Valeriano Venneri, Critico d’Arte.

Valeriano Venneri
Valeriano Venneri

Storico dell’arte e docente universitario, vive e lavora ad Alicante, in Spagna, ma le sue origini sono pugliesi.

Molto legato alla tradizione artistica classica, si spende però, in maniera scelta, anche nei confronti dell’arte contemporanea, tra consenso e polemica.

Ama scuotere il pubblico e risvegliare le menti, la cultura viva e alligna l’arte ad una serie di altre peculiari discipline come gastronomia e moda.

Lasciamo come sempre che sia lui a raccontarsi meglio attraverso le risposte alla nostra intervista :

Il tuo primo contatto con l’arte?
Il mio primo contatto con l’ arte è a Venezia ,davanti alla Tempesta di Giorgione .

Sono stato letteralmente fulminato dal fulmine che squarcia in due la splendida ed enigmatica opera del Maestro Giorgione.

Mi piace molto ,in generale, delle opere d’arte e anche di questa l’ atmosfera, l’ ambiente che i grandi artisti
sapevano creare.

Che formazione hai avuto ?
La mia formazione accademica è una laurea in Storia e Storia dell’ Arte e in master in Gestione e
Conservazione dei Beni Archeologici ,Artistici.

Quella che mi sembra più importante è la passione per studiare le opere e capire gli artisti sul campo, dialogando con l’ opera o con le opere si capiscono gli artisti.

Quando hai capito che l’arte sarebbe diventata da passione a professione?
Beh direi subito dopo la laurea, volevo fare qualcosa che non mi pesasse, al contrario, a cui avrei potuto
contribuire in qualche modo .

Come scegli i progetti o gli artisti da seguire?
In base ad un gusto estetico. Per me l’ arte, è sottolineo per me, l’ arte deve essere equilibrio , armonia e
questo si può trovare in vari artisti o correnti artistiche


Un aneddoto che ricordi con il sorriso ?
Ricordo con sorriso quando ho visto, da studente universitario a Roma, un gruppo di giapponesi
commuoversi davanti alla Pietà di Michelangelo. Lori non hanno nessun tipo di coinvolgimento storico o
religioso ma solo estetico-artistico. Vorrei che ,tutti ci spendessimo, per il contenuto, la sostanza e meno
per il vuoto.

Se potessi incontrare un artista del passato , chi e cosa gli chiederesti?
Andrea Mantegna e gli chiederei e mi complimenterei con la Camera Picta o Stanza degli Sposi che lui
esegue a Mantova nel Palazzo Ducale.

Gli chiederei a lui e ,non solo a lui, che scendessero a illuminare il
panorama contemporaneo che io considero un poco fiacco.

Quanto conta la comunicazione ?
È molto importante, direi fondamentale. Attenzione quando tutto è comunicazione potrebbe nascondere
un inganno artistico. Se volto alla comprensione , al dipanare dubbi o domande la comunicazione è
fondamentale

Oggi consiglieresti l’acquisto di un emergente come investimento?
Certo , io stesso compro opere d’arte di artisti emergenti. Bisogna investire e incoraggiare gli artisti
talentuosi contemporanei

Che differenza c’è, nella percezione dell’arte tra Italia e estero?
In Italia credo che siamo “ imprigionati” in una sorta di figurativismo perenne, all’ estero noto che debbano
ricorrere più ai concetti, ora mi chiedo siamo sicuri che non ci sia intellettualismo nel figurativo? Io credo di
sì, molto di più che nel concettualismo.

Cos’è per te l’arte?
L’ arte per me è godimento estetico e tranquillità d’ animo.
Mi commuove, mi emoziona è la mia passione.

Per proporre arte bisogna averla studiata?
Ti aiuta in qualche modo, però l’ intuizione il talento possono aiutare e anche il confronto con altre
discipline come la poesia, la gastronomia, arricchiscono la visione e la percezione

Cosa chiedi ad un Gallerista ?
Chiedo serietà e professionalità che in termini artistici si traduce in qualità. Negli ultimi anni il panorama è
un tantino carente in merito.

Cosa pensi dell’editoria di settore ?
L’ editoria di settore in questo momento non mi convince molto. Molto dilettantismo noto. Per indole sono
fiducioso e ottimista

Ti spendi molto per sottolineare i grandi artisti del “bello classico” : cosa pensi dell’arte contemporanea?
Bella domanda e anche gradita.

Sono molto classico e mi spendo molto. Credo che la grande differenza sia
nel processo creativo, prima era molto più pensato e riflessivo, ora in alcuni casi è inesistente.

Tanti artisti
attuali sono incapaci di un processo creativo intellettuale e allora tirano secchiate di colore su una tela.


Quali doti fanno, a tuo personale avviso, di un artista contemporaneo un artista di talento?
L’ originalità nel proporre temi e tematiche già sperimentate.

C’ è un copia e incolla.

L’ originalità si acquisisce con talento e studio ,non improvvisando con superficialità.

Saresti capace di dire ad un artista che non è maturo per un affrontare un percorso artistico?
Certo. Agendo in questo modo potrei aiutarlo a maturare.

Manca molto il rapporto e il dialogo tra l’artista e il curatore o la curatrice.

C’è un approccio contemporaneo che ami particolarmente?
Rispondo in maniera un poco provocatoria: tutto ciò che non esalti e contempli tanto il concettualismo.

Cosa pensi dell’importanza della cultura nel rapporto col mondo artistico?
È fondamentale vitale, credo che in Italia si possa fare molto di più. Il petrolio italiano attuale sarebbe la
Cultura eccellente che può e dovrebbe sfoggiare.

L’ ultimo ministro per la Cultura e per i Beni artistici e archeologici risponde al nome di Michelangelo.

Quali sono le situazioni che ritieni “fuori luogo” , attualmente, nel panorama artistico internazionale e non?
• L’ Arte è un mondo variegato e con molteplici sfumature, fuori luogo per me sono l’ improvvisazione e il qualunquismo artistico.

Mi oppongo fermamente all’ espressione tutto è arte.
• Oppure cominciamo a distinguere tra Arte con la A maiuscola e arte con la a minuscola o pseudoarte

Meglio collaborare o portare avanti un discorso autonomo?
Collaborare tra artisti e curatori , tra discipline Arte, Moda , non arroccarsi, aprirsi. Il confronto tra
professionalità e competenze intelligenti, per me , è indispensabile ed anche auspicabile. Io organizzo
esposizioni dove oltre all’ aspetto artistico , si mettono in risalto altre discipline come teatro e opera lirica.
Organizzo cene di arte e gastronomia dove l’ aspetto culinario e artistico si fondono con la poesia.

Grazie per la piacevole chiacchierata

Maria Marchese

Io immagino Roma,nel giorno del suo compleanno 21 aprile, come l’ opera di Caravaggio, Narciso, conservata a Palazzo Corsini, di fronte alla Villa Farnesina.
Tu a cosa la paragoni?

Una città meravigliosa, unica.

Valeriano Venneri

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