Ivano Facchetti, non solo Pop…

ivano facchetti
ivano facchetti

Sperimenta creazioni e concede libero sfogo alla sua creatività.

Se dovessi avvicinarlo ad un artista del passato , opterei per un crasi tra Basquiat e Caravaggio per turbolenza emotiva e talento.

Iniziamo questa chiacchierata riprendendo uno stralcio di una sua intervista “L’arte mi ha salvato da un periodo molto buio e difficile, sono riuscito ad indirizzare nelle mie opere i turbamenti e le nevrosi che, altrimenti, mi avrebbero spinto a prendere strade sbagliate e dannose.

Sono grato a Dio per la vita ed alla vita per avermi permesso di conoscere l’arte“.

A questo punto, non mi rimane che augurarvi , buona lettura

Il tuo primo contatto con l’arte?

Il mio primo incontro con l’arte risale a un quadro che ancora conservo in casa, realizzato durante gli anni delle scuole medie.

Quest’opera ha avuto un impatto significativo su di me grazie all’apprezzamento ricevuto da parte di un insegnante, Simeone Egildo, che si innamorò della mia creazione.

Egli mi incoraggiò vivamente a intraprendere gli studi presso un liceo artistico, ma io presi una diversa strada decidendo di lavorare e diventare falegname.

Questa scelta fu motivata dal desiderio di essere economicamente indipendente e non gravare sulla mia famiglia. Il dipinto era un olio su piastrella raffigurante un ritratto romano di Giulio Cesare con la corona d’alloro.

Quando hai capito che l’arte sarebbe diventata da passione a professione?

Quando la mia attività di falegnameria attraversò un periodo di difficoltà finanziarie, mi trovai ad affrontare gravi problemi economici.

In quel momento, considerai che la soluzione più rapida per risollevarmi sarebbe stata quella di avviare un’attività nei mercati creativi.

Qui, ho avuto l’opportunità di esporre e vendere direttamente al pubblico le prime opere da me create.

Le mie proposte comprendevano dipinti spray, personalizzazioni di mobili antichi, lampade ricavate da manichini trasformati, e alcuni mobili decorati con dettagli particolari, tra cui le mie rinomate madie, frutto delle mie abilità manuali.

La tua prima opera?

La mia opera inaugurale è stata uno spray painting dallo stile antico: un grande pannello di dimensioni 1×2 metri, incorniciato, raffigurante delle formiche, tra cui una sola formica rossa in cima.

Questo simboleggiava il costante impegno nel raccogliere risorse utili per il futuro.

Per fare arte , bisogna averla studiata?

Non necessariamente.

Cosa unisce i tuoi dipinti e la musica ?

La musica mi aiuta a creare mettendomi in uno stato d’animo che, ascoltandola, mi spinge a esprimere me stesso.

Come scegli cosa ritrarre ?

Non lo seleziono deliberatamente.

La mia ispirazione scaturisce dagli istanti della vita quotidiana e personale, dall’impulso creativo che mi spinge.

Sento l’urgenza del creare.

Un aneddoto che ricordi con il sorriso ?

Durante una mostra d’arte all’aperto, un giorno di vento forte, uno dei miei quadri fu improvvisamente sollevato dal vento e portato via per diversi metri, finendo per atterrare sul capo di un grosso gatto grigio che stava passeggiando tranquillo sul prato.

Il gatto, completamente ignaro di ciò che gli era successo, continuò la sua passeggiata con il quadro sulla testa come se nulla fosse.

Gli spettatori erano in lacrime dalle risate e io non potevo fare altro che unirmi a loro.

Alla fine, il quadro fu recuperato e il micio, dopo r un breve momento di confusione, continuò la sua passeggiata come se niente fosse accaduto.

È stato un momento di pura comicità che ricordo con gioia ogni volta che penso a quel giorno.

Se potessi incontrare un artista del passato , chi e cosa gli chiederesti?

Se avessi l’opportunità di incontrare Caravaggio, lo inviterei volentieri a condividere un calice di vino e a intrattenere un dialogo sincero e aperto.

Se incontrassi te stesso a 18 anni cosa ti consiglieresti ?

Di non fare stronzate

Quanto conta la comunicazione ?

Molto è essenziale.

