“Venise Maria” dolce attesa per Mario Vespasiani e la sua Compagna di vita e Musa artistica Mara.

Mario Vespasiani
Mario Vespasiani

Sono rimasto colpito fin dal primo istante dal sodalizio artistico ,personale e passionale che coinvolge l’Artista Mario Vespasiani e la sua Musa Ispiratrice e compagna di vita Mara.

Ripropongo volentieri la domanda che gli feci qualche mese fa a proposito del suo primo incontro con Mara, pubblicando in esclusiva la foto della gravidanza e la notizia della futura nascita di Venise Maria che proprio oggi festeggia il “Primo mese”.

Quando hai incontrato Mara?

Ci siamo incontrati una ventina di anni fa, all’Istituto d’Arte di Fermo nelle Marche, un tempo in cui la scuola era un logo di sperimentazione ma anche di sogni, di studio e di voglia di emergere grazie al proprio talento.

Mara ha rappresentato vertice luminoso di quel percorso, che si è concluso nel migliore dei modi, conservando l’amicizia con tutti i compagni di scuola e la stima dei professori.

Fui subito colpito dalla sua caratteristica maggiore, la trasparenza, la capacità di far risaltare chiunque le sia di fianco, per via di quella generosità d’animo (e dalla sicurezza) che non trattiene per sé bellezza o emozioni, ma invita a scoprirle e a valorizzarle negli altri.

Come avete deciso di intraprendere il percorso artistico insieme?

Tutto è avvenuto in maniera naturale, possiamo dire che io sono cresciuto dipingendo e lei è stata sempre più la protagonista delle mie opere anche quando non appariva ritratta, anche quando il soggetto parlava di tutt’altro.

Perché il lavoro era frutto di scambi continui, di riflessioni e di considerazioni sulla vita quotidiana e dunque sull’arte.

Abbiamo avuto la fortuna di conoscerci presto, anzi di riconoscerci, perché credo che certe storie siano antiche.

Guidate dal cielo per raggiungere obiettivi o diffondere messaggi, sconosciuti perfino ai protagonisti.

Negli anni il rapporto si è evoluto in maniera armonica ma autonoma, ognuno con i suoi spazi e con i suoi tempi, lasciando all’altro la possibilità di riflettere senza condizionamenti, senza scavalcare quello steccato che è la libertà individuale.

E quando si percepisce questa fiducia, si vive il legame, artistico o sentimentale che sia, non come un guinzaglio, ma come una catapulta.

Siamo felici per voi e per il vostro nuovo e fantastico percorso di vita…

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