Il Mondo psichedelico di Sauro Dazzi.

Sauro Dazzi
Sauro Dazzi

La musica ha sempre accompagnato il suo tratto.

Autodidatta, con un talento che esprime fin dalla giovane età, sperimenta diverse tecniche per dare vita alle sue immagini.

Conosciamolo meglio attraverso le sue risposte alle nostre domande:

Primo incontro con l’arte?

Alle elementari, ricordo, assieme ad un altro mio compagno facevamo a gara a chi disegnava meglio. poi nel posto dove lavoravo,

il mio datore di lavoro era un appassionato di pittura, lui conosceva molto bene Mino Maccari.è da lì che ho avuto voglia di entrare a contatto con l’arte.

Quando hai capito che l’arte sarebbe diventata da passione a professione?

Beh la passione credo di averla sempre avuta, professione…mhh…devo pensaci, anche perché ancora lo deve diventare. 

La tua prima opera?

La mia prima opera risale verso il 2004 una piccola tela in acrilico dal titolo “omonimo”.

Per fare arte , bisogna averla studiata?

Assolutamente no.

Un aneddoto che ricordi con il sorriso ?

Io sorrido sempre… per fortuna .

Se potessi incontrare un artista del passato , chi e cosa gli chiederesti?

Vorrei incontrare Paul Gauguin specialmente, quando lasciò la Francia per trasferirsi nelle isole e dipingere costumi e colori. gli chiederei…..parlami di te.

Se incontrassi te stesso a 18 anni cosa ti consiglieresti ?

Se incontrassi me stesso a 18 anni mi consiglierei di rifare tutto ciò che ho fatto.

Che differenza c’è, nella percezione dell’arte tra Italia e estero?

Quando ho avuto modo di andare all’estero, mi era sembrato, che, ai giovani dessero più accoglienza rispetto all’italia…ora non saprei

Cos’è per te l’arte?

Per me l’arte è un bellissimo modo di comunicare con gli altri, anche se poi non viene compresa ,hai comunque sempre detto molte cose.

Cosa ti aspetti da un curatore ?

Da un curatore mi aspetto che sia un amico, per poter andarci anche al bar per un buon aperitivo.

Cosa chiedi ad un Gallerista ?

Non saprei proprio cosa dirgli ad un gallerista.

Quanto contano per te la luce e il colore?

Il colore tantissimo, essendo un appassionato di musica anni 60 (inglese e americana) do molta importanza ai colori lucidi e sgargianti ,in modo che, raccontino quei giorni psichedelici in voga durante la Summer of love del 1967.riguardo alla luce è molto importante, chiaro, ma fa parte di un altro modo di dipingere rispetto al mio

Grazie Sauro per il tempo che ci hai dedicato

Alessio Musella

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