L’arte fotografica di Antonello Ferrara lascia al fruitore la facoltà di navigare volutamente in una propria direzione recettiva, animando la percezione del reale-irreale.

I modelli di fotografia di Antonello Ferrara sono intrisi di una sensibilità visiva che porta ad una delicata deriva poetica.
La sua esigenza di esprimersi attraverso le immagini arriva da lontano:
nella sua famiglia si è sempre avuto una grande attenzione per l’arte in genere, pittura, musica e fotografia.
E’ da sempre stato sempre a contatto della creatività.
Suo nonno materno, dipingeva ritratti “sulle teste dei chiodi”, gli zii, sua madre e sua sorella dipingevano.
Aveva 10 anni, quando gli venne chiesto, in occasione della prima comunione, cosa avrebbe voluto ricevere come regalo.
La scelta era tra la bicicletta o la macchina fotografica.
Inutile dire che scelse la seconda, per lui era sinonimo di creatività fin da subito.
Nessuno gli insegnò ad utilizzarla.
La macchina in questione era una Agfa Pocket, quindi niente di creativo se paragonato ai mezzi a disposizione oggi per chi voglia avvicinarsi al mondo della fotografia.
Con il senno di poi Antonello riguardando oggi i suoi scatti di allora si rende conto che aveva un buon occhio, indispensabile per fare la differenza, quando la tecnica è alla portata di tutti .
Il suo voler prendere la sua strada , e vivere le sue esperienze senza dover per forza rimanere nella confort zone della famiglia lo portò a dedicarsi da prima a calcio e poi successivamente ad entrare in Marina Militare che gli permise di trovare una sua indipendenza economica fin dai 17 anni , queste scelte inevitabