Filippo Papa e il suo eclettismo digitale performativo.

Filippo Papa
Filippo Papa

Filippo Papa, artista visivo eclettico e versatile, la sua creatività si manifesta attraverso diversi campi dall’arte visiva passando per la fotografia fino ad arrivare alla videoarte e la performance art.

Il suo percorso artistico nasce fin da piccolo, bambino estremamente creativo attraverso il disegno dava sfogo alla sua immaginazione.

Una volta iscritto all’Accademia di Belle Arti di Catania, proprio in quell’occasione venne a contatto con la fotografia e realizzò il suo primo progetto fotografico dal titolo “Catania in Bianco e Nero”.

Il suo stile si è formato attraverso la formazione accademica, ma soprattutto grazie alla sua curiosità creativa autodidatta.

Un percorso che per Filippo è stato complementare: ha seguito gli insegnamenti di grandi maestri dell’arte e della critica per poi approfondire le sue conoscenze e sperimentarle sul campo.

E’ un artista in continua evoluzione, una caratteristica fondamentale che lo contraddistingue è l’utilizzo del bianco e nero con cui esprime la sua ricerca dell’essenzialità delle forme che si traduce nell’essenzialità dell’anima e nel raccontare emozioni attraverso i suoi scatti.

Ama profondamente l’architettura in tutte le sue forme dalle più nobili a quelle più povere.

Adora cercare le forme dei manufatti umani e crearne di nuove, farne uscire l’essenza per lui è far uscire l’anima delle cose.

Ma non solo, lo affascina la forza del corpo come nel caso delle sue foto/ performance dove col suo corpo nudo e la sua fisicità gli piace esprimere concetti universali, spesso rivisitando la mitologia greca.

Attraverso le sue opere cerca di raccontare a livello umano anche le tematiche sociali che più gli stanno a cuore come la lotta contro la violenza in tutte le sue forme e la contemporaneità della nostra epoca.

La fotografia, la performance e il video questo oggi sono le sue anime.

Ogni forma d’arte, è come un piccolo frammento di un mosaico che definisce in maniera dettagliata la sua anima.

La fotografia classica e principalmente il soggetto architettonico rappresenta il suo occhio sul mondo.

Realizzare uno scatto architettonico o di un paesaggio naturale o urbano soddisfa il suo bisogno di “guardare” e continuare a stupirsi di quello che vede.

La performance è un qualcosa di più carnale, fisico dove esprime il suo lato umano e personale.

Il video per l’artista unisce la soddisfazione data dalla fotografia e quella dell’atto dinamico performativo, una sorta di voglia dinamica che irrompe la staticità del quotidiano.

Giuseppina Irene Groccia

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