NOSTALGIA DELLA BELLEZZA

NOSTALGIA DELLA BELLEZZA
NOSTALGIA DELLA BELLEZZA

..Un libro di resistenza in una società che pare abbia una predilezione per il brutto e vilipende il sacro..

A.C.

Come sarà l’arte dopo la peste? Al fine, ci salverà la pittura che è l’unica vera avanguardia, ci salveranno quegli artisti che dipingono e scolpiscono fidandosi delle loro mani, mirando alla perfezione, credendo di poter ancora produrre capolavori.

Il pezzo  iconico dell’avanguardismo è una banana appesa con lo scotch; bandita la bellezza e il fatto bene, con il concettuale si è consolidato il sistema delle brutte arti e, assecondando l’idea per cui basta l’idea, prevalgono lavori orrendi, giochini insensati che soddisfano solo gli addetti ai lavori.

Un mondo autoreferenziale, quello dell’art system, in cui le opere non hanno più un valore bensì un prezzo e i musei e i curator lavorano per aumentarlo, mentre i collezionisti speculano, immaginando di trarre profitto dalle azioni della premiata ditta Banksy-Cattelan-Koons. Vizi, tic e trucchi di un mercato che fino al 2019 valeva 60 miliardi di dollari, ma che dopo il prolungato lock down rischia il crack.

Autore Angelo Crespi

In copertina l’opera di Felipe Cardena “A new Dream” 2010

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