7a Collectors Night Pietrasanta 4 Giugno 2022, Barbara Paci Galleria d’Arte presenta la mostra personale dello scultore Massimiliano Pelletti.

Settima Collectors Night Pietrasanta
Settima Collectors Night Pietrasanta

Barbara Paci Galleria d’Arte presenta da sabato 4 giugno 2022 la mostra personale dello scultore Massimiliano Pelletti, Esposizione di scultura.
Nato e cresciuto a Pietrasanta, città nota a livello internazionale per i suoi laboratori artistici del marmo.

“Grazie a mio nonno scultore Mario Pelletti, nato e cresciuto a Pietrasanta, ho potuto fare
esperienza diretta della scultura sin da bambino.
I miei giochi sono iniziati all’interno del suo laboratorio.
Conoscere materiali e tecniche mi ha sempre appassionato.
Non fu particolarmente felice quando gli confessai il desiderio di imparare a scolpire; piu’ tardi ho capito che voleva preservarmi da una professione fatta di fatica costante e ininterrotta applicazione all’insegna dell’incertezza.
Lui faceva parte di quella generazione che lavorava in vecchi studi, con enormi finestroni
realizzati in modo da far entrare la luce perfetta.

Spesso le finestre mancavano del vetro:
in inverno faceva freddo ed entrava la pioggia, in estate faceva caldo e, a fargli compagnia
mentre lavorava, c’erano le rondini che costruivano i nidi all’interno dei laboratori e
svolazzavano sopra le opere.
I pavimenti dello studio erano pregni di polvere di marmo che, oramai posatasi a terra strato
dopo strato, aveva formato una superfice solida, grigiastra e imperfetta.

L’odore che si sentiva era un misto tra quello della pietra che si sbriciolava, quello del ferro che si consumava lavorandola e quello del legno dei cavalletti su cui si posava il Marmo.

M.P.

Nel progetto presentato in galleria l’artista mette in mostra soggetti dell’arte classica,
ispirato dalla ricca gipsoteca di famiglia, creati lavorando non solo il marmo ma anche inconsueti materiali quali l’onice, il calcare grottoso e la pietra stratificata.

Una selezione di opere che mira a conferire ai materiali e alle loro caratteristiche chimico-fisiche un ruolo co-autoriale: le imperfezioni della materia (venature, fratture, cavità) lo guidano e indirizzano nelle scelte estetiche di lavorazione, dando vita a un processo di sublimazione e una dimensione catartica sancita dal passaggio della fase processuale tecnica a quella della forma finale.

Massimiliano Pelletti (1975, Pietrasanta, Lucca).

Nel 2014 è tra i vincitori del Premio Fondazione Henraux, curato da Philippe Daverio, dedicato alla scultura. Il 2017 si distingue per la personale “Sacra Privata” svolta presso la Galleria Barbara Paci a Pietrasanta.

La mostra, curata da Flavio Arensi, è per l’artista fonte di ulteriore attenzione da parte della critica e dei principali magazine di arte contemporanea.

Durante il suo percorso artistico Pelletti prende parte a importanti mostre quali “Ecce Homo” da Marino Marini a Mimmo Paladino – La scultura di figura in Italia, alla Mole Vanvitelliana di Ancona curata da Flavio Arensi; “L’immagine del suono” rassegna dedicata alle relazioni tra arti visive e musica a cura di Alessandro Romanini; “Forever Never Comes” al MAAM, Museo Archeologico della Maremma, e nel 2018 “Il passo Sospeso, esplorazioni del limite” presso la Fondazione Ragghianti di Lucca a cura di Alessandro Romanini.

Nel 2020 inaugura la sua mostra personale intitolata “Looking forward to the past” presso il MARCA ( Museo Arti Contemporanee Catanzaro).

Nel 2021 inaugura la mostra intitolata “Gazing of tranquillity: Italian Contemporary Sculptures” presso il Zhejiang Art Museum di Zhejiang (Shangai – Cina).

L’esposizione itinerante verrà allestita in numerosi musei cinesi.

A dicembre 2021 viene inaugurata la mostra “Canova. Tra innocenza e peccato”, presso il MART di Rovereto, da un’idea di Vittorio Sgarbi a cura di Beatrice Avanzi e Denis Isaia.

A maggio 2022 espone nella collettiva “Sculptures” presso Château du Plessis-Brion, nuovo spazio della Galerie Bayart a Parigi.

La scultura è, oggi più che mai, una sfida viva, un confronto.

Materiali come il marmo o la pietra hanno stratificato una millenaria tradizione storico-artistica con cui e’ necessario dialogare.

E’ un’attività che unisce la dimensione fisica a quella dell’astrazione creativa, il concetto e l’idea, la mente e la mano.

La scultura ha sempre saputo rinnovarsi nel tempo, anche quando Arturo Martini nel 1946 la decretava “lingua morta” o quando Lucio Fontana nel 1949 la faceva evolvere in ambiente o Manzoni la riduceva a impronta calcata dei piedi sulla base nel 1951.

Oggi è strumento di riflessione, una filosofia in forma volumetrica che si relaziona con la società e lo zeitgeist

In collaborazione con:

Dal 4 giugno al 17 luglio 2022
Barbara Paci Galleria D’Arte
Via Garibaldi 45, 55045 Pietrasanta
lun – dom, 10-13 / 17.30-24
info@barbarapaciartgallery.com
+39 0584 792666

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