VENICE FAKTORY: “NEW WORLD ORDER” RIFLESSIONI DI ARTAE MISIA “II”.

NEW WORLD ORDER
NEW WORLD ORDER

Prosegue il racconto del viaggio intrapreso varcata la soglia di Venice Factory a Venezia, durante l’inaugurazione di New World Order del 9 settembre.

Appena entrati non si può non restare attoniti davanti all’enorme tela che Liw Volpini ha dipinto, facendoci vedere il mondo attraverso i suoi occhi, mediato dalla sua personalissima tecnica del rainpainting tramite la quale l’emozione di chi guarda prende parte al significato dell’opera.

L’emozione è il filo conduttore che mi spinge a menzionare subito il disegnatore Majid Bita, con il suo tratto deciso e marcato, a voler rendere l’idea di quanto possano essere mostruosi guerra e potere.

Se si parla di poteri forti non si può evitare di soffermarsi a riflettere davanti al lavoro fotografico di Donatella Izzo dal titolo “Jesus love me“, un’immagine cupa e decadente ma anche onirica e trascendente che inquieta e intrappola l’osservatore nella consapevolezza di trovarsi davanti a ciò che più che un sogno, è un incubo.

Dalle atmosfere tetre si passa all’esplosione di colori di Felipe Cardena e la sua crew, che denunciano attraverso il collage psichedelico e floreale, il bombardamento iconico a cui siamo sottoposti ai nostri giorni.

Il potere e la sua demistificazione è uno dei temi ricorrenti anche nella produzione di Xante Battaglia, che a Venice Factory è presente con una raffigurazione arcaica e stilizzata della Grande Madre, un rimando più che mai attuale alla condizione incerta e sofferta delle donne “velate” in Afghanistan.

Un sorriso amaro ci si stampa sulla faccia davanti alle porcellane di Francesco De Molfetta, ironiche ma ancora di più sarcastiche, testimoni e prova del consumismo spietato che è schiavo di un mercato volubile.

Espongono inoltre a New World Order Alvise Guadagnino, Dario Arcidiacono, Taglia Pietra, Leone Solia, Paolo Cassará, Nicola Stradiotto.

La collettiva è nata ed è stata curata da Federica Palmarine Paola Fiorido.

In copertina una versione creata da Patty Rock di Exit Urban Magazine Settembre 2021

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