di Cristina Madeyski.

Più legato al ricordo e alla fotografia di paesaggio è, invece, Francesco Loliva: i suoi scatti sanno sempre come toccare le corde del cuore.

Guardo, inoltre, con molto interesse Laura Placa.

Le sue fotografie hanno una forte anima documentaristica e umana, e ne attendo gli sviluppi futuri.

Chi è Patrizia Stefani?

Tenace e concreta, è cresciuta nel mondo dell’arte: segue le orme del padre, titolare di un’azienda di ceramiche artistiche, frequentando il liceo artistico.
Fa suo lo spirito imprenditoriale poco dopo. Agente d’affari dal 1995, rileva il marchio di un’agenzia immobiliare bassanese e svolge l’attività in proprio per quasi vent’anni

Nel frattempo visita mostre d’arte, conosce gli artisti, si avvicina sempre di più a quella realtà che da sempre l’attrae. Richiedono il suo parere per l’acquisto di opere d’arte alle aste, vogliono i suoi commenti sulle opere… Patrizia trova finalmente il nesso tra quello che ama e quello che fa.

E, quando una nota associazione culturale le propone di lavorare come commerciale, trova anche il mondo a cui è sempre appartenuta.

Comincia così a trattare con gli artisti e il loro pubblico con naturale entusiasmo e disinvoltura.

Lanciata da Patrizia Stefani, la galleria d’arte online si propone come negozio virtuale con supporto motivazionale.

Nel sito gli artisti trovano un luogo per esporre, vendere le loro opere e aumentare la loro visibilità aiutati dalla direttrice, agente d’affari dal 1995.

Sempre qui, chi vuole acquistare una delle creazioni presenti, potrà trovare quello che cerca senza scomodarsi da casa o dall’ufficio.

Per ulteriori immagini e informazioni:
https://www.pattys.it/

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