Pittopoesia: “A Muso Duro” dell’Artista Marinella Pucci( Ma Pu).

Marinella Pucci( Ma Pu)
ma pu

Da sempre molti artisti hanno dimostrato che l’arte pittorica e/o scultorea e la poesia camminano insieme, dedicarsi indifferentemente sia all’una che all’altra arte aiuta senza dubbio a comunicare meglio le proprie emozioni esprimendo le sensazioni dell’anima.

Laddove non sia l’artista steso a esprimersi attraverso le parole , certi binomi creati a posteriori possono dare intensi risultati poetici, provate ad osservare  un quadro di Guttuso leggendo una poesia di Sciascia

Quando questo binomio avviene possiamo senz’altro affermare che sia il pittore che dipinge la poesia e sia il poeta che descrive un quadro danno vita ad un’opera artistica completa, le due arti si compenetrano e si completano, nasce così la “Pittopoesia”

Di seguito trovate il testo della poliedrica artista Marinella Pucci ( Ma Pu ) e il video che ripercorre la sua creatività artistica…in questo caso non si limita a descrivere o raccontare un’opera, ma va oltre, raccontando la sua pulsione, la sua passione per l’arte…

Buon ascolto e buona visione

Alessio Musella

Il testo introduttivo che segue tratto dall’articolo dedicato all’artista da Giuseppina Irene Groccia su l’Arte che mi piace

Forte di uno straordinario curriculum di esperienze in Italia e all’estero, Marinella Pucci si muove in ambiti artistici diversi. 

È un’artista valida e poliedrica che riesce a coniugare nel suo percorso diverse forme espressive, mantenendosi sempre fedele all’idea di un’arte testimone dello spirito del proprio tempo.

Le sue esperienze hanno inizio grazie all’incontro con la danza che le ha consentito di ottenere,  fin da subito, approvazioni e consensi grazie al suo innato talento

Attraverso grazia, disciplina, sacrificio ed interpretazione entra in un mondo in cui riesce a regalare sogni, traducendo il proprio corpo in emozioni visive.

“A Muso Duro”

Ho capito molto di me.

Pensavo di poter fare tutto e rimanerne illesa.

un’illusione,

una convinzione questa.

Ora lo so.

l’ho imparato grazie a te,

che senza saperlo o volerlo

hai dato voce alla mia anima silenziosa;

che sebbene abbia molto da dire,

mi lascia provare e sbagliare.

Si gli sbagli.

Non ne siamo immuni.

Nemmeno io.

Tu, mi hai condannato e cestinato.

Io, ho approfittato per guardare oltre e toccare il fondo.

Non fa stare bene certo,

ma era necessario per capire cosa stavo cercando.

Una storia di poche chiacchiere dietro un drink e apparenti attenzioni,

volte ad appagare bisogni sensoriali,

lasciano amaro in bocca e vuoto.

A me, che non cerco la maleducazione,

A me, che piacciono i buongiorno e i buonanotte.

A me, che piace sentirmi apprezzata.

A me, che sto imparando a riprendere fiducia nel mondo.

Mi ritiro nei miei pensieri e lascio che

si definisca bene

il disegno di cosa voglio veramente.

Attraverso esperienze,

a muso duro,

imparo cosa non voglio per me..

e grazie a tutti questi no,

capisco, quali sono i miei grandi si.

Ma.pu


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