Luigi Zucca, studio e talento naturale.

Luigi Zucca
Luigi Zucca

Per Luigi dare vita ad un foglio bianco è emozione pura, ogni volta un esperienza diversa, ha la sensazione di toccare o sentire ciò che ha disegnato, come se il volto mi parlasse…

Il suo è un talento naturale, basti pensare che prima del 2019 aveva provato a disegnare, ma con scarsi risultati.

Il tuo primo contatto con l’arte?

Il mio primo contatto, oserei dire CONSAPEVOLE, con il mondo dell’arte in generale, ma del disegno fotorealistico in particolare, è nato, appunto, verso la fine del 2019, quando da spettatore affascinato, sono rimasto letteralmente folgorato dalla capacità di altri artisti di rendere vivo un foglio bianco. Ho quindi deciso di mettermi in gioco e sondare questo fantastico universo fino ad allora da me inesplorato. 

Quando hai capito che l’arte sarebbe diventata da passione a professione?

L’arte per me non è una professione, perché attualmente lavoro come impiegato dipendente in una società che si occupa di qualità e di certificazione. L’arte ed il disegno restano per me un momento di relax e di riflessione. 

La tua prima opera?

Il mio primissimo disegno, realizzato con la penna a sfera e che ritengo essere il primo step da cui sono partito per approfondire i miei studi e lo sviluppo della competenza

È nato nell’ambito di un corso che ricevetti a mia volta. È una natura morta: ritrae un fiasco di vino posto di fronte ad una finestra. In quell’attimo capii come lavorare sui giochi di chiaro/scuro, sulle ombre e sulla luce riportata sulle superfici. Sebbene io sia molto più attratto dal volto e dal ritratto, ritengo che quella sia stata una tappa fondamentale ed imprescindibile del mio percorso 

Per fare arte , bisogna averla studiata?

L’arte non si studia. L’arte è l’espressione tangibile di ciò che i sentimenti di ciascuno nutre nel proprio intimo più profondo. Ciascuno esprime la propria arte nel modo che preferisce, senza bisogno che qualcun altro ci dica come debba essere espressa.

Cosa unisce i tuoi dipinti e la musica ?

Mentre disegno, la musica è un elemento fondamentale. Mi permette di concentrarmi e di astrarmi dal mondo che mi circonda per dedicare ogni mia fibra a ciò che sta facendo. Nei miei disegni c’è la continua ricerca di riportare fedelmente ciò che il mio occhio vede, fino al più piccolo ed impercettibile dettaglio. L’elemento musicale è il collante che permette alla mia mano di riprodurre ciò che i miei occhi ed il mio cuore vedono.

Come scegli cosa ritrarre ?

I soggetti che decido di ritrarre li sceglie il mio cuore, l’emozione del momento, una circostanza vissuta, un ricordo che affiora. Non è mai una scelta dettata da un ragionamento logico, ma esclusivamente emozionale. 

Un aneddoto che ricordi con il sorriso ?

L’aneddoto che ricordo con il sorriso e che ha fortissimi legami con la vita di tutti i giorni e con le sfide che dobbiamo affrontare, risiede in un episodio della saga di Guerre Stellari. Lo spettatore è di fronte al momento in cui il giovane apprendista del Maestro Yoda, ovvero Luke Skywalker, non riesce nell’impresa di far emergere dalle acque della palude che ha di fronte, la propria astronave che si era arenata a seguito di un atterraggio di fortuna. Luke non riesce nell’impresa perché l’oggetto è considerato “troppo grande” . Rinuncia pertanto nell’impresa gettandosi sconsolato su una rupe lì di fianco.  Impresa nella quale invece riesce egregiamente il proprio Maestro Yoda. Esterrefatto dal successo, Luke esclama dicendo: “non ci posso credere!”

“Ecco perché hai fallito”, conclude Yoda

Penso che l’insegnamento che questo episodio ci vuole dare non necessiti di ulteriori commenti 

Se incontrassi te stesso a 18 anni cosa ti consiglieresti ?

Nulla. Oggi sono felice: ciò che sono adesso è il risultato di scelte giuste e sbagliate che ho fatto nel mio percorso. Quindi, sebbene ricordi di aver fatto scelte o preso decisioni sbagliate, anche queste hanno concorso a rendermi l’uomo che sono oggi

Quanto conta la comunicazione ?

È fondamentale, anche se nella maggioranza dei casi, i miei disegni parlano da soli e riescono a trasmettere ai miei osservatori ciò che ho provato nella loro realizzazione

Che differenza c’è, nella percezione dell’arte tra Italia estero?

Ritengo che l’Italia ed il proprio patrimonio culturale non abbiano rivali con nessun’altra nazione nel mondo. Ritengo tuttavia che siano le istituzioni stesse che dovrebbero tutelare tale patrimonio a far ben poco per promuoverne la bellezza, la cura e la diffusione della cultura per il rispetto. 

Cos’è per te l’arte?

Arte è l’espressione fisica o metaforica dei propri sentimenti ed emozioni più intime, tradotte in momenti che sappiano emozionare il proprio spettatore.

Cosa ti aspetti da un curatore ?

Che individui i punti di forza di un artista e li esalti a beneficio del pubblico

Cosa chiedi ad un Gallerista ?

Che sappia esaltare l’artista e le sue opere e non sia solo un commerciante.

Quanto contano per te la luce e il colore?

Amo la fotografia in bianco e nero; i miei disegni sono in bianco e nero, anche a motivo della mia discromia. Pertanto, personalmente sono maggiormente attratto da opere monocromatiche

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