LA PAROLA A MARCO BARONE E VINCENZO PROFETA, ARTISTI “UNCONVENTIONAL “

laboratorio saccardi
marco barone

Iniziamo con un introduzione fatta da Chris Gangitano (curatore indipendente e agitatore culturale, Comunicarearte ass. Atelier Spazio Xpò)  su cos’è “Laboratorio Saccardi, per poi dare il via alle domande che ho deciso di porre a Vincenzo Profeta e Marco Barone, per avere una visione diretta e schietta, su alcuni temi, da parte del Duo Palermitano, che nel Mondo dell’Arte e sul Mondo dell’Arte hanno molto da dire :

Laboratorio Saccardi, lo storico gruppo palermitano (oggi duo, formato da Marco Barone e Vincenzo Profeta) ha saputo scardinare, con ironia, irriverenza, libertà e spregiudicatezza le regole e le forme della pittura e dello stile neo pop,  sotto forma di un’art brut “consapevole”. 

Attivi con installazioni site specific e opere di arte pubblica, mostre, dibattiti su arte  e filosofia, troll sui social media sono oggi una delle realtà italiane più critiche e creative della scena dell’arte contemporanea in Italia.

Iniziamo con le domande e le doppie risposte da parte di Vincenzo e Marco

Cosa pensi del ruolo delle gallerie oggi ?

Vincenzo Profeta

Il ruolo delle gallerie oggi può essere solo devastate, è assurdo concepire un sistema di gallerie a scatole cinesi come prima di tutto questo, il sistema economico è morto, e come tutto quello legato a quel sistema economico, il sistema delle gallerie si è estinto per un arte fatta da vivi, non da zombie. La cosa buona è che non ci sono gallerie oggi in grado di ricostruire un sistema come il precedente, e le grandi gallerie se resteranno, saranno come delle grandi banche con capitale a deposito, sorta di musei, i musei potranno forse avere un futuro, cambieranno molte cose, internet potrebbe essere fondamentale per l’arte ufficiale, ma si svilupperanno anche sistemi offline o con altre reti secondo me, con maggiore libertà e molta esclusività di valore, l’importate è che l’arte continui a testimoniare l’umanità, e l’umanità è l’imprevedibile.

Marco Leone

 Le Gallerie erano già pochissime prima dell’emergenza Pandemica …ora con i notevoli problemi economici conseguenti all’emergenza , a mio avviso moltissime saranno falcidiate , molti chiuderanno , comunque in molti casi nessuno si accorgerà di questa dipartita …una volta il gallerista andava nello studio di un artista e comprava in blocco le opere , a noi del Laboratorio Saccardi questo è successo pochissime volte forse 4 volte , in questo modo si finanziava un artista , sopratutto gli svuotava lo studio che e’ sempre una grande cosa e questo stimolava la produzione ..ma questo una volta ..poi diventarono tutti ” conto vendita ” quindi un lavoro che chiunque puo’ fare , e infatti eravamo pieni di questi ” Tutti ” galleristi , con i risultato della morte economica del mercato dell’arte. Certo ci sono sempre le grandi o medio grandi gallerie , quelle mi sa rimarranno , ma queste hanno sempre un garante dietro , spesso legato alla Politica e alla finanza sempre legata alla politica .. La passione e l’attrazione che l’arte crea e ovvio che rimarrà e in un certo qual modo aumenterà . Si spera che dopo questa esperienza globale le cose migliorino ma è improbabile ..occorre creare delle identità , Il Paese che ha il patrimonio artistico più importante al mondo dovrebbe rendersi conto e attenzionare maggiormente il fare Artistico professionale italiano , a mio avviso gli artisti dovrebbero lavorare per le regioni di residenza , stipendiati dai Comuni e Regione e lavorare per loro ..questo sarebbe la soluzione utile per L’Italia ..i galleristi questa razza in estinzione di conseguenza si adeguerebbe e farebbe il suo salto di qualità .

Come dovrebbe approcciare un artista un curatore ?

Vincenzo Profeta

Non credo che esista distinzione di ruolo, chi ha queste categorie o credenze in testa è un dinosauro oggi, siamo parlando di leggende simili agli elfi…

Marco Leone  

Il Curatore è un organizzatore , che quando gli va bene ha degli sponsor . Un Lavoro che una volta faceva il gallerista , ma questo organizzava il tutto con lo scopo della vendita delle opere proposte , i curatori di oggi anzi di ieri difficilmente hanno l’interesse di piazzare i lavori , di cercare le clientele che siano privati o istituzioni …si occupano solo del progetto evento , ma a volte questi progetti finiscono nel giro di pochissimo , e l’opera se va bene viene venduta dall’artista stesso ..io credo che le opere devono sparire dallo studio il prima possibile , devono vivere da sole ,,quindi devono abbandonare l’artista ,, ( le opere che hanno una forza ovviamente ) se queste devono servire a qualcosa o a qualcuno occorre chi si occupi di loro e non può sempre pensarci l’artista stesso , quindi o il curatore o il gallerista , il mercante sono necessari , ma se una comunità tipo un comune che paga lo stipendio ad un Artista , ( a un professionista che lavora ovviamente da anni che e musealizzato , documentato ect ) potrebbe acquisire le opere e potrebbe esporle nei vari luoghi della città , arricchendo il patrimonio e l’ambito culturale comunale …ripeto che sarebbe una soluzione generale per molti problemi di artisti , curatori e galleristi .

