San Valentino 1991, Sorpresa! Svelato il dipinto che Freddie Mercury regalò al compagno Jim Hutton…E non solo.

Oggi è il 14 febbraio e in quasi tutto mondo si celebra la festa di San Valentino, una ricorrenza dedicata agli innamorati.

Anche Freddie Mercury come moltissimi comuni mortali, amava festeggiare questa data speciale con il proprio amato. Analizzeremo tramite fatti riportati nella biografia di Jim Hutton, compagno degli ultimi 7 anni di vita di Freddie, ciò che accadeva in questo particolare giorno a casa del leggendario cantante.

Freddie Mercury con il compagno Jim Hutton . Garden Lodge, Londra 26 dicembre 1989

Il collezionista e ricercatore udinese Silvio Toso, che per celebrare il trentesimo anniversario della scomparsa del leader dei Queen ha svelato alcuni segreti assolutamente inediti sulla collezione di opere d’ Arte di Mercury, è riuscito anche a scoprire quale fosse il dipinto che Freddie regalò a Jim per la loro ultima festa di San Valentino…E non solo!

Lascio sia Silvio a raccontare passo dopo passo la storia della sua eccezionale scoperta:

Dopo 20 anni di studi e ricerche ho deciso di rendere pubbliche le mie scoperte, oggi ho il piacere di mostrare il dipinto che Freddie Mercury regalò al suo compagno il 14 febbraio 1991. Grazie alle indagini fatte per rintracciare quest’ opera, è venuto alla luce un ulteriore quadro di una bellezza disarmante, come lo è la sua storia.

Ma partiamo dall’inizio leggendo ciò che narra Jim, per poi giungere ad un finale che vi emozionerà mai come prima d’ora guardando un’opera d’Arte.

Scrive Jim Hutton (compagno di Mercury dal 1985 al 1991) nella sua biografia “I miei anni con Freddie Mercury”, Bloomsbury (UK) Mondadori (ediz.italiana), 1994 (***)

I miei anni con Freddie Mercury – Biografia di Jim Hutton edizione italiana – 1994

pag.143.La sera prima del giorno di San Valentino del 1988, Freddie e io litigammo furiosamente. Non so di preciso come cominciò, ma finì che andammo a letto senza quasi rivolgerci la parola. La mattina dopo mi alzai più presto del solito e lasciai Freddie addormentato. Andai in automobile fino a New Covent Garden, nella zona sud di Londra, e comperai sessanta rose Blue Moon. Erano più grandi della media e con un profumo magnifico. Erano perfette, e a Freddie quella varietà di rose piaceva particolarmente. Tornai a casa e sistemai le rose in un cesto di vimini. Poi le portai a Freddie, che era ancora a letto, insieme al tè. “Buon San Valentino”dissi. Freddie era ancora arrabbiato con me e grugnì. Sembrava che si fosse svegliato dello stesso cattivo umore nel quale si era addormentato. Lo lasciai cuocere nel suo brodo e scesi a lavorare in giardino. Quando Freddie si alzò, a metà mattina, portò il cesto delle rose giù nell’ingresso. Più tardi, nel corso della giornata, gli amici che vennero a trovarlo gli fecero grandi complimenti per lo spettacolare cesto di rose. “Sì” disse Freddie. “Me le ha regalate mio marito”. Gli erano piaciute, dopotutto. E quella sera, a letto, me lo disse. Ci baciammo e facemmo la pace, e lui mi diede un biglietto di San Valentino””

Le rose Blue Moon che Jim Hutton regalò a Freddie Mercury per il giorno di San Valentino del 1988, ed il biglietto con il messaggio di Freddie a Jim.

Sempre dalla biografia di Jim Hutton (“I miei anni con Freddie Mercury”) si fa riferimento ad un episodio avvenuto precisamente il 14 febbraio 1991.

