Plasmare la materia, le mani creano volti , corpi, sguardi…che sembrano volersi muovere, aspettare il tocco di una bacchetta magica, per prendere vita…
Le opere di Elisabeth raccontano la magia della quotidianità….

A lei il piacere di raccontarsi:
Il tuo primo contatto con l’arte?
Non ho un ricordo del mio primo contatto con l’arte penso che l’arte sia tutta intorno a noi e pur avendo disegnato fin da piccola quando ho incontrato l’argilla è stato amore al primo tocco



Quando hai capito che l’arte sarebbe diventata da passione a professione?
L’arte non sarà mai solo una professione per me, l’arte è una passione che mi fa stare bene che tiene il mio cervello fuori dagli schemi e mi dà un modo di comunicare senza usare le parole
La tua prima opera?
La prima opera alla quale sono legata da un significato profondo è quella che mi rappresenta circondata dai miei tre figli nell’atto di donargli un mondo che tengo tra le mani



Per fare arte , bisogna averla studiata?
Studiare arte è un piacere e un grande arricchimento, dai grandi maestri puoi trarne degli insegnamenti e puoi esserne ispirata, trovo molto importante conoscere la storia e la tecnica.
Quando studi e qualcuno ti insegna è più facile non fare errori mentre quando impari da solo provi e riprovi ed impari dai tuoi errori ma alla fine nell’arte come in tutto conta il talento e la tenacia.



Cosa unisce i tuoi dipinti e la musica ?
La musica mi piace e accompagna i miei pensieri, la musica è arte e molti musicisti sono anche pittori e scultori, una frase di Jimmy Page che ho fatto mia e quella che dice “Non mi occupo di tecnica….io mi occupo di emozioni
Come scegli cosa ritrarre ?
Non sempre scelgo cosa creare, le vicende che vivo, ciò che vedo e che sento mi portano a un’idea che rendo visibile
Un aneddoto che ricordi con il sorriso ?
La mia prima cottura raku la scoperta di una nuova tecnica, uno smalto che mi regala una sorpresa inaspettata perche in fondo tutto ciò che è nuovo e mi stupisce mi dona un sorriso
Se potessi incontrare un artista del passato , chi e cosa gli chiederesti?
Sono tanti gli artisti che mi piacerebbe incontrare penso però che sceglierei Michelangelo, è lo scultore che conosco meglio e le sue opere davvero ti provocano forti emozioni


Per come l’ho conosciuto sui libri e come viene raccontata la sua storia e il suo carattere penso però sia meglio non chiedergli nulla
Se incontrassi te stesso a 18 anni cosa ti consiglieresti ?
mi consiglierei di fare tutto quello che ho fatto, sono contenta della mia vita e di come sono
Quanto conta la comunicazione ?
La comunicazione è evoluzione e visto che io non sono una gran oratrice e la solitudine fa parte di me cerco di comunicare con la mia ceramica


Che differenza c’è, nella percezione dell’arte tra Italia e estero?
Penso che all’estero l’arte e gli artisti abbiano una maggiore considerazione. È una questione culturale
Cos’è per te l’arte?
L’arte è la bellezza del mondo che cerchiamo di esaltare con i nostri lavori
Cosa ti aspetti da un curatore ?
Io stessa sono stata curatrice di diverse mostre e mi aspetto che un curatore comprenda il messaggio dell’artista e sia in grado di esaltarlo creando armonia tra le opere esposte



Cosa chiedi ad un Gallerista ?
Ad un gallerista chiedo solo che ami e apprezzi i miei lavori.
Quanto contano per te la luce e il colore?
La luce crea ombre e volume, esalta l’opera mentre il colore da emozioni e attira lo sguardo
Grazie Eiisabeth, è stato un piacere conoscere la poetica dietro alle tue opere e il tuo percorso creativo e personale che ti ha portato verso l’arte.
Alessio Musella