Marielle Stella: l’arte in bilico tra teoria e pratica…

Marielle Stella
Marielle Stella

Sono molte e diverse le strade che portano verso l’universo arte, alcune passano dalle accademie, altre dai sogni, altre da creatività inespresse, dal design, ma soprattutto da idee…

Conosciamo meglio Marielle Stella, e la sua interpretazione dell’arte applicata….

Il tuo primo contatto con l’arte?

Mia madre ha una grande passione per la sartoria per cui sono  cresciuta tra stoffe, forbice, carta da modello, fili e aghi quella è la prima forme d’arte che ho conosciuto,.

Invece con mio padre ho imparato a conoscere i vari materiali quali ad esempio il legno e tutto ciò che occorre per li restauro di una casa.

Ero la sua aiutante oggi i ruoli si sono invertiti, e lui che aiuta me con non poche polemiche.

Poi all’età di 7/8 anni con la mia amica abbiamo iniziato a prendere delle lezioni di disegno e questo mi ha fatto capire che l’Arte avrebbe sempre fatto parte di me.

Quando hai capito che l’arte sarebbe diventata da passione a professione?

Avendo sempre avuto una grande manualità ho sempre vissuto l’arte anche     come una professione.

La tua prima opera?

Le mie prime opere risalgono al periodo in cui  riproducevo “copie d’anciènne”, una tradizione Centuripina che risale alla seconda metà del IV secolo a.C.

Per fare arte , bisogna averla studiata?

E’ fondamentale avere passione e talento ma senza lo studio non si riesce a realizzare le proprie idee.

La teoria e la pratica devono integrarsi tra di loro.

Non si smette mai di studiare e di fare ricerche perché ogni progetto ha le sue peculiarità.

Come scegli cosa ritrarre ?

Essendo una persona eclettica spazio in varie forme d’Arte per cui non esiste un oggetto specifico che mi colpisce ma un insieme di particolari che man mano prendono corpo fino ad arrivare al progetto finale.

Ho progettato,  ideato e realizzato le mie ultime opere d’arte coinvolgendo altri artisti e chiedendo anche la collaborazione di grandi multinazionali del Made in Italy  come ad’esempio la Piquadro SPA e il Cappellificio Cervo Biella  1897 creando cosi un connubio tra Arte Musiva, Arte Pittorica e l’Alta Moda.

Un aneddoto che ricordi con il sorriso ?

Ricordo che da piccola era affascinata dagli oggetti e della loro funzionalità per cui spesso  di nascosto smontavo le sveglie e le radio, munita di giravite, per capire il loro meccanismo. In particolare ricordo che la prima volta che ho smontato una sveglia  la molla che era all’interno mi è finita sul viso e tutt’ora ricordo il dolore; ma ancora di più ricordo  la meraviglia di mio padre nel constatare che non funzionavano più perché li rimontavano senza alcuni pezzi.

Passione che mi ha portata a diventare quella che sono oggi.

Se potessi incontrare un artista del passato , chi e cosa gli chiederesti?    

Un ‘artista che mi piacerebbe incontrare è Marina Abramovic definita come la “nonna della performance art” in quanto nel suo lavoro esplora la relazione tra l’artista e il pubblico oltre che il contrasto tra il limite del corpo e le possibilità della mente.

Gli chiederei cosa la spinta a mettere in pratica  tali performance.

Se incontrassi te stesso a 18 anni cosa ti consiglieresti ?

Mi consiglierei di mettere al primo posto le mie passione invece che rincorrere un sogno d’Amore.

Quanto conta la comunicazione ?

La comunicazione è fondamentale ci permette di interagire con gli altri e
di confrontarci per una crescita interiore.

Che differenza c’è, nella percezione dell’arte tra Italia e estero?

All’estero in molti casi l’artista viene valorizzato e aiutato anche economicamente dallo stato mentre in Italia  ciò non avviene e spesso

sono costretti ad emigrare pur di vivere dalle proprie passioni.

Cos’è per te l’arte?

L’arte è un mezzo per esprimere ciò che si prova e ciò che si desidera comunicare generando negli altri stupore e emozioni.

Cosa ti aspetti da un curatore ?

Che  creda nelle mie capacità e che abbia cura dei miei interessi permettendomi di progredire senza nulla lasciare al caso.

Cosa chiedi ad un Gallerista ?

Chiedo di occuparsi della vendita e di far conoscere le mie opere d’arte esaltandone la loro peculiarità e spiegando il grande lavoro di ricerca e approfondimento che sta dietro ogni opera d’arte.

Quanto contano per te la luce e il colore?

È importante perché attraverso la luce e il colore si possono esaltare alcuni parte invece che altre.

È proprio attraverso il colore che si può definire il carattere e la personalità dell’artista.

Grazie per il tuo tempo

Alessio Musella

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