“Nena Art”.

Nena Art
Nena Art

Per molti artisti la tela diventa un compagno al quale raccontare sofferenze e gioie, lasciando che sia la sensibilità di chi guarda a saper leggere le immagini.

Per Nena nasciamo come tele bianche sulle quali la vita ci permette di lasciare il segno attraverso le nostre esperienze, con i colori della nostra anima.

Nelle opere di Nena nulla è come appare, dietro ad un sorriso potrebbe celarsi molto altro…

Conosciamola meglio attraverso le sue risposte alle nostre domande.

Il tuo primo contatto con l’arte?

Il mio rimo contatto con l’arte è stato a pochi mesi di vita!

Vengo da una famiglia di artisti, mia zia, Luciana Fumaria e mio zio, Corrado Vinciarelli, sono pittori molto noti nel paese in cui sono cresciuta.

Quando hai capito che l’arte sarebbe diventata da passione a professione?

Ho sempre amato disegnare e dipingere, fin da piccola ho vinto anche alcuni premi con la scuola e i miei dipinti sono stati apprezzati all’università, ma ho capito che poteva diventare anche una possibile professione in età più adulta.

L’arte è cio che senti, ma per diventare apprezzabile deve emozionare l’acquirente.

La tua prima opera?

La mia prima opera era paesaggistica, è archiviata insieme ad un mio esame all’Università di Firenze.

La mia prima vera opera però per me e’ “ oui” che è una denuncia silente contro la violenza e racconta un mio vissuto.

Per fare arte , bisogna averla studiata?

L’arte è anima, sicuramente studiarne i concetti e la storia aiuta, così come studiarne le tecniche, ma spesso l’arte è istinto.

Lo vediamo ogni giorno nelle gallerie d’arte… e spesso l’istinto ha radici profonde e radicate che riescono a trasmettere al possibile acquirente, qualcosa che gli risuona.

Come scegli cosa ritrarre ?

Scelgo sempre la bellezza.

La bellezza secondo me, ovviamente.

Ritraggo ciò che mi attraversa l’anima, e scelgo quello che sento. Il pennello o la tecnica fa il resto…

Un aneddoto che ricordi con il sorriso ?

Lo stupore di uno dei miei soggetti quando si è visto ritratto in un mio quadro!

Se potessi incontrare un artista del passato , chi e cosa gli chiederesti?

Van Gogh… gli chiederei come facesse a trasmettere tanta bellezza spesso addolorata a tanta inquietudine personale

Se incontrassi te stesso a 18 anni cosa ti consiglieresti ?

Consiglierei di dedicare più tempo a me stessa, di guardare avanti e scrollarsi le delusioni di dosso con più sorrisi.

Quanto conta la comunicazione ?

Tantissimo. L’arte è comunicazione, e l’arte va comunque comunicata… è un dono saper comunicare.

Che differenza c’è, nella percezione dell’arte tra Italia e estero?

L’estero è sicuramente più aperto alla novità. Siamo la culla dell’arte, e qui il paragone è altissimo

Cos’è per te l’arte?

Comunicazione, bellezza, vita, rinascita.

Cosa ti aspetti da un curatore ?

Che sappia in cosa consiste la mia filosofia, che ne conosca le pieghe.

Un’opera non è solo bella o brutta, acquistabile o meno, costosa o economica.

Un’ opera è un pezzo di anime attaccata a un chiodo, è regalare la percezione di uno scorcio di vita.

Cosa chiedi ad un Gallerista ?

che si sappia prendere cura dei pezzi d’anima che deve trattare, che scelga gli acquirenti con cura, che sia corretto e che comunichi bene i concetti artistici.

Quanto contano per te la luce e il colore?

La vita è luce e colore… la vita è arte!

Grazie per il tuo tempo Serena ….ops Nena Art.

Nasce Nena Art Milano come pseudonimo di Serena Fumaria, a sostegno dell’associazione benefica #Ioscelgome, della quale è presidente.

Alessio Musella

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