“FLUXJUDRI” Museo Civico del Territorio di Cormons, Piazza XXIV Maggio 22. Aperta dal 03 Giugno al 02 Luglio 2023.

FLUXJUDRI
FLUXJUDRI

FluxJudri è nata da un’idea dell’Associazione Culturale Judrio, promotore del Contratto di
Fiume Judrio.

Esposizione visitabile dal 3 Giugno al 2 Luglio dal venerdì alla domenica dalle ore 18.00 alle
20.00

Questo corso d’acqua internazionale che nasce tra Slovenia e Italia ha tanto
da raccontare.

Racconta storie di uomini, di acque, di terra, di fatica, di lavoro, di genti e di
lingue che si sono mescolate e che si mescoleranno col fluire del tempo.

Se potesse, il Fiume Judrio urlerebbe per le tante tragedie viste, essendo un fiume di confine, ma anche canterebbe la gioia nel pensare al vissuto delle donne e degli uomini che si sono bagnati nelle sue acque, rinfrescandosi durante le estati calde, incontrandosi e confrontandosi.

Con la mostra FluxJudri inaugurata il 2 giugno gli artisti Kristian Sturi, Enzo Comin, Ivan Crico, Roberto Cantarutti, Arianna Ellero, Enrico Tuzzi, Michele Nardon e Vanja Mervič, attraverso le loro opere, ci raccontano tutto questo, partendo da quello che era il passato, ma evolvendo perché gli stessi artisti rappresentano il nostro presente e il nostro futuro.

Ivan Crico

Quando sono nato questo fiume nasceva e scorreva – sabbia intrattenibile tra le dita di ogni nostra nominazione – in una nazione che non esiste più.

La stessa nazione in cui era stato prodotto e marchiato (“Made in Yugoslavia”) il catino, trovato casualmente, sul cui fondo ho pensato di raffigurare, in negativo, sommersa, la scena del Battesimo conservato nella chiesa romanica sorta accanto al fiume Judrio.

Un’immergersi (dal gr. βαπτισμός propr. «immersione» e dal lat. eccles. Baptismus) nella Natura alla riscoperta del genius loci, di un legame sempre più minacciato tra tempo sacro e tempo profano.

L’immagine in negativo registra il momento in cui nessuna goccia ha ancora toccato il capo. Un’immagine ancora in potenza, dove l’ombra può essere scambiata per il suo contrario e viceversa, che necessita di luce per svelarsi definitivamente.

Continuare a scorrere nell’infinita sparizione.

Opera: 

Per il battesimo dei nostri frammenti

Installazione con parti dipinte su ferro smaltato e tessuto di lino, 2023

—-

Kristian Sturi

Nel suo dirigersi, fluido e inesorabile, verso un mare che lo accoglie, si aprono le porte della ciclicità degli stati diversi, e non resta che lasciarsi andare, essere parte di esso nelle sfumature talvolta infinite, dalla materia più eterea e inafferrabile a quella algida e dura delle riserve candide.

E in questo fluire assieme si riscopre la natura nelle sue connessioni più ancestrali, armonici flutti che animano pensieri leggeri e che rapidamente possono trasformarsi in ondate distruttive, e la contemplazione della sua forza ha la capacità di rimetterci al nostro posto.

Opera:

DIDA: in the mood version #54, 2016, palline da ping pong e filo di ferro, dimensioni variabili, courtesy dell’artista e NAM project, Milano.

——

Arianna Ellero

Sono come il fiume che scorre, una canna, uno spazio vuoto, ascolto la forma del pensiero, quel punto dove prende forma la materia.

Nella vita e in quello che è la Creazione del nostro presente.

Le trasparenze e i conflitti materiali, dove si uniscono i popoli e i loro vissuti.

Siamo parte della Natura e siamo Natura, responsabili della nostra realtà e del nostro presente.