Recita Hutton a pag.210. ”Il giorno di San Valentino Freddie era fuori per girare il video di I’m Going Slightly Mad che doveva essere il successivo singolo lanciato sul mercato. Questo però non impedì di farmi uno scherzo. I gatti ed io eravamo i padroni assoluti di Garden Lodge (casa londinese del cantante), perché Phoebe (Peter Freestone, assistente personale di Mercury dal 1979 al ‘91) era uscito e Joe (Joe Fannelli, cuoco di Freddie) e Terry (Terry Giddings, autista e guardia del corpo) avevano seguito Freddie sul set dove si girava il video. Il telefono squillò. Era Terry, che domandava se Phoebe aveva “preso quello che gli aveva chiesto Freddie”. Proprio in quel momento Phoebe rientrò e gli passai la cornetta. Freddie venne al telefono e sentii Phoebe dirgli “Ne ho preso soltanto uno”. Quando Freddie tornò a casa, verso le otto di sera, io ero seduto su una poltrona in salotto, con le porte del corridoio chiuse. Quando lui arrivò si udirono voci sussurrare e poi un fervere di attività. Quindi Freddie entrò portando un grande pacco avvolto in carta marrone. “Sorpresa” disse, porgendomi quel pesante pacco di forma allungata. “Cos’è?” domandai. “È una sorpresa!” rispose Freddie, con lo sguardo illuminato. Allora tolsi la carta da imballo portando alla luce un dipinto a olio vittoriano con una cornice dorata che avevo notato un giorno in un catalogo d’asta di Sotheby. Vi erano rappresentati due micini che giocavano con una lumaca sul sentiero di un giardino e s’intitolava Sorpresa. “So già anche dove lo metteremo” aggiunse Freddie. “Dove?” chiesi. “Puoi togliere quel quadro” disse, indicando un punto della parete che si poteva vedere da ogni angolo della stanza. Il nuovo quadro rimase lì per un certo periodo, ma Freddie in realtà lo aveva acquistato pensando alla casa in Irlanda”.

I’m Going Sligthtly Mad video photo shooting. Londra,13 febbraio 1991

Da questa nota biografica partii con delle ricerche mirate, gli indizi erano: quadro vittoriano, Sotheby’s, Londra, periodo di San Valentino.

Bingo! La combinazione di indizi mi portò direttamente alla soluzione: il dipinto in questione intitolato “Sorpresa” venne battuto mercoledì 13 febbraio 1991, da Sotheby’s in New Bond Street, nell’asta Victorian Paintings. L’opera è attribuita al pittore B.Neville, misura 27x35cm, ed è pubblicato a pag.169 del catalogo d’asta con quotazione fra le 2000 e le 3000 sterline. (Nel catalogo di Sotheby’s compaiono più quadri a tema gatti, tema caro a Freddie, ma solo “Sorpresa” a quanto pare venne acquistato da Peter Freestone su ordine di Mercury).

Catalogo Sotheby’s – Victorian Paintings (Londra, mercoledi 13 Febbraio 1991) contenente la pubblicazione dei dipinti “Sorpresa” e A Spanish Gipsy Girl” del quale parleremo dopo.

Foto originale del catalogo Sotheby’s Victorian Paintings – 13 Febbraio 1991, del dipinto SURPRISE (Sorpresa) di Brunel de Neuville, regalo di San Valentino 1991 di Freddie Mercury per il compagno Jim Hutton
SURPRISE – (Sorpresa) dipinto (olio su tela 27x35cm) di Brunel de Neuville, regalo di San Valentino 1991 di Freddie Mercury per il compagno Jim Hutton

In realtà il nome corretto dell’artista vittoriano è Alfred Arthur Brunel de Neuville (Parigi1852-1941), famoso per i suoi quadri raffiguranti nature morte e animali in special modo gatti, le sue opere sono presenti nei musei di tutta la Francia.

Scavando nella vita del pittore francese è emersa una curiosità: l’artista venne sepolto nel cimitero di Montmartre, lo stesso luogo dove riposa un altro idolo di Mercury, il ballerino russo Vaslav Njinski. Star dei balletti russi del coreografo Diaghilev degli anni ’20 , al quale Freddie si ispirò travestendosi da Fauno per una parodia di “Sogno di Una notte di Mezza Estate” che appare nel video “I Want To Break Free”, accompagnato dai ballerini del Royal Ballet di Londra. Coincidenze…chissà!

