“CASSETTI” gioiellieri da 3 generazioni.

Filippo Cassetti
Filippo Cassetti

Abbiamo intervistato Filippo Cassetti per conoscere un pò di più l’universo che si nasconde dietro ad un eccellenza italiana nel campo del lusso.

Gioielleria Cassetti dove l’argento ha da sempre un ruolo primario ,sbalzi, ceselli, decori fatti con la cura di sempre per durare per sempre.

Il primo incontro con il mondo della gioielleria? 

La nostra azienda nasce con mio nonno Renzo nel 1926 dalla tradizione dei maestri orafi ed argentieri fiorentini che fanno capo a Benvenuto Cellini, l’inserimento delle pietre di colore è sicuramente merito dell’ingresso in azienda di mia madre Maria Grazia che ha aggiunto quel tocco di femminilità alle creazioni del nonno.   

Il cesellatore è a pieno diritto considerato un artista, come si mescola la scultura con il gioiello ? 

Concordo con questa affermazione anzi potrei anche aggiungere che nel nostro settore per essere artisti bisogna essere anche cesellatori, ed anche che per essere cesellatori non si può prescindere dall’essere un pò artisti.

Scultura, gioielleria non c’è una grande differenza, fra scalpello e bulino è solo una questione di grandezza

E’ più importante la tecnica o la creatività? 

Forse molto tempo fa non era necessario, ma oggi entrambe devono giungere all’eccellenza. Un prodotto di gioielleria deve essere oltre che bello da vedersi deve essere perfetto per l’indosso ed anche per seguire il concetto di praticità

Quando avete deciso di aprire a Forte dei Marmi ? 

Cassetti è una azienda in movimento dal 1976 con il primo negozio su Ponte Vecchio a Firenze, poi 37 anni fa qui a Forte dei Marmi, e l’anno scorso a Prato.

Non ci possiamo fermare perchè è forte la nostra passione e la voglia di stare vicino alla nostra clientela

Ci racconta un aneddoto che ricorda con il sorriso ? 

Mi piace ricordare con sorriso i primi anni al Forte dei Marmi; io ero piccolo ma ricordo bene gli occhi dei clienti che passavano dal marciapiede davanti alle vetrine, si affacciavano alla porta (che a quel tempo era aperta perche non c’erano i pericoli di adesso) per salutare con affetto sia mio padre dietro la cassa sia mia madre alla vendita dietro la scrivania.

Non era solo un semplice saluto, ma era diventato un rito; vedevo nei loro occhi il piacere di conversare con i miei, certamente non solo un segno di stima ed affetto, ma un forte segno che la nostra famiglia, arrivata in punta di piedi da Firenze, era diventata un riferimento importante anche a Forte dei marmi   

Se potesse incontrare un grande gioielliere del passato chi sceglierebbe e cosa gli chiederebbe? 

Tanti sono i grandi del passato, ma uno primeggia su tutti: Louis Cartier riferimento del passato ed anche del presente. Mi piacerebbe chiedere a lui come si potrebbe trovare in questa epoca inquinata dagli influencer e youtuber.

Chissà cosa risponderebbe un personaggio come lui che ha costruito il suo impero sulla sua persona ed sul suo prodotto in un mix perfetto.

Oggi ahimè quanto conta il brand senza un influencer che lo indossa per business?

Cosa cerca un cliente quando varca la soglia di una boutique Cassetti? 

La risposta sarebbe troppo lunga ma cerco di sintetizzarla.

Per me non cerca solo la professionalita, conoscenza del prodotto e l’assortimento; noi aggiungiamo anche altri ingredienti sia la nostra consulenza ma soprattutto il savoir faire Cassetti , ovvero il saper coinvolgere il cliente in una esperienza unica di acquisto in una location altrettanto unica.

Alla fine diciamo che il Cliente trova la consapevolezza di vivere e condividere con noi un momento speciale da ricordare per sempre.   

Grazie per il tempo che ci ha dedicato e per la piacevole chiacchierata.

Alessio Musella

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