Salerno: “P R Ó S Ô P O N  2 0 3 0” Opening 10 marzo 2023, h 10.00 – Pinacoteca Provinciale.

P R Ó S Ô P O N  2 0 3 0
P R Ó S Ô P O N  2 0 3 0

La Mostra arriva a Salerno da Londra dove è stata presentata in occasione della London Art Week 2022, La mostra PRÓSÔPON 2030 dell’artista italiano Manuel Scrima, prodotta da BIMED )Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo) in partnership con l’Istituto Italiano di Cultura in Londra interpreta attraverso la fotografia quanto viene richiesto al contesto globale in ambito al documento ONU 2030 che rappresenta con forza l’esigenza di strutturare azioni tali da salvaguardare l’ambiente per il bene e il futuro dell’umanità.

Prendendo spunto, dunque, dagli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, e dal Documento programmatico (2030) che l’Istituzione ha adottato come piattaforma per il proprio impegno in favore del contesto globale per il decennio 2020-2030, BIMED ha affidato a Manuel Scrima l’ambizioso compito di incontrare e fotografare 2030 ragazzi e ragazze delle Generazione Z (dalla primaria alla secondaria di 2° grado) e di interrogarli sui propri desideri e sulle proprie aspettative per il futuro, in previsione, appunto, del loro divenire.

Il frutto di questo lavoro è documentato nella mostra PRÓSÔPON 2030, a cura di Chiara Canali su progetto di Andrea Iovino, in cui lo sguardo acuto e preciso di Manuel Scrima ha scandagliato e fissato in fotografia gli occhi, i volti e i desideri di questi 2030 giovani.

Il titolo del progetto deriva dal termine greco Prósôpon, etimologicamente composto dalla combinazione di due parole Pròs (di fronte) e Òpsis (allo sguardo). Prósôpon ha dato origine alla parola italiana Persona, che allude alla presenza fisica, psichica ed emozionale di un individuo quando è destinatario dello sguardo e dell’attenzione di qualcun altro, in questo caso prima del fotografo e poi dello spettatore.

Il percorso espositivo installato negli spazi della Pinacoteca Provinciale di Salerno si suddivide in tre sale: nella project room la Sala degli Occhi presenta un video in slow motion focalizzato sul close up degli occhi di 2030 ragazzi che impercettibilmente si aprono e si chiudono. Gli occhi sono qui soggetto estetico, in quanto ci lasciano percepire la notevole varietà e molteplicità di forme, colori e tagli dell’umanità, ma essendo anche la parte più espressiva del volto, sono oggetto di percezione etica che  rimanda ai sogni, alle intenzioni e alle fantasie di una nuova generazione che si proietta verso il futuro.

 “Sono occhi di giovani che guardano verso il futuro, verso il loro futuro, aspirando per il loro divenire, ma che, nello specifico della mostra sono occhi che ci guardano e ci riguardano perché sono gli occhi dei nostri figli, gli occhi di quanti potranno vedere un futuro che, auspichiamo, possa accoglierli nel modo migliore” sintetizza Maurizio Spaccazocchi nel suo intervento critico.

La Sala 2030 introduce otto stendardi di grandi dimensioni, in acetato trasparente, su cui sono stati stampati, in una sequenza senza soluzione di continuità, 2000 volti che non tradiscono alcun segno volitivo: sono sguardi spontanei, non ammaestrati dagli adulti, a volte ingenui, a volte maliziosi, a volte bisognosi di affetto, a volte carichi di rispetto, manifesti della varietà di Persone che li abitano.

Manuel Scrima ha poi selezionato 30 volti più espressivi che presenta all’interno di una installazione scultorea che sorregge altrettante fotografie stampate su lastre di plexiglass trasparente. L’osservazione completa dell’opera si compirà nel momento in cui la fisionomia del singolo volto si (con)fonderà con quella del successivo fino ad arrivare a una sovrapposizione totale dei ritratti. Lo sguardo non sarà più dato dal singolo volto individuale ma dall’insieme dei volti delle Persone, così come è plurimo e complesso il quadro che compone la Umanità.

In quest’opera ritorna la cifra stilistica dell’autore basata su una fotografia del dettaglio, dove la composizione e la simmetria non è dettata dalla duplicazione, sovrapposizione e specularità dei ritratti ma dalla associazione maniacale di corrispondenze formali ed equilibri estetici dei volti stessi.

Infine, la Sala dei Desideri presenta una serie dei 2030 volti di ragazzi, stampati su carta e applicati a mano libera e in modo casuale sulle pareti attraverso il gesto ripetitivo dell’artista. Questa teoria scomposta ci mostra volti onirici, che immaginano e fantasticano a occhi chiusi i propri sogni e desideri per un futuro possibile e realizzabile.

