Gianluca Ciamei: arte e creatività tra sogni e concretezza.

Gianluca Ciamei
Gianluca Ciamei

La sua ricerca è spasmodica, non si ferma, evolve, le immagini si dissolvono, i simboli affiorano per poi tornare a nascondersi… la sperimentazione sulla tela non è il rincorrersi dei suoi pensieri…

Conosciamo meglio Gianluca Ciamei, lasciando a lui il piacere di raccontarsi…

D: Il tuo primo contatto con l’arte?
R: Fu per un quadro di Gianni Dova ed ero ancora un bambino.


D: Quando hai capito che l’arte sarebbe diventata da passione a professione?
R: Quando ho iniziato a capire bene come armonizzare e bilanciare colore luce e
forma

D: La tua prima opera ?
R: Ho prodotto quasi 10,000 quadri, compresi i cartacei, ed ho al mio attivo circa
7/8 produzioni che risalgono agli anni 70, pertanto mi è difficile ricordare
Potrebbe essere stato un “ Demonio “ che ancora conservo


D: Per fare arte , bisogna averla studiata?
R: Certamente, è imprescindibile!

Soprattutto l’Arte del secolo scorso .

Studiare accuratamente e cercare di evolvere producendo qualcosa di nuovo.


D: Cosa unisce i tuoi dipinti e la musica ?
R: Tutto! Sono un seguace del vero Rock e pertanto nelle mie opere traspare
musicalità soprattutto nel movimento che cerco di imprimere nelle mie opere.

D: Come scegli cosa ritrarre ?
R: Vivo quotidianamente tumulti interiori, viaggi astrali e pertanto colori e forme
prendono subito Luce.

E tutto così spontaneamente è subito chiaro!


D: Un aneddoto che ricordi con il sorriso ?
R: Quasi sicuramente un pranzo con Giorgio Bellandi ed Enzo Pagani ( fondatore
del Museo d’Arte Pagani a Castellanza in provincia di Varese) un pranzo ricco di
idee colori entusiasmo!

Ma a dire la verità sono sempre sorridente quando creo un opera e mi rendo conto che riesce a “trasmettere qualcosa al fruitore “

D: Se potessi incontrare un artista del passato , chi e cosa gli chiederesti?
R: Probabilmente Leonardo grande immenso poliedrico e geniale.

Gli chiederei “ non sei stupito dell’immenso riconoscimento della Gioconda?

Non credi che i tuoi bozzetti siano ancor meglio del quadro esposto al Louvre? “
Per quanto mi riguarda la Gioconda “non mi cattura, non mi prende “.

Sono molto più interessanti i bozzetti. Andrebbe valutata a fondo l’opera d’arte. Ne ho fatto
delle elaborazioni … tra tutte le Sue opere non è sicuramente il massimo.


D: Se incontrassi te stesso a 18 anni cosa ti consiglieresti ?
R: Ascolta solo la via del cuore


D: Quanto conta la comunicazione ?
R: Penetrare nel fruitore è tutto!

Nonostante io si avverso a questo nuovo mondo, cerco di stare al passo facendomi supportare da chi riesce a non farsi “ inquinare dai social .
Ho necessità di lasciare puri i mie sogni astrali.

Ma la Comunicazione è Fondamentale per un artista. Farsi conoscere e cercare di dare un po’ di bello al mondo.


D: Che differenza c’è, nella percezione dell’arte tra Italia e estero?
R: Siamo italiani, riconosciti nel mondo per la nostra Arte spalmata in ogni segmento.

Può darsi che qualche nostro autore abbia una marcia in più ma anche all’Estero abbiamo autori di tutto rispetto.

Non mi sento di fare una classifica a discapito di nessuno.

D: Cos’è per te l’arte?
R: Una esigenza, un bisogno, una forza interiore che ha a che fare con il mio stato
d’Animo e che cerco di trasmutare in acrilico ombre luce forme.

A volte è ostico a volte naturale. Esprimere il proprio stato d’Animo è difficoltoso …. Bisogna
ascoltarsi

D: Cosa ti aspetti da un curatore ?
R: Chiarezza, esperienza e onestà professionale.

D: Cosa chiedi ad un Gallerista ?
R: Lui fa il Suo e io il Mio in armonia


D: Quanto contano per te la luce e il colore?
R: Ti faccio io una domanda: cosa è l’Armonia se non il bilanciamento tra loro ?

Per me l’armonia è saper comporre e creare ascoltando l’anima…

Grazie Gianluca….

E’ stato un piacere leggerti

Alessio Musella

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