Nicola Pisaniello ,un eccellenza Italiana del Mondo della Lirica.

nicola pisaniello
lirica

Il Mondo della lirica viene vissuto da molte persone, come qualcosa di non raggiungibile, di sconosciuto, di lontano, spesso solo perchè non si ha l’occasione di conoscere meglio i protagonisti di questa Arte , che ha reso famosa l’Italia nel mondo .

Abbiamo fatto qualche domanda, al Maestro Nicola Pisaniello , eccellenza Italiana quando parliamo di Lirica, per conoscerlo meglio, e scoprire insieme il suo percorso personale e professionale:

Quando ti sei accorto del tuo talento ?

il mio talento si e’ manifestato ben presto,ai tempi del college,io studiavo in un college in Svizzera ,Saint Moritz e d’estate tornavo in Italia ,precisamente a Cervinara in.provincia di Avellino dove trascorrevo delle ore pomeridiane insieme a delle religiose la loro casa era a  pochi metri dalla mia…avevo soli 6 anni e Suor Arcangela Tanzi che accompagnava all’harmonium le funzioni religiose mi senti’ cantare in una delle litanie lauretane ,una suora che aveva buon orecchio ,noto’ subito la mia musicalità  innata oltre alla notevole facilità  negli acuti,ero voce bianca allora…..mi invito per le sere successive nell’ambito di altre funzioni e mi insegno’ l’Ave Maria di Schubert che mi fece cantare per una coppia di nubendi….Si sparse subito la voce del bimbo con i suoni argentei tant’e’ che tutti attesero il mio ritorno per la festa di Natale per il quale intonai nella celebre messa di mezza notte l’inno universale dell l’Adeste fideles.

Quanto è importante lo studio, per rendere il talento una professione ?

Lo studio e’ di fondamentale importanza,ma vorrei precisare che ancor piu importante e’ lo studio di qualità…
Ognuno dovrà  scoprire le proprie reali qualità  senza allontanarsi da Esse,(cosa non facile)…perseguire dunque la propria natura,senza strafare,educare il proprio strumento con savio discernimento….Sono persona certa che per essere buon contante, bisognia essere prima di tutto buon musicista,prima la Musica e poi le parole…Penso si essere persona fortunata da questo punto di vista giacché sono laureato in pianoforte…ebbi la fortuna di studiare con una grande musicista e didatta ,Maria Delle Cave, discendente della vecchia scuola di Vitale,e’ stata un vero apostolo dell’antica scuola napoletana ,mi ha trasmesso la devozione allo studio e alla Musica perché  sempre piu forte sia lo” spirito di servizio”…Si diventa professionisti solo se alla base vi e’ uno studio assiduo e soprattitto sentito…sara’ lo studio a far eccellere con straordinaria abilità  nella specifica attività  musicale….

Tu hai un dono particolare e raro nelle corde vocali, mi racconti esattamente di cosa si tratta ?

Io ho una voce tendenzialmente acuta che riserva però una cavità  considerevole,si direbbe “voce larga”…La mia voce ha fatto tanto parlare ma anche discutere….Nella crescita e precisamente nella fase pot/adolescenziale ho sviluppato la cosiddetta voce adulta che trova maggiore riposo nelle cavità  del petto ,sicche si riveste cosi di colore bruno…
Io però nel contempo e in maniera molto naturale non ho mai perso quel “brillio” nella voce restituito dalle cavità  ossee della testa,per meglio dire seni mascellari e seni frontali…Sicché non ho mai perso il colore adamantino che si rivela nella gamma acuta e sovra acuta tant’e che riesco a sostenere con comodità  anche le tessiture del soprano..

La parola soprano significa voce di sopra proprio come la mia che in tal guisa riesce a posizionarsi “sopra”…In una master class che ho tenuto in Caracas,una giovane allieva si presento’ a me con la Scena della pazzia della Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti….Aveva chiara difficoltà  nel risolvere la cadenza e cosi di getto io la eseguii per intero destando enorme meraviglia negli astanti …la registrazione  live ,avvenuta a mia insaputa ,ha fatto il giro  del mondo e tanti si ribolgono a me per essere ascoltati..
..lo faccio sempre con grande piacere…
Dunque il mio organo vocale e’ in gradi di reggere sia parti da tenore che da soprano,molti parlano di voce straordinaria,molti parlano di fenomeno ecc…io dico che lo studio può restituirci effetti straordinari ….ovviamente la natura ha la sua importanza

Come ti prepari prima di entrare in scena ? Quanto e come provi?

