Enrico Panichi: Fotografo.

Enrico Panichi
Enrico Panichi

Toscano classe 1975.

Per lui la fotografia è prima di tutto passione e si intreccia con un altra sua grande passione i viaggi e l’Africa.
Il suo obbiettivo è attratto dalle persone e dalle emozioni..

Conosciamolo meglio attraverso le sue risposte alle nostre domande :

Il tuo primo contatto con la fotografia ?

Una Fujica regalata per la comunione che ancora posseggo, tanti rullini buttati scattando praticamente a tutto, sorelle, compagni di classe, parenti, in pratica ad ogni essere vivente .

Nel 1988 partecipai ad un corso/concorso  fotografico indetto e sponsorizzato da una catena di supermercati.

Da allora non ho mai smesso di fotografare  

Quando hai capito che la fotografia sarebbe diventata da passione a professione?

Passo dopo passo, dopo le prime richieste di servizi, i primi eventi sportivi fotografati. 

La vita divisa fra due e più lavori, complementari e diversi ma entrambi utili ed indispensabile al altro

Il tuo primo scatto?

Una gallina nel pollaio con la Fujica. Il primo scatto degno di questo nome presso l’oasi naturalistica del Lago Trasimeno ad un airone

Che soggetti prediligi ritrarre?

Persone, uomini donne, bambini ,ma persone .

Mentre  lavorano, mentre  giocano mentre semplicemente  vivono. Adoro i volti , adori i particolari , gli occhi

Un aneddoto che ricordi con il sorriso?

Mille miglia 2001, scattavo chiaramente a pellicola, se solo l’avessi messa la pellicola nella macchina. Un rullino infinito!

Se potessi incontrare un personaggio del passato, chi e cosa gli chiederesti?

Ho sempre ammirato Robert Capa, adoro le sue fotografie il suo approccio, gli chiederei come si fotografa un’emozione

Quanto conta la comunicazione?

Oggi tantissimo, tutto è comunicazione ma nulla più di una immagine giusta lo è saper comunicare saper esprimere correttamente il proprio pensiero,  con parole  o con immagini fa sempre la differenze

Che differenza c’è, nella percezione dell’arte e della fotografia, tra Italia e estero?

Non saprei di preciso, io credo che noi italiano partiamo favoriti in questo, noi viviamo immersi nel arte, ogni nostro scorcio  parla d’arte e la fotografia è Arte.

Sicuramente  ci meravigliamo un po’ meno (purtroppo)  rispetto ad uno straniero tanto più se non europeo

Cos’è per te la fotografia ?

Passione, emozioni lavoro

Per proporre fotografia bisogna averle studiate?

Credo che per fare qualsiasi cosa ci vuole studio ed impegno.

Sicuramente uno può avere doti naturali, come si dice avere buon occhio buone idee ma ci vuole tecnica ci vuole di conoscere quello che si fotografa, uno scatto improvvisato venire bello ma difficilmente  si riesce ha fare un Servizio senza studiarlo prima .

Cosa vuoi che arrivi attraverso i tuoi scatti?

Emozioni, vorrei facessero emozionare, facessero incuriosire riflettere pensare,  che sia un ritratto o un paesaggio , un matrimonio o un incontro di boxe  ma proprio come un pugile la fotografia deve colpire .

Grazie per averci dedicato il tuo tempo

Alessio Musella

Total
0
Shares
Previous Post
LETTERA A MILANO a cura di Lorenzo

LETTERA A MILANO a cura di Lorenzo Valentino-Presentazione libro – Opere di Marina Previtali-giovedì 14 ottobre 2021, ore 18.00- ADI Design Museum, P.za Compasso d’Oro,1 Milano

Next Post
Filippo Papa

Filippo Papa e il suo eclettismo digitale performativo.

Related Posts