Marino Paoloni, professione? “Fotografo”.

Marino Paoloni
Marino Paoloni

Esistono diversi modi di approcciarsi alla professione del fotografo , di sicuro uno è il voler raccontare la realtà attraverso i propri scatti, e per poter fare questo è necessario stare al passo coi tempi, con le tecnologie e saper sfruttare tutti gli strumenti che i new media hanno messo a disposizione dei professionisti dell’informazione.

Conosciamo meglio Marino Paoloni e lasciamo a lui il piacere di raccontarsi rispondendo alle nostre domande:

Il tuo primo contatto con la fotografia ?

Il mio primo contatto con la fotografia/video è stato nel 1987 all’età di 12 anni per caso, ero andato ad accompagnare un conoscente di famiglia Riccardi Carlo ( artista/fotografo dolce vita ecc ) ad una mostra di Veronesi ad un certo punto mi dice devo andare da un’altra parte rimani tu qui e mi mise i mano una telecamera dicendo fai tu…

Mi lasciò ed iniziai ad inquadrare i quadri con le persone.

Quando hai capito che la fotografia/video sarebbe diventata da passione a professione?

Diciamo che è stata una cosa immediata passione/professione per me sono una cosa sola , ho avuto la fortuna di iniziare da subito a seguire il maestro Riccardi Carlo e vedovo il suo comportamento e piano piano sono entrato a far parte del team dell’agenzia Riccardi.

Il tuo primo scatto?

Il mio primo scatto fu nel 1987 in un evento con la partecipazione di Nino Manfredi fu una bella emozione conoscerlo e fotografarlo.

Che soggetti prediligi ritrarre?

Non ho particolari soggetti i miei servizi sono molto vari a seconda del cliente, mi piace sempre raccontare l’evento tramite i mie scatti

Un aneddoto che ricordi con il sorriso?

Nel 1998 collaboravo con la Warner Village e dovevo fotografare i primi cinema multisale mi mandarono a Bari arrivo e chiedo dove si trovasse perchè nessuno sapeva dove fosse, alla fine scopro che era ancora in costruzione mi sono fatto una risata ed in compenso mi sono mangiato delle ottime orecchiette

Se potessi incontrare un personaggio  del passato , chi e cosa gli chiederesti?

Sono una persona di poche parole e difficilmente chiedo, mi piace ascoltare e capire le persone.

Quanto conta la comunicazione ?

La comunicazione fatta bene è molto importante per avere un primo contatto, poi naturalmente devi essere bravo non solo a scattare le foto ma anche nel comportamento.

Che differenza c’è, nella percezione della fotografia , tra Italia e estero?

C’è tantissima differenza specialmente chi lo fa con la vena artistica e non commerciale

Cos’è per te la fotografia ?

é un mezzo bellissimo che estrapola dei momenti da ricordare, sono come dei link basta che vedi una foto e ti ricordi di quel momento particolare.

Per proporre fotografia bisogna averle studiate?

Non necessario bisogna studiare, almeno a me la vecchia gavetta su strada a dato molto e vedevo la differenza di chi aveva solo studiato fotografia e me che avevo da subito praticato.

Cosa vuoi che arrivi attraverso i tuoi scatti?

I miei scatti devo dare emozioni/ricordi e non per ultimo piacere

Quando uno scatto fotografico diventa arte ?

gli scatti sono tutti artistici, diventa arte quando una persona vedendola dice questa foto è artistica.

Grazie Marino peri il tuo tempo

Intervista in collaborazione con Paillettes Sorridenti

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