Se sei in grado, puoi far percepire alle persone chi sei veramente e cosa pensi.

La comunicazione è estremamente importante per un artista.

Essa consente di trasmettere il proprio messaggio, la propria visione e le proprie emozioni al pubblico.

Stabilire un legame emotivo con gli spettatori, stimolare riflessioni e discussioni, e influenzare la percezione e l’interpretazione delle opere.

Una comunicazione efficace può contribuire notevolmente al successo e al riconoscimento dell’artista, consentendo di condividere il proprio lavoro con un pubblico più ampio e di avere un impatto significativo sulla società e sulla cultura.

Che differenza c’è, nella percezione dell’arte tra Italia e estero?

La percezione dell’arte può variare tra l’Italia e altri paesi esteri per una serie di motivi culturali, storici e sociali. In Italia, l’arte è profondamente radicata nella storia e nella cultura del paese.

L’Italia è stata il centro dell’arte rinascimentale e ha una ricca tradizione artistica che comprende grandi maestri come Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello e molti altri.

Di conseguenza, l’arte è spesso considerata un elemento fondamentale dell’identità nazionale italiana e viene celebrata e valorizzata in vari contesti, dall’istruzione all’ambito pubblico e istituzionale.

Nei paesi esteri, la percezione dell’arte italiana può variare in base alla familiarità e alla conoscenza della storia dell’arte italiana. In alcune aree, l’arte italiana può essere altamente apprezzata e considerata di grande valore artistico e culturale, mentre in altre regioni può essere meno conosciuta o meno celebrata.

Tuttavia, l’Italia rimane una destinazione importante per gli amanti dell’arte di tutto il mondo, con numerosi turisti che visitano il paese per ammirare le sue opere d’arte e i suoi tesori culturali.

Al di là dell’arte italiana, la percezione dell’arte può variare notevolmente da paese a paese, a seconda della storia, delle tradizioni culturali, dei gusti estetici e dei valori sociali di ciascuna società.

Gli artisti possono quindi essere influenzati da queste differenze culturali e possono trovare pubblici più o meno recettivi alle loro opere in base al contesto geografico in cui operano.

Cos’è per te l’arte?

Per me, l’arte è un’espressione creativa che va oltre il semplice atto di creare opere visive, sonore o letterarie.

È un mezzo attraverso il quale gli individui possono comunicare emozioni, pensieri, idee e concetti complessi in modo unico e potente.

L’arte può ispirare, provocare riflessioni, suscitare empatia e connessioni tra persone di diverse culture, background e esperienze di vita.

L’arte può manifestarsi in molte forme diverse, tra cui pittura, scultura, musica, danza, letteratura, teatro, cinema e molto altro ancora.

È un riflesso della società, della storia e della condizione umana, e può essere un mezzo di critica sociale, di esplorazione dell’identità personale e collettiva, nonché di celebrazione della bellezza e della diversità del mondo che ci circonda.

Per me, l’arte è anche un’opportunità per esplorare la propria creatività, per esprimere se stessi in modo autentico e per connettersi con gli altri attraverso un linguaggio universale che va oltre le barriere linguistiche e culturali.

In definitiva, l’arte è una parte essenziale della vita umana che arricchisce e arricchirà sempre il nostro mondo.

L’Arte è l’espressione più intima e vera di sentimenti e stati d’animo esternate dall’artista.

Cosa ti aspetti da un curatore ?

Da un curatore mi aspetto diverse qualità e competenze che contribuiscano a valorizzare e promuovere l’arte in modo efficace.

Alcuni aspetti che mi attenderei da un curatore includono conoscenza approfondita dell’arte: Un curatore dovrebbe avere una solida conoscenza della storia dell’arte, delle tendenze contemporanee e delle varie forme artistiche.

Questa conoscenza dovrebbe consentire al curatore di apprezzare, valutare e interpretare le opere d’arte in modo critico.

Capacità organizzative: Il curatore dovrebbe essere in grado di pianificare, organizzare e gestire mostre d’arte in modo efficace, coordinando gli artisti, gli spazi espositivi, il trasporto delle opere e altri dettagli logistici.

Competenze comunicative: è importante che il curatore sia in grado di comunicare chiaramente e efficacemente con gli artisti, i colleghi, i potenziali acquirenti e il pubblico in generale.