Quanto conta la comunicazione sui social oggi?

Vincenzo Profeta

Contava molto, ma era tutto sopravvalutato, un arte libera, non potrà più esserci in una rete come il canonico internet, quindi questi sistemi che prima sembravano apparentemente liberi, non saranno più adatti per la libertà di espressione che deve avere l’arte visiva.

Marco Leone

Dipende dai follower che hai …Internet è un hardisk , un archivio utilissimo sotto moltissimi aspetti , ma per farlo funzionare e farci Money , devi spendere e attivare tecniche di marketing efficaci che hanno a loro volta un costo …in Italia il Media più potente rimane tuttora la Televisione ..se passi dalla Tv sfondi pure sui social ,, senza spendere un soldo ….la tv potrebbe essere un ottima soluzione per l’economia dell’arte italiana …ma i programmi sono pochissimi e superficiali …non si occupano del reale ma del romantico dell’arte …ossia i morti famosi picasso ligabue ect ..perchè ancora sussiste questa moda che l’artista deve morire per essere riconosciuto ….se la tv cambiasse questo canone ..che ne so facendo delle aste in diretta documentari servizi dedicati a i vivi ..sarebbe una boccata d’aria per molti artisti per il sistema …e basta con sti writers e fumettari basta non se ne puo piu’, abbiamo già visto in tv ste cose ….

Quali sono le difficoltà nel dialogare con le istituzioni ?

Vincenzo Profeta

Dipende che istituzioni… dopo la seconda guerra mondiale ci fu un new deal in usa, pioggia di soldi per artisti, quello è dialogare con le istituzioni…noi ci balbettiamo con le istituzione, ma ripeto niente sarà più come prima adesso.

Marco Leone

a questa domanda ho gia risposto in parte sopra …cmq continuo , dialogare con le istituzioni puoi solo se l’assessore comunale all’arte è tuo cugino , che crede in te e ama l’arte e ha seriamente voglia di fare , altrimenti al 98% sprechi solo tempo con un politico che vuole solo un po del tuo sangue , per avere un po di consenso , che gli procura un po di grana e potere che poi finito il mandato non gli servirà a nulla perche te lo ritrovi a essere il coglione che è , era , e sempre sarà ..insomma perdi tempo ..RIRipeto ..Domani gli artisti dovrebbero essere stipendiati dalle istutuzioni Dallo Stato e lo stato in compenso avrà le opere ..e poi TUTTI Felici come dico io in una canzone che ancora non ho scritto

Chi può definirsi un Artista oggi?

Vincenzo Profeta

L’ Artista è chi cerca di vivere con questo mestiere, è semplice infondo, non c’è bisogno nè di giri di parole, nè di speculazioni intellettuali, ma basta l’intenzione a volte.

Marco Leone

Artista è chi crea qualcosa , che perde tempo e si dedica a realizzare la sua idea …se poi quel qualcosa creato viene compreso da uno o 1000 persone allora significa che quel qualcosa serviva e si trasforma in opera d’arte …quindi se sei un bravo artista e fai un quadro , e lo vedono in 10 , e a 8 piace e 5 lo vorrebbero allora il tuo quadro funzione ,, se fai una mostra di fogli stampati con un testo che uno deve leggere tutti per capirci qualcosa sulla tua installazione di fogli allora non fare l’artista fai lo scrittore ,, se devi spogliarti o fotografarti per forza nuda ..esiste cam4 e le gangbang e magari invitami …..e le fattispecie sono numerosissime di gente che fa cose “artistiche ” spesso incomprensibili ….fatti loro ..MA se poi dopo 20 anni ti ritrovi ancora a fare quadri a fare sculture , disegni , a pensare e a realizzare le tue idee , a vendere le tue creazioni allora sei una artista professionista e ti interessa solo vivere per poter realizzare le tue opere future , sempre più elvate e per Te necessarie ..tipo fare il Tempio Di Maradona in un isola Greca come faro’ io un giorno..

Grazie a Vincenzo e Marco, per il loro tempo, e per le risposte esaurienti

Alessio Musella

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Fabrizio Fontana

FABRIZIO FONTANA ,“jioka come puoi, perché non puoi jiokare come vuoi”

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