Tornando al quadro “Sorpresa”, posso dirvi che non fu l’unica opera acquistata all’ asta del 13 febbraio 1991. L’indicazione “ne ho preso soltanto uno” riportata dalla biografia di Jim Hutton è fuorviante, sono andato a fondo su ciò e ho fatto una scoperta a dir poco sensazionale!

A pag.211 Hutton aggiunge: Freddie poi comprò un altro quadro. Era enorme e fu l’unico ritratto che acquistò. Raffigurava un giovane dall’aspetto radioso e forte, come se fosse in attesa di varcare la soglia della vita. Venne immediatamente inviato dal restauratore e non lo vedemmo per diversi mesi.”

Riprende ancora Hutton a pag.226. “alla fine della seconda settimana (del Novembre ’91, quindi 10-15 novembre), arrivarono alcuni quadri che Freddie aveva comprato all’asta e poi mandato a pulire. Tra questi c’era quel ritratto di giovane che era stato acquistato il giorno di San Valentino. Sapevamo dove Freddie desiderava attaccarli e a me venne affidato il compito di occuparmi della loro illuminazione. Il quadro con il giovanetto doveva andare in salotto. Freddie lo voleva vicino alla finestra e io lo illuminai con un faretto nascosto”.

pag.229.(Venerdì 22 Novembre ’91)…”Lo riportai a letto dove restò seduto in silenzio per un po’. A un tratto levò lo sguardo su di me e disse: “Sai, mi piacerebbe vedere una cosa”. “Cosa?” gli domandai. “Mi piacerebbe scendere a guardare i miei quadri” disse. Aveva ormai perduto il controllo dei muscoli e non era in grado nemmeno di mettere le braccia attorno al collo di qualcuno per aiutarlo a sostenerlo. “Ti porterò io” dissi. “Non è un problema”. Freddie rimase seduto sul letto per altri cinque minuti, cercando di raccogliere le forze, poi i suoi occhi scuri si illuminarono e disse: “Va bene, andiamo”. Indossava una vestaglia con Topolino ed era scalzo. Sebbene avessi detto che lo avrei portato io, si ostinò a tentare almeno di camminare finché ce la faceva. Si resse da solo al corrimano e cominciò a scendere finché ce la faceva. Si resse da solo al corrimano e cominciò a scendere barcollando lungo le scale. Io gli facevo strada tenendo le braccia aperte perché potesse appoggiarsi. Lui le allontanò. Era un tipico gesto di sfida. Quando arrivammo in fondo alle scale, Freddie guardò alcune stampe che Peter (Freestone) vi aveva appeso. Le osservò con occhi inteneriti, fissandole per alcuni istanti. “Wow, sono davvero notevoli” disse. Poi condussi Freddie in salotto e lo feci accomodare su una sedia. Sedette nell’oscurità, proprio davanti al ritratto, appena arrivato, del giovane. Uno alla volta, lentamente, accesi i faretti che avevo fissato sopra ogni quadro, da sinistra a destra lungo tutta la stanza. Finalmente arrivò il momento del ritratto. La luce era diretta in particolare sul viso del ragazzo, poi si irradiava sui suoi abiti. “Che bei quadri” disse Freddie. Ma a ipnotizzarlo era soprattutto quello con il ragazzo. Si lasciò andare a una serie di sospiri, contenuti, felici. Dopo dieci minuti annunciò: “Bene andiamo”. Lo trasportai su per le scale non senza sforzo. Mentre raggiungevamo la porta, disse: “Sai non immaginavo tu fossi così forte”. “Lo sapevi benissimo” dissi. Lo sapeva sin dai primi tempi, quando lo facevo volteggiare sull’affollata pista da ballo del night-club. Penso che l’avesse detto per ringraziarmi del fatto che mi prendevo cura di lui. Quando scesi dabbasso a spegnere le luci, guardai di nuovo i quadri, lentamente, penetrando in essi. Credo che quella mattina di venerdì sia stata l’ultima volta che vidi, posso dirlo in tutta sincerità, Freddie felice; l’ultima volta che Freddie Mercury fu ancora lì, l’ultima volta che irradiò quell’entusiasmo alla Freddie Mercury”.