Queste competenze comunicative possono essere fondamentali per promuovere mostre, negoziare accordi e stabilire relazioni professionali.

Sensibilità estetica: Il curatore dovrebbe avere una sensibilità estetica sviluppata, in grado di apprezzare e riconoscere il valore artistico delle opere d’arte e di selezionare quelle più adatte per una determinata mostra o collezione.

Creatività e innovazione: un buon curatore dovrebbe essere in grado di pensare in modo creativo e innovativo, proponendo nuove idee e approcci per presentare l’arte in modi originali e coinvolgenti.

Etica professionale: Il curatore dovrebbe agire con integrità e rispettare le norme etiche e professionali del settore dell’arte.

Ciò include una gestione trasparente delle transazioni finanziarie, il rispetto dei diritti d’autore degli artisti e l’attenzione alla diversità e all’inclusione nelle mostre e nelle iniziative artistiche.

In sintesi, mi aspetto da un curatore un mix di competenze artistiche, organizzative, comunicative e etiche che contribuiscano a promuovere e valorizzare l’arte in modo efficace e responsabile.

Cosa chiedi ad un Gallerista ?

Quando mi rivolgo a un gallerista, mi aspetto una serie di elementi che riflettono la professionalità e l’efficacia nel promuovere e gestire opere d’arte.

Alcune delle cose che chiederei a un gallerista includono esperienza e reputazione: vorrei conoscere l’esperienza del gallerista nel settore dell’arte e la sua reputazione all’interno della comunità artistica locale o internazionale.

Portfolio degli artisti rappresentati: vorrei esaminare il portfolio degli artisti rappresentati dalla galleria per valutare la qualità e la varietà delle opere d’arte proposte.

Programma espositivo: vorrei conoscere il programma espositivo della galleria, inclusi gli eventi futuri e le mostre in corso o in programma.

Prezzi e condizioni di vendita: vorrei capire quali sono i prezzi delle opere d’arte e le condizioni di vendita offerte dalla galleria, inclusi eventuali termini di pagamento e politiche di restituzione.

Servizi offerti: vorrei sapere quali servizi aggiuntivi offre la galleria, come consulenza per gli acquirenti, servizi di montaggio e installazione, e promozione delle opere d’arte attraverso canali online e offline.

Supporto agli artisti: vorrei comprendere come la galleria supporta gli artisti rappresentati, inclusi eventuali programmi di promozione e sviluppo della carriera artistica.

Etica e trasparenza: vorrei assicurarmi che la galleria operi con integrità ed etica professionale, rispettando i diritti degli artisti e gestendo in modo trasparente tutte le transazioni finanziarie.

Collaborazione e comunicazione: vorrei stabilire un rapporto di collaborazione e comunicazione aperta con il gallerista, in modo da poter discutere e negoziare eventuali questioni legate alla rappresentazione e alla vendita delle mie opere d’arte.

In definitiva, cerco un gallerista che sia competente, affidabile e orientato al successo sia degli artisti rappresentati che della propria galleria.

Quanto contano per te la luce e il colore?

La luce e il colore sono elementi fondamentali nella mia pratica artistica. Il colore non è solo un aspetto decorativo delle mie opere, ma è intrinsecamente legato alla luce e alla sua capacità di dare vita e profondità alla composizione.

La mia scelta di colori è molto ponderata e mira a creare un impatto visivo e emotivo specifico sull’osservatore.

Nel corso degli anni ho sviluppato cromie particolari che caratterizzano il mio lavoro e lo rendono riconoscibile.

La luce, d’altra parte, è spesso manipolata e controllata per enfatizzare determinati elementi dell’opera.

Posso utilizzare materiali che riflettono o assorbono la luce in modi diversi, creando contrasti e enfatizzando le ombre per dare maggiore profondità e drammaticità alla composizione.

In questo modo, la luce e il colore si integrano per creare un’esperienza visiva unica e coinvolgente.

La mia pratica artistica non si limita alla superficie colorata, ma si estende anche alla manipolazione della luce e dei materiali per creare opere che vanno oltre la semplice dimensione visiva, coinvolgendo anche l’osservatore in una esperienza multisensoriale.

La Super Pop non è assolutamente solo colore.

Grazie per il tempo a noi dedicato.

Alessio Musella

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