Laura crea emozioni con una tecnica che è stata protagonista nel mondo dell’arte, ma che oggi , molti sottovalutano, la ritengono forse superata, senza immaginare le meraviglie che solo questa tecnica è in grado di creare se chi la usa ha la sensibilità giusta per trasformare il pennello in un appendice della mano, un tutt’uno che diventa magia nel approcciarsi alla carta
Essere acquerellista oggi, significa aver studiato, e aver scelto come esprimersi, per creare emozioni bisogna saper danzare con il pennello, scegliere i colori, miscelarli e con leggerezza trasformare pennellate in immagini che appaiono oniriche…
.Il suo primo contatto con l arte, sorride mentre lo dice, è stato nella pancia di sua madre prima di nascere! Lei era una grande artista incisore, è stata una delle allieve preferite di Giorgio Morandi all’accademia di Bologna ,tanto che lui le chiese se volesse farle da assistente.
Ora le sue opere sono nei più grandi musei di italia e all estero, con queste premesse ,il suo percorso appariva già scritto, non a caso ha sempre dipinto.
Da quando è nata i il suo gioco preferito era dipingere ,invece dei libri di fiabe preferiva guardare i libri d’arte di cui la casa era piena, e questo vale anche per i miei fratelli .in famiglia sono tutti artisti.
Per essere artisti bisogna innanzi tutti essere dotati e poi lavorare tanto sostiene Laura, lei personalmente ha imparato molto dalla madre e copiando i grandi, inoltre ha imparato le tecniche studiando alla scuola di restauro dipinti e dorature di Firenze,ha frequentato anche l l’accademia di Firenze il corso di nudo.
Se potesse incontrare un pittore del passato vorrebbe guardare Turner dipingere, in silenzio le domande non servirebbero.
La luce e l ombra sono tutto in un opera, il colore non è fondamentale, qualcuno ha detto che nei suoi neri ci sono tutti i colori, e questo per lei è un grandissimo complimento
