“My God” di Arianna Ellero.

Arianna Ellero
Arianna Ellero

Il lavoro di Arianna è caratterizzato da una rigorosa attenzione agli elementi formali come colore, forma, equilibrio, profondità, composizione e scala.

Non è sola.

Certo.

Cosa lo contraddistingue?

Quello che c’è dentro e oltre le sue opere.

La sua esperienza, i suoi dolori, il suo amore per lei, le sue speranze, gli alti e bassi di una ragazza che cerca l’armonia con ciò che circonda la sua vita e che getta con sé.

Lei dipinge per amore, per cercarlo, per condividerlo.

Un artista è tale se riesce a creare empatia con chi osserva le sue opere. Se l’arte fosse una questione di tecnica, basterebbe creare software che contenesse i parametri desiderati, trasferirli ad un robot e non ci sarebbe più bisogno di artisti.

Alcuni lo fanno, ma sono dei fenomeni.

L’opera d’arte è lo specchio dell’anima di un artista.

Ho scelto Arianna Ellero per dedicare quattro opere alle quattro religioni monoteiste.

Ci voleva un artista che combinasse una scrupolosa ricerca del colore, che cercasse un equilibrio con gli affreschi della Chiesa, dove si terrà la mostra personale, che si immerge nei valori immateriali che unisce credenti di diverse religioni e chi non crede ma condivide certi valori universali.

Dietro i suoi colori potrai vedere le virtù e i drammi che le religioni hanno subito e provocato, vedrai la storia dell’umanità, con la speranza che la luce prevalga sulle tenebre di oggi e di futuro.

Franesi Pietro

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