Prima di entrare in scena mi preparo soprattutto psicologicamente, cerco di concentrarmi e di riconoscere le mie energie positive e necessarie per affrontare il ruolo…E’ un lavoro soprattutto  mentale
Mi preparo in una prima fase da solo,studiando al pianoforte la parte ,di rado mi reco da qualche maestro accompagnatore di mia fiducia per ripetere il tutto…ad ogni modo sono arrivato sempre preparato alle prove che danno inizio a una produzione operistica o a concerti …

Cos’è per te le lirica?

La lirica e’ il poetare del mondo interiore, la parola lirica significa “poesia “…quindi potremo dire di un canto che apre le porte  all’eternità, perche eterna e la poesia nello scorrere del tempo….Chi non eleva l’anima per recepire certi benefici  che dalle alte sfere discendono,non potra ‘ mai intravedere con gli occhi spirituali quegli squarci di paradisi perduti che solo la Musica sa’ cantare….

Cosa accade una volta che sali sul palcoscenico ?

Quando si e’ a contatto con le tavole del palcoscenico, si entra da subito in un’altra dimensione….si viene come rapiti da una luce che chiede e bisogna dunque rispondere a quella luce che chiede con sentito “spirito di servizio”….Ricordiamo che il palcoscenico  e’ l’ultimo dei Maestri,e’ quello piu severo e piu esigente….In palcoscenico si e’ soli ,nessuno potrà  sostituire,in palcoscenico si rivela l’alto senso di responsabilità che investe l’artista stesso….Proprio in virtù di cio’ esssere “servi d’arte” e’ una vera e propria missione sulla terra per la quale si giura con il cuore :”In perpetuo a te mi consacro,d’essere dedito,puro e obbediente”…..

Quanto è importante saper interpretare e recitare nella lirica?

Interpretare secondo la parola e’ fondamentale,farne proprio il significato e trasmetterlo all’intero uditorio attraverso la propria maestria…Questo significa essere professionisti, conoscere la propria funzione sociale e professionale…arrivare agli altri….Gandhi ha citato una frase che ogni artista dovrebbe sempre ricordare:”Non si e’ al mondo per se stessi,si e’ qui per tutti gli altri”…..

Mi racconti un aneddoto relativo alla tua carriera che ricordi con il sorriso ?

Ricordo una scena nell’opera comica la Canterina di Haydn che interpretai diversi anni fa ‘ in un teatro di tradizione assai carino e dall’acustica impeccabile ,Il.Consorziale di Budrio (Bo)…la scena simulava l’insistenza della Canterina che voleva a tutti i costi approcciarsi sessualmente con il vecchio Don Pelagio ,maestro di musica….Ad un certo punto Don Pelagio spaventato dalle brame della giovine,accenna a una ironica risata….mi venne cosi bene che inizio ‘ a ridere sia il soprano in palcoscenico ,il direttore d’orchestra nel “golfo mistico” unitamente ai professori d’orchestra e per finire il pubblico che mescolo’ il tutto con un copioso applauso…..un ricordo assai simpatico all’ insegna del sorriso…

Cosa consiglieresti a chi volesse intraprendere la carriera nella lirica ?

Il consiglio che mi viene da dare a chi volesse intraprendere la carriera del cantante lirico,e’ di essere onesto con se stesso ,solo l’onesta spirituale potrà creare il contatto con la Musica quando la stagione sarà matura…La Musica non fa visita a chi non ha il coraggio di essere se stesso…e’ questa una legge naturale di cui si parla poco o niente….sembra quasi che questo importante aspetto causi timore …..e mi chiedo il perché….
Dante ci ha insegnato con il suo meraviglioso capolavoro letterario della Divina Commedia:”Fatti non foste per esser come bruti ma per servir virtude e canoscenza”….

Grazie per essere stato sincero e esaustivo nelle risposte , e per il tuo tempo

Alessio Musella

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