Mary Cassatt, impressionismo al femminile.

Mary Cassatt
Mary Cassatt

Pittrice statunitense, Mary Stevenson Cassatt nasce a Allengheny City (Pittsburg) nel 1844.
Di famiglia benestante trascorre la sua infanzia in Europa, salvo poi rientrare negli Stati Uniti nel 1855.
Sogno della donna è diventare artista, ma le sue ambizioni sono fortemente contrastate dal padre.
A sedici anni si iscrive alla Pennsylvania Accademy of the fine arts, in completa solitudine gira in seguito l’Europa, fino a trasferirsi a Parigi; nella capitale francese  mette piede nell’atelier di Choplin.


Diviene allieva di Thomas Couture e Jean-Léon Gérôme, pittori accademici che le trasferiscono non solo basi tecniche ma anche l’aspettativa di esporre al Salon.
L’incontro con Degas modifica il corso della sua formazione artistica.
Mary racconta di avere visto per la prima volta un’opera del pittore esposta nella vetrina di una galleria: “ Stavo con il muso schiacciato contro la vetrina, cercando di assorbire quanto potevo della sua arte. Ha cambiato la mia vita”.


Affascinato dalla personalità e dallo stile della giovane ne diviene guida.
È Degas a presentarle il gruppo di pittori impressionisti.
La nuova condizione in cui viene a trovarsi le è favorevole, considerati i rifiuti subiti in varie occasioni dalla giuria del Salon.
Rivela ad Achille Segard suo biografo: “Potevo lavorare con assoluta indipendenza senza considerare l’opinione di una giuria. Avevo già capito chi erano i miei veri maestri. Ammiravo Monet, Courbet e Degas. Io odiavo l’arte convenzionale. Ho cominciato a vivere”.


Non si ferma alla sola pittura; fondamentale è la partecipazione al giornale “Le jour et la nuit” fondato da Degas, Pissarro e Bracquemond.
Il progetto rivista non si concretizza, ma quest’occasione permette alla giovane di scoprire l’incisione, tecnica che assume un ruolo importante nella crescita del suo stile.
Oltre alla componente grafica, ad arricchirne l’opera è lo studio dell’arte giapponese.
Nel 1890 l’ Ecole de Beaux Art organizza una mostra dedicata a quest’ultima.
Mary viene travolta da opere di pittori, disegnatori e incisori come Kitagava Utamaro e  Katsushika Hakasai.
Da questo momento il suo stile si tramuta in una commistione tra la lezione di Degas e le stampe giapponesi.
Ne sono esempi acqueforti come “Il bagno” e tele come “Gita in barca”.
È presente una sorta di contraddizione relativa al suo percorso personale relazionato all’oggetto delle  sue opera: seppur vive tutta la vita da nubile e priva di figli, tema centrale della sua arte è la maternità.


La pittrice immortala donne e bambini, in particolare madri e figli, catturando con estrema sensibilità e delicatezza ogni sguardo e gesto intercorrente tra loro.
Nel 1891 il gallerista Paul Durand- Ruel le dedica una personale .
Verso la fine del secolo la produzione della Cassatt si interrompe quasi definitivamente e, a partire dal 1911,  gravi problemi alla vista le impediscono di lavorare.
Mary si spegne in Francia nel 1926 all’età di ottantadue anni.
Icona dell’indipendenza femminile in campo artistico, giocò un ruolo primario nella diffusione dell’impressionismo negli Stati Uniti.

Mara Cozzoli

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