Sandra Menoia e il suo Mondo astratto.

Sandra Menoia
Sandra Menoia

Classe 1965, studi classici e una laurea in Lettere Moderne.

Da sempre manifesta un forte interesse per le arti espressive e sin da giovane inizia ad avvicinarsi da autodidatta a tutto quello che riguarda l’arte pittorica.

Come da prassi per Art & Investments ,lasciamo che sia l’Artista a raccontarsi attraverso questa intervista:

Il tuo primo contatto con l’arte?

Il mio primo contatto con l’arte è avvenuto all’età di 15/16 anni…nella mia cameretta ho iniziato a dipingere olio su tela paesaggi, nature morte ( ho capito subito che queste non facevano per me, dovevo allontanare la tristezza, quindi…ricordo di averne fatta una e poi di averci ridipinto sopra)…non consideravo nemmeno l’arte astratta, adoravo l’impressionismo.

All’età dei 18 anni ho cominciato a frequentare gli ambienti culturali di Venezia cercando di vedere quante più mostre potevo…ad una mostra al museo Correr sugli impressionisti ho ancora in mente quanto tempo ho passato guardando e riguardando ogni singola opera presente…Monet, Renoir, Manet, Cezanne, Van Gogh…e Degas…Ah…le ballerine di Degas, impazzivo guardandone le sfumature e i movimenti, spesso, impercettibili.

Ma non solo impressionismo…verso i 20 anni sempre a Venezia ero incuriosita dagli esponenti dell’arte “sovversiva” se così si può definire…mi coinvolgevano molto le opere di Emilio Vedova anche se mi disturbavano… un disturbo che mia ha portato, piano piano,  all’astratto…”a lasciar parlare il gesto”.

Quando hai capito che l’arte sarebbe diventata da passione a professione?

l’arte da passione a professione? Rimane sempre prima di tutto una passione anche se tre anni fa ho deciso di darle una nuova veste…

La tua prima opera?

La mia prima opera olio su tela, un paesaggio ,due alberi e una facciata di una chiesa…che tutt’ora adoro e trovo bellissima.. penso anche che sarebbe interessante reinterpretarla in versione astratta usando l’acrilico.

Per fare arte , bisogna averla studiata?

Non necessariamente, anche se conoscere i grandi movimenti culturali e artistici che si sono succeduti può  arricchire il bagaglio di un artista ed essere interessante.

Penso comunque che un’opera d’arte nasce da un’esigenza intima dell’artista…da una necessità di esprime gioia, dolore, euforia, delusione….stati d’animo…emozioni.

Come scegli cosa ritrarre ?

Ti risponderei che non scelgo….è prima di tutto un’esigenza fisica, uno stato d’animo che mi spinge a prendere una tela , a buttarle addosso i colori e ….vedere dove mi portano la spatola, le dita, la pastosità del colore…

E’ una forma di catarsi.

Un aneddoto che ricordi con il sorriso ?

Un aperitivo a casa mia dove ho parecchi miei quadri  e un conoscente che mi chiede informazioni su un’opera e a stento crede che l’abbia fatta io…a tutt’oggi sorrido quando ci penso…ah…ha acquistato un paio di miei quadri quella stessa sera…forse è stata questa situazione a farmi intravvedere una svolta della mia arte da passione a qualcosa di più.

Se potessi incontrare un artista del passato , chi e cosa gli chiederesti?

Hopper , trovo il suo modo di esprimere la una parte più intima, geniale…usa la luce come strumento terapeutico è magistrale la sua capacità di mandare in confusione chi guarda una sua opera….io ogni volta che osservo una sua opera mi chiedo cosa, chi sto guardando??

…e alla fine vedo me stessa dentro ogni dettaglio ogni frammento ogni colore…

Cosa chiederei?

Sarei curiosa di sapere come fa a parlare all’animo umano di qualunque età, genere, estrazione sociale…attraverso le forme geometriche e inquadrature cinematografiche che mette dentro ogni sua opera, come si può essere così poetici usando tanta precisione…

Cosa ti consiglieresti se ti incontrassi a 18 anni?

Credi nelle tue idee..continua a sognare..sii fiera di quello che sei e fa in modo di diventare quello che vuoi

Quanto conta per te la comunicazione ?

Fondamentale sempre…se buona comunicazione, ancora meglio.

Provengo dalla PNL e so cosa comporta  comunicare in un modo piuttosto che in un altro, siamo venditori di noi stessi anche se non ce ne accorgiamo quasi mai …anche la pittura è una grande forma di comunicazione…non potrei farne a meno.

Che differenza c’è, nella percezione dell’arte tra Italia e estero?

Forse all’estero c’è più interesse per l’arte soprattutto per quella contemporanea…maggiore curiosità ..c’è più fame di scoprire il mondo di un’artista e di investire nelle sue opere…forse qui in Italia l’arte è ancora troppo legata ai vecchi canoni.

Cos’è per te l’arte?

Fisicità, materia, anima, colore, disperazione, estasi, catarsi.

Cosa ti aspetti da un curatore ?
Da un curatore cosa mi aspetto…bella domanda…forse il mio alter ego artistico…?

Sicuramente che abbia una comunicazione efficace per far arrivare la bellezza delle mie opere , che sia in grado di suscitare l’interesse e la voglia di acquistare un mio quadro….insomma che sappia dove promuovere la mia arte.


Cosa chiedi ad un Gallerista ?

Darò una risposta banale…che venda le mie opere nella sua galleria …che creda nella mia arte e ne faccia aumentare la quotazione…. 

Quanto contano per te la luce e il colore?
Tantissimo…Sono parte di me…fanno parte della mia vita…di ogni mia spatolata, di ogni mio graffio e carezza in ogni mia opera.

Grazie Sandra per questa piacevole chiacchierata

Alessio Musella

Intervista in collaborazione con Fondazione Mazzoleni e Arteonline20

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