Vesuvius, l’omaggio a Napoli firmato Andy Warhol.

Vesuvius
Vesuvius

Vesuvius l’omaggio  di Andy Warhol realizzata nel 1985 in onore di Napoli.

18 quadri , un vero e proprio ciclo esplosivo che lega l’artista indissolubilmente alla città di Napoli.

Realizza la serie Vesuvius  in occasione della mostra al Museo di Capodimonte, organizzata dal gallerista Lucio Amelio.

Nel Vesuvio l’artista raffigura il vulcano della città con un tratto stilizzato e torna ad usare la tecnica della pittura a mano, a lui non consona da sempre, per dare un tocco più espressivo e spontaneo all’opera. L’obiettivo è di rappresentare la grandezza e l’imponenza dell’icona partenopea per antonomasia con il suo tipico stile Pop Art.

Dopo aver abbandonato per circa 20 anni la tecnica della pittura a mano, che in questa serigrafia sceglie di riutilizzare per  donare qualcosa di speciale e unico  all’immagine, Andy Warhol identifica come punto di partenza per la realizzazione della serie; l’immagine di una cartolina arrivando a ottenere il risultato finale, che tutti conosciamo.

Sono state create  18 versioni con tonalità differenti, perché l’artista voleva rendere il vulcano vivo attraverso fasi diverse dell’evento catastrofico. Un Vesuvio dai colori vivaci e pieno di energia, presentato durante una eruzione con tutta la sua forza e bellezza.

Con questa serie l’artista racconta l’evoluzione dell’eredità della storia dell’arte, partendo dal presupposto che il Vesuvio  sia stato ritratto da grandi artisti del passato come Joseph Wright of Derby e JMW Turner,  e attraverso la sua interpretazione  è possibile si osservare come l’arte stessa nel corso del tempo si sia evoluta e come lo stesso Warhol sia stato in grado di rivoluzionarla.

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