Agostino Caligiuri affronta segno e colore con decisione: inostra le tele con motivi intensi, costituiti, a tratti, da spazi sincopati, diversamente dalla continuità di terre morbide.
Tra le righe di un pentagramma, le colorate note s’incontrano come suoni così distanti da poter apparire, spesso, in conflitto: in realtà l’assoluta diversità di questi ultimi ama una vivacità e un dinamismo, che vivificano l’attenzione dell’osservatore.
Il movimento intrinseco viene allora liberato dall’autore attraverso una dissonanza euritmica:
l’opera indi bacia in maniera impetuosa il ciglio umano, che viene coinvolto in un ludico spazio riflessivo.
“INCENDIO NEL BOSCO” corteggia e seduce tra le purpuree fiamme e lo smeraldino luco: una composizione brillante, che ,invero ,raccoglie il ricordo di un’amara realtà.
Esso nasce per affrontare l’emergenza degli incendi boschivi e delle loro conseguenze in Sardegna, afflizione per la terra e per il popolo isolano.
Agostino Caligiuri si distingue per la peculiarità esecutoria con cui padroneggia l’algoritmo, conducendolo addentro la realizzazione di cangianti architetture segnico/cromatiche, e altresì per estrema sensibilità.
“INTERVISTA A AGOSTINO CALIGIURI” a cura di Maria Marchese
“CONOSCIAMO MEGLIO AGOSTINO CALIGIURI” a cura di Maria Marchese
“PONTE DI BARCHE” di AGOSTINO CALIGIURI a cura di Maria Marchese