Rabarama per l’anagrafe Paola Epifani

rabarama
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Rabarama è una figura di spicco per l’arte contemporanea italiana.

Appassionata sin da giovanissima alla scultura, che ritiene immediatamente il medium più vicino alla propria sensibilità, si interessa alla sperimentazione di tale declinazione artistica.

Le sue creazioni diventano “corpi viventi”, e assumendo una forma spirituale riescono ad andare oltre la loro statuaria apparenza.

Anche se cresciuta in una famiglia di artisti, non è mai stata sforzata ad intraprendere questa strada, è stata una sua scelta personale.

Agevolata sicuramente mei primi passi grazie alla disponibilità dei materiali e delle conoscenze, tuttavia ha sempre avuto libertà di scegliere il suo futuro.

Si è avvicinata sin da piccola all’arte, amava ed ama tuttora plasmare la materia; è stato l’istinto a condurla verso la scultura, sentiva che era la forma di comunicazione più adatta al suo essere. 

Per lei i simboli sono un linguaggio perfetto per comunicare messaggi complessi, e che possano raggiungere anche differenti culture, non è un caso, infatti ,che utilizzi iconografie riconosciute o riconoscibili, rifacendosi ad antiche tradizioni.

 Il suo obiettivo è diffondere un concetto in maniera universale, ed il modo più semplice per farlo senza utilizzare la parola ritiene sia quello di utilizzare mezzi visivi comprensibili ed immediatamente fruibili.

Attraverso la sua arte è alla continua ricerca del senso della vita, che pensa sia raggiungibile tramite una profonda riflessione interiore.

Le pose che assumono le sue creature sono connesse a questo momento intimo di ricerca all’interno di ognuno vive.

Enfatizza le linee energetiche che percorrono il nostro corpo e che sono utili per potenziare il linguaggio non verbale di quest’ultimo.

Per Rabarama è importante dare un messaggio positivo, e che sia possibilmente piacevole oltre che per gli occhi anche per l’anima. 

Nella vita possono capitare eventi drammatici o difficili, dai quali però è possibile uscirne rafforzati, trovandone un senso utile per affrontare il futuro, in tal modo sarà possibile andare avanti ricercando la luce e la bellezza che è in noi oltre che nell’Universo. Con le sue opere vuole trasmettere questo a chi le osserva.

Termino volentieri questo breve articolo con una domanda posta all’artista:

Puoi descriverci il processo creativo della tua scultura, dal bozzetto alla creazione?

Tutto inizia con la ricerca di contenuti, a cui do la priorità, e che verranno poi trasposti sulla scultura; per fare ciò, mi lascio ispirare dal mio vissuto ed approfondisco tramite degli studi mirati su svariati temi.

A volte eseguo qualche bozzetto su carta e prendo appunti, anche se più spesso inizio realizzando direttamente il prototipo dall’argilla.

Nella mia mente riesco a visualizzare il risultato che voglio ottenere e da lì modello la materia finché non sono soddisfatta. Il corpo delle mie creature non è altro che la tela o la mappa che racconta e trasmette un messaggio, in modo tale che possa suggerire al fruitore un percorso da intraprendere attraverso le incisioni, le pose e, per alcune, la dipintura.

Una curiosità

…Raba in Sanscrito significa “segno”, mentre Rama si collega alla divinità..

Giuseppina Irene Groccia

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