Giorgia della Torre, una Voce, un Anima.

Giorgia della Torre
Giorgia della Torre

Giorgia ha una voce calda e potente, se chiudi gli occhi, ti sembra in certi passaggi di ascoltare Mina.

Disco music, , Rock anni 80, Brit pop, Musica leggera canta tutto,ma la sua passione la ritroviamo nel Funk, Acid jazz, Classical jazz, Jazz funk, Swing Elettro Jazz, perchè la musica, oggi, è la sua passione .

Abbiamo fatto qualche domanda per conoscerla meglio, a Giorgia della Torre.

 Primo incontro con la musica ?

Il primo incontro con la musica l’ho  avuto molto presto…fin da piccola adoravo ascoltare la musica jazz e chiedevo sempre a mio Papá di mettermi il disco di Ella Fitzgerald  e quando sentivo le prime  note di “cheek to cheek “ incominciavo a saltellare a tempo per il corridoio.

E’ una cosa mi è rimasta, quando devo sfogarmi, metto lo stesso LP e saltello avanti e indietro nel corridoio.

Quando hai scelto che la usi a sarebbe entrate nella tua vita? 

La musica è venuta a far parte nella mia vita diventando un vero e proprio lavoro da 6 anni.

Per scherzo le mie amiche mi hanno creato una “page” in un sito di musica e dopo poco mi dissero che dovevo presentarmi a fare un provino da un contrabbassista.

Ricordo ancora il nome: Francesco Mariano e con lui è nata l’idea di dare vita  ad un progetto musicale vista la mia forte attitudine alla musica ed in particolare alla bossanova e allo swing .

Ed ecco che in giro di pochi giorni nacquero i “de la tour starlight trio” insieme a Gino Pasquini al Piano e Simone Pepe alla batteria.

La formazione originale è stata switchata a giugno (2020) quando musicisti jazz  di fama internazionale hanno accettato di far parte di questo progetto ed ecco che ora la formazione è la seguente: al piano Daniele Gorgone, alla batteria Massimo Avolio, al basso Sebastiano Sacchetti e ovviamente alla voce ci sono io.

Quanto conta il talento quanto lo studio, 

Nella musica il talento é molto importante ma lo studio é fondamentale, per una crescita sia personale che professionale se si sceglie la musica come stile di vita.
Lo studio di apre le porte a tante opportunità che il talento solo non può supportare.
È importante scegliere già da subito uno stile e scoprire le piccole “infioriture” che lo rendono proprio del cantante in una tecnica vocale unica e ben riconoscibile.

Un aneddoto che ricordi CN piacere? 

Un aneddoto che ricordo con piacere è il mio incontro con Zucchero: una sera d’inverno al Maito di Forte dei marmi.. pioveva ed era freddissimo e dovevamo suonare nel giardino di inverno, quando arrivammo  la sala era quasi vuota, solo pochi tavoli apparecchiati , pensavamo che la serata finisse prestissimo è un po’ delusi iniziamo a suonare.

Arriva nel tavolo davanti a me zucchero che mi dice : non farete mica musica mentre mangio vero? Altrimenti mi faccio spostare di tavolo.
Io spavalda gli rispondo sfidandolo di attendere prima di chiedere il cambio tavolo che non avrei distrutto i suoi timpani ( quella sera ero a suonare con pianista e batterista )
Così mi diede la possibilità di cantare per Lui.

Ricordo con emozione il mio stupore fu alla fine della serata quando ricevetti una moltitudine di complimenti da un’artista che per me è stato un punto di riferimento per la mia formazione musicale.

Un personaggio del passato con il quale prenderesti un Caffè e perché? 
Mi piacerebbe prendere un caffè con molti personaggi del passato, ma penso che tra tutti sceglierei Miles Davis in quanto vorrei chiedergli di raccontarmi il suo atteggiamento innovatore nel campo del jazz e come abbia fatto a diventare un personaggio pubblico così fondamentale molto  raro in campo jazzistico: fu infatti uno dei pochi jazzman in grado di esprimere anche commercialmente il proprio potenziale artistico e forse l’ultimo ad avere anche un profilo di star dell’industria musicale.

Una conferma della sua poliedrica personalità artistica fu la sua (postuma) ammissione nel marzo 2006, alla Rock and roll Hall of fame: un ulteriore riconoscimento di un talento che influenzò tutti i generi di musica popolare della seconda metà del XX secolo.

Cosa pensi del talent show? 
Cosa ne penso dei talent show? Beh vediamo… penso che siano una buona rampa di lancio  in alcuni  stili di musica.

Se pratichi la musica leggera o la trap , nel mondo di oggi forse è l’unico modo per poter farsi sentire da qualcuno del settore.

Purtroppo amando ,cantando e suonando principalmente solo jazz e derivati, lo strumento dei talent non mi servirebbe a nulla

Quanto conta la comunicazione nell’universo musica? 
La comunicazione nella musica serve tantissimo nel mondo dj oggi è grazie ai vari social si può ottenere una maggiore visibilità che ti permette di poter combinare qualcosa in questo campo ahimè molto ostico dove in alcuni casi va avanti solo chi è ben ammanicati e con importanti conoscenze.

Grazie Giorgia per le tue risposte e per la tua disponibilità.

Alessio Musella

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