“La Materia parla”…Valente Cancogni, Testo di Serena Seri.

Valente Cancogni
Valente Cancogni

L’ Arte, quella con la A maiuscola è atemporale, essenziale, universale perché trasmette un senso di appartenenza e comprensione condivisa.

Non celebra solo il concetto della Bellezza e canoni estetici.. è mezzo di comunicazione.

Permette un percorso riflessivo, meditativo ed educativo tra l’IO e la Materia in una comunicazione sinergica e catartica.

Solo in questo contesto può essere collocata la poliedrica creatività intellettuale di Valente Cancogni che, forte di una potente maturità artistica e culturale, trasmette alla Materia,che plasma, molteplici significati tra i quali quello psicologico, quello etico e morale.

L’arte diventa pertanto.. comunicazione sociale, fotografia del Degrado della società.

L’ arte ,in tal senso,promuove il dialogo, scuote la Mente, sensibilizza e supera le barriere culturali e multietniche.

Nell’ opera scultorea ” MAI PIÙ”  Cancogni affronta il fenomeno della violenza alle Donne, il forte Disagio subito, inteso come ” Offesa”  Danno Permanente,Affronto, Aberrazione.

L’ Arte plasma le IDEE, assume uno scopo rieducativo,rappresentativo e comunicativo con modalità di relazione con la Società.

È questa la funzione del potente pensiero di Cancogni  che, tramite l’ immedesimazione, fruizione ed empatia permette lo sviluppo del concetto di isomorfismo ovvero la relazione e correlazione tra forze fisiche e natura psichica..concede un legame di creatività mediante l’ astrazione del figurativo sintetico poco scultoreo ed essenziale in un sinallagma  tra l’ IO e  MATERIA, con codici decifrabili potenti nella ” condizione”  dell’ Orrore!

L’ Opera ,dalle connotazioni introspettive e retrospettive , è scioccante..Inquieta!

Emette messaggi emozionali vibranti che difficilmente saranno dimenticati.

Il Fruitore resta basito, colpito.

L’ Opera suscita reazioni di sgomento e monito a ciò che si vede.

Lo chef d’ œuvre racchiude il concetto della ” paralisi del sonno”  una condizione di risveglio parziale che rende la sensazione di ” oppressione toracica” , l’ impossibilità a reagire da un punto di vista fisico,ma non mentale, e come specchio nello specchio, trasferisce al Fruitore un Memento!

La forte connotazione emotiva esce dalla Mente dell’ Artista, penetra nel Logos dello Spettatore attraverso la Materia Visiva che parla!

A seconda dei significati dell’ Opera creata, in funzione dei contenuti attribuiti alla stessa, Cancogni usa materiali diversi.

In ” MAI PIÙ” l’ Artista desidera traferire con ferma volontà, un potente messaggio sociale.

E pertanto..

Usa la ceramica a terzo fuoco .. polveri.. pigmenti che rendono metallico l’ effetto del finito.

I riflessi bronzei ed argentei che ne derivano, permettono luminescenti effetti cromatici con vibrante connotazione emotiva.

Allineandosi all’ IDEA del linguaggio tecnico e all’ unicità del Pensiero, ” la Stessa” non permette riproduzione né modifiche.

(Copyright)..ma una logica correlazione tra Pensiero e Materia, tra Logica ed assenza di duplicazione (copyright).

La fascia di Luce e la correlata rifrazione, il foro passante, 

l’ OCCHIO spettrale che conduce alla percezione di uno sguardo umano.. terrorizzato, pietrificato, inerme ma paradossalmente Vivo, ricorda  nel suo insieme l’ espressività agghiacciante dei personaggi in Guernica di Picasso.

Immedesimazione potente, full immersion nella drammaticità attraverso l’ attivazione del fattore ” coscienza critica” e quello del controllo sociale!

L’ Arte è dunque in Cancogni la soggettivazione dell’ oggettivazione soggettiva.

La perfezione dell’ IDEA.. l’ imperfezione della riproduzione riprodotta..

E pertanto e,in tal senso, l’ Artista cerca di riposizionare la materia riconducendola ad uno stato tribale.. primitivo, fortemente impattante che traghetta lo spazio nel tempo sotto l’ Egida della Speranza, vessillo di un Mondo Migliore.

Afferma la Dignità Umana..raggiunge con l’ Astrazione la fase della genialità creativa.. elemento di immortalità.

L’ unicità dell’ istante permette di esteriorizzare la sconfinata interiorità dell’ Artista rendendola forma, contenuto.

Come afferma Shelling  ..

.” Si assiste alla straordinaria fusione di una fase inconscia ( quella della inspirazione) con quella subconscia..e di quella conscia” ovvero la concreta realizzazione dell’ Idea.

L’ Artista riesce ad isolarsi da ogni elemento di disturbo e di contrasto, diventa  ” cosa unica” con quanto va riproducendo perché l’ ARTE è Cosa Mentale!..e l’ unione mistica ed illuminante di questi indicatori, assolutamente illuminanti, determinano i vari stadi di stratificazione della concentrazione intellettiva e ripiegamento interiore.

In una piatta, orizzontale, società,banale e conformista, fatta di cloni, copie e consumismo sfrenato, scevra di primaria valori, di quantità a discapito della qualità.. l’ Artista diventa un forte punto di riferimento che riafferma con convinzione l’ Essenza della Natura Umana con un distacco riflessivo, pacato ed autentico, scuotendo gli animi da aridità mentale, denunciando l’ assenza di valori etici e morali e con particolare rilievo al tema della violenza alle Donne.

” MAI PIÙ”  il grido unanime che attraverso il ” RICORDO”  l’ Artista evoca in modalità amplificata!

Richiamo al Decoro, alla Serietà, alla rivalutazione dei

Veri significati della Vita.. riflessione sui poteri dell’ Arte intesa come coscienza critica e controllo sociale, psicanalisi attitudinale e comportamentale di una Società in declino..

Cancogni pone l’ accento sull’ IO ed il monitor rieducativo dell’ individuo in balia di forze opposte altalenanti che deturpano, offendono la Dignità umana.

Il Messaggio è emerso come 

c oscienza critica, volontà di cambiamento, alimentato da coraggio e volontà.

L’ Opera ” MAI Più”  è emblema di denuncia sociale e il cambiamento sarà possibile solo mediante una costante azione collettiva.

Il progetto di Canc ogni è inteso e creato per sensibilizzare le Persone, producendo l’ effetto di presa di coscienza e partecipazione sociale e, come tale è stato ” raccolto”  dalla Regione Toscana, come patrimonio artistico del Consiglio Regionale a Firenze Palazzo Pegaso sede dell’ Assemblea legislativa dall’ 11 febbraio 2025.

Eco Sonoro e Visivo dell’ Umanità.

Elogio ad una ” stella” nel firmamento.

Serena Seri

Total
0
Shares
Previous Post
Siamo tutti eroi per un giorno

“Siamo tutti eroi per un giorno” una mostra presso FaseModus architettura. In occasione di MiArt a Milano, dal 4 al 6 aprile, le opere di 6 artisti contemporanei saranno esposte negli uffici dello studio d’architettura di Milano

Next Post
Eugenio Rattà

Eugenio Rattà: “Energy in the life” di Serena Seri.

Related Posts