Ebbene sì! Dopo 30 anni dalla scomparsa di Freddie, sveliamo anche questo mistero:

il quadro del ragazzo in realtà è un dipinto che raffigura una giovinetta gitana, appunto “A Spanish Gipsy Girl”, realizzato da John Bagnold Burgess, pittore vittoriano amato da Mercury (non è l’unico quadro di questo autore che il cantante possedeva!…ne riparleremo).

L’opera è stata identificata da Peter Freestone (assistente personale di Freddie dal ’79 al ’91) nel giugno 2019, in occasione del viaggio “Sui luoghi di Freddie Mercury a Londra” organizzato dell’agenzia udinese Movietravel in collaborazione con lo stesso Freestone.

Io ero presente in qualità di assistente di viaggio, avevo portato con me a Londra vari cataloghi di case d’asta, e durante una sosta al ristorante posi in osservazione a Peter il catalogo “Sotheby’s Victorian Paintings”, dell’asta di mercoledì 13 febbraio 1991. Si soffermò su una pagina in particolare in cui sono pubblicati quattro ritratti, tra i quali A Spanish Gipsy Girl. Con commozione e lanciandomi un sorriso stupito (nel rivedere il quadro dopo tutti quegli anni) barrò l’ immagine della “giovinetta gitana” facendomi una x sul catalogo, nel quale compare anche la pubblicazione del dipinto “Sorpresa” (regalo di Freddie a Jim)

Pagina del Catalogo contenete il dipinto “A Spanish Gipsy Girl”, segnato con una X (visibile in alto) da Peter Freestone assistente personale di Freddie Mercury
Didascalia di “A Spanish Gypsy Girl”, dettglio del Catalogo Sotheby’s Victorian Paintings – Londra 13 Febbraio 1991

A Spanish Gipsy Girl” è l’unico quadro di grandi dimensioni (olio su tela, cm101x74) presente nel catalogo e battuto fra il 13 e il 14 Febbraio ’91 da Sotheby’s.

“A Spanish Gipsy Girl” dipinto di John Bagnold Burgess, venne consegnato tra il 10-15 novembre ’91 al suo proprietario. Fu l’ ultimo dipinto ammirato da Freddie, seduto su una sedia nel salone di Garden Lodge, la sua amata dimora londinese. Era il 22 novembre 1991.

Due giorni dopo, il 24 novembre 1991, Freddie Mercury divenne leggenda.

Irene Zenarolla in collaborazione con Silvio Toso

14 febbraio 2022

Dopo 20 anni di studi e di ricerche analizzando le foto uscite nel corso del tempo, ho deciso di rendere pubbliche le mie scoperte, affinchè tutti i fan vengano a conoscenza delle passioni di Freddie, così che si possa creare un nuovo filone di studio non esclusivamente connesso alla sua musica, ma alla sua persona e a una delle sue più grandi passioni: l’ Arte. Senza i suoi interessi artistici Mercury non sarebbe la persona che è stata. 

Freddie ha influenzato totalmente la mia vita, posso proprio dire che non sarei la persona che sono senza la sua musica e gli orizzonti che il suo vissuto mi ha aperto cercando sempre nuovi aneddoti che hanno aperto porte, che a loro volta hanno aperto altre porte in tutti i campi, da quello musicale, al teatrale arrivando al letterario ed artistico” (Silvio Toso)

Total
0
Shares
Previous Post
Saturno Buttò

Saturno Buttò intervistato da Artae Misia.

Next Post
Tina Bellini

Il Mondo di Tina Bellini.

Related Posts