“Sikania Rising/La Bestia” è un progetto di Laboratorio Saccardi a cura di Stefania Morici e Silvia Basta.

Sikania Rising/La Bestia
Sikania Rising/La Bestia

“Sikania Rising/La Bestia” è un progetto di Laboratorio Saccardi a cura di Stefania Morici
e Silvia Basta
direttamente promosso dalla Regione Siciliana e patrocinato dalla Fondazione
Maimeri di Milano.

L’iniziativa consiste nella realizzazione di un carretto siciliano che racconterà la storia della
Sicilia attraverso il linguaggio diretto ed inequivocabile che da sempre contraddistingue il duo palermitano che compone il Laboratorio Saccardi, Marco Leone Barone e Vincenzo Profeta, da anni sulla scena artistica siciliana ed internazionale.
Il progetto intende tutelare e valorizzare uno dei simboli per eccellenza dell’identità della nostra isola: il Carretto Siciliano.

Laboratorio Saccardi istorierà un carretto siciliano, dipingendo i fatti di mafia più eclatanti della recente storia dell’isola, i misteri insoluti della storia politica del nostro Paese, trasformando il carretto – quello che oggi è divenuto oggetto d’arte artigianale, nonché uno dei simboli dell’iconografia folcloristica siciliana – in uno strumento di critica consapevole agli eventi contemporanei.
I carretti siciliani sono di 3 tipologie: Palermitano, Trapanese e Catanese.

Nel 2010 Laboratorio Saccardi ha realizzato il primo carretto di tipo palermitano, La Robba”, attualmente esposto presso il museo della Mafia di Salemi (TP).

Con “La Robba” si realizza il primo e unico carretto siciliano “albino” della storia, un carro volutamente in bianco e nero, privo di quel tipico colore sgargiante.
Il carretto siciliano è sinonimo di folklore, storia e tradizioni; è un’opera che racconta il passato, ci riporta nei vicoli e nelle strade sterrate, tra profumi intesi, musiche e colori. Senza dubbio un elemento fondamentale, che svela i segreti del territorio.
Con questa nuova opera, intitolata “La Bestia”, Laboratorio Saccardi proseguirà il progetto
Sikania Rising”: un processo di ricerca nella storia del costume popolare e dei misteri della
Sicilia.

Ma, mentre nel primo carretto di tipo palermitano aveva raccontato gli avvenimenti più
drammatici accaduti nel territorio palermitano (come le stragi di Capaci, via D’amelio, Peppino Impastato e Ustica), questa volta utilizzerà e pitturerà un carretto siciliano di tipo trapanese (più precisamente di Castelvetrano), raccontando in pittura gli avvenimenti più drammatici, sconvolgenti e da risvolti esoterici accaduti nel territorio trapanese dal dopoguerra fino ai nostri giorni.


L’iniziativa, organizzata da Arteventi di Stefania Morici, nasce con la collaborazione di Mpa –
Milano Painting Academy ed il sostegno di Industria Maimeri, Fdr Architetti, Fecarotta Antichità.

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Roberta Dallara

Roberta Dallara, dalle pareti alla tela.

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“Saturno” di Sandra Menoia a cura di Maria Marchese.

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