I 2030 desideri sono stati poi trascritti dai ragazzi su dei pezzi di stoffa e sono esposti in mostra all’interno di una teca. Si tratta di desideri che a volte auspicano un bene comune per l’umanità e prefigurano i 17 obiettivi dell’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile (ad esempio “un mondo senza povertà”, “un mondo ecologico”, “diminuzione dell’inquinamento”, “la pace in tutto il mondo”, “un’istruzione di qualità” ecc…), altre volte si tratta di bisogni più personali (come avere un lavoro sicuro, diventare famosi, guadagnare tanti soldi e avere successo).

Come afferma Andrea Iovino, presidente di BIMED: “Le nuove generazioni restano il trait d’union attorno cui si dovrà sviluppare la nostra azione istituzionale ed è per questo che le scuole potranno continuare a sperimentare strategie pedagogiche sempre più qualificate che, però, dovranno dare spazio agli enti locali perché possano contribuire a determinare nelle nuove generazioni consapevolezza e impegno. Il 2030 è a un passo da noi, si prevedono cambiamenti radicali e i più qualificati e autorevoli osservatori internazionali ritengono che i prossimi anni segneranno il tempo più rivoluzionario della storia dell’uomo”.

E ancora: “Il cambiamento ha bisogno di azioni esemplari e di teorie ben costruite”.

Tutti i volti dei giovani presenti in Prósôpon 2030 sono stati fotografati da Manuel Scrima in contesti educativo-formativi organizzati da BIMED come nel caso del progetto Staffetta di scrittura per la cittadinanza e la legalità, negli anni scolastici 2018-2019 e 2019-2020 e 2021 oppure durante attività formative nelle classi di ogni ordine scolastico. Questa attenzione nei confronti degli occhi, dei volti e delle personalità dei giovani studenti è anche alla base delle attenzioni che BIMED ha sviluppato, già da molti anni, nei confronti di una visione psico-pedagogica ed educativa interconnessa al valore delle nuove generazioni.

BIOGRAFIA dell’artista: MANUEL SCRIMA

Manuel Scrima è un artista e fotografo/regista nato a Cremona da padre arbëreshë e madre belga che fin dagli esordi ha lavorato su più continenti. Nel suo lavoro sono sempre riconoscibili ispirazioni classiche e neoclassiche, parte della sua educazione visiva, che spesso ama rapportare a culture distanti ed esotiche.
Nel 2006 inizia il suo periodo Africano (Afrika Awakes la sua mostra più celebre ha girato gallerie e musei con 10 repliche tra Francia, Inghilterra, Irlanda, Finlandia, Italia e Kenya). Le sue immagini restituiscono dignità e bellezza a un continente distorto dai racconti dei media e per questo vengono sostenute da realtà internazionali come: UNESCO, Medici senza Frontiere, Care International. In particolare nel luglio del 2009 espone al Ramoma, Museo d’Arte Moderna di Nairobi.

Nel 2010 l’UNESCO lo sceglie come artista per una personale a Parigi che celebra la cultura del Kenya.  Sempre nel 2010 alcune sue foto più rappresentative sono esposte ad Art Basel Miami.

In quegli anni torna a vivere a Milano e decide di mettersi alla prova con la fotografia di moda e comunicazione. Collabora con molti brand tra i quali: Levi’s, Iceberg, Gucci, Les Hommes, Yamamay, Carlo Pignatelli, Romeo Gigli, Silvian Heach, Lancetti, IKEA, Malloni.

Nel 2010 inizia la sua avventura asiatica e la collaborazione con l’artista e stilista Angelo Cruciani. Con lui realizza diversi progetti a cavallo tra Arte, Comunicazione e Moda, (i.e. Made in China, She’s Not A Man).

Nel 2012 la sua mostra AfreakA, curata da Alessandro Turci, fa parte del Festival Fotografico Italiano. Sue sono le immagini delle recenti performance e flash mob sull’amore promosse da Angelo Cruciani (2014-2020) e diverse opere fotografiche-pittoriche esposte in LOVVISM (2015).

Nel 2018 si dedica a fotografare artisti, in particolari giovani cantanti di successo. Nel 2019 esce il suo short film ICEBERG, un video musicale legato ad una breve storia ambientata in un immaginario sobborgo italiano. E’ il primo video italiano ad approdare sulla piattaforma World Star Hip Hop, bibbia della musica americana. Successivamente il film è premiato a Los Angeles e ad Atlanta.
Sempre nel 2019 arriva anche un premio alla regia a Milano per il fashion film WHOMAN e il premio Alfa alla fotografia ad Aci Reale per la sua carriera.

Nel 2020 Manuel Scrima realizza la mostra personale DISEMBODY, a cura di Chiara Canali, presso la galleria Fabbrica Eos Milano e nel 2021 è selezionato, assieme a 95 fotografi, per far parte di uno dei volumi della collana  Master di Fotografia Nikon School, edito da Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport.

INFO:

Bimed

Tel: 089/2964302

info@bimed.net

www.bimed.net

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