Come Natura abbiamo la forza di rigenerarci, sta a noi e al nostro pensiero prendere consapevolezza che Tutto è musica e Tutto è suono.

Siamo frequenza, un divenire creatore di realtà. 

La vita è scorrere, i sentimenti e le emozioni si trasformano in acqua, materia presente.

Un cambiamento e un continuo formarsi di spazio e materia.

Sarà l’acqua e il suo flusso, come il nostro flusso energetico consapevole a unire i nostri popoli?

Opera:

Bocca Blu, olio su tela, 2023

——

Roberto Cantarutti

Raccolgo frammenti di senso della natura sottile, da salvare come echi sulla superficie.

Opera:                                                                                                                                                                            

Verso l’umano, idropittura su carta applicata su tavola, 2023 

——

Michele Nardon

Il fiume è una presenza mutevole, ma sempre costante, un intimo rifugio, uno spazio privilegiato nel quale lavare via i vecchi pensieri ed immergermi in nuovi mondi.

È la mia personale connessione tra il me adulto ed il me stesso bambino. 

Opera:                                                                                                                                                                        

Senza titolo, tecnica mista, 2023

——

Enzo Comin

In collaborazione con Ba Abat

Giunto alla pozza del fiume Judri, credo di aver facilmente ipotizzato che potesse essere considerato un luogo sacro, come un tempio in cui i nostri antenati si recavano per percepire questa energia impersonandola con le divinità femminili della natura e dell’acqua.

Opera:                                                                                                                                                                                                                                    

AGA, stampa su alluminio + interventi alchemici, 2023

——

Enrico Tuzzi

Il fiume non necessita di intermediari per raccontarsi. Il suo scorrere è un gesto che traccia un segno lungo il territorio, una forma di scrittura ancestrale vecchia di millenni che possiamo decifrare rispettandone lo spazio, assecondandone il tempo, ascoltandone il silenzio, conservandone le memorie.

Memorie che attraverso il fluire dell’acqua prendono forma su questi fogli bianchi, catturando per un’istante lo scorrere del fiume e la sua storia.

E’ il fiume che scrive di sé stesso su fogli che diventano memoria tangibile del suo scorrere. E’ il fiume che descrivendo il suo percorso ci narra il tempo del suo scorrere attraverso segni animici comprensibili solo all’osservatore capace del rispetto dello spazio, del tempo e del silenzio necessari per dialogare con la Natura che ci circonda. 

Opera: 

Fluire, legno, corda, carta, 3 o più moduli, 2023

—–

Vanja Mervič

ART is
the divine in matter
the freedom of spirit
the state of mind
in a mirror of time

Opera: 

At the beggining was a streight line, acrilic on canvas, 2017


Si ringrazia per il patrocinio, il supporto e la collaborazione: Il Comune di Cormons, il
Comune di Turriaco, il Comune di Prepotto, il Comune di Romans d’Isonzo, il Comune
sloveno di Brda, GO2025, l’Università degli Studi di Udine, il Consorzio di Bonifica della
Venezia Giulia, l’Accademia delle Belle Arti GB Tiepolo, Polo Liceale Statale “Dante
Alighieri” di Gorizia, Cassa Rurale Fvg, Vigne Museum – Associazione Culturale, ditta Eddi
Bressan di Marco Bressan, Agenzia Immobiliare Daphne, Livio Felluga, Ronco dei Tassi,
Azienda Agricola Spolert, Casa Riz, il Mulino dell’Abbazia, Borgo San Daniele, Simon di
Brazzan, Musina Garden Center, AnnApi, Lis Tarlupulis, Panificio Jordan, Miele di Raffaele
Princic.

Total
0
Shares
Previous Post
Monica Cossu

“Reviviscenza” di Monica Cossu: l’importanza di ritrovare se stessi…

Next Post
Timothy Lee Miller

Intervista al Maestro Timothy Lee Miller a cura di Enrico Bertato.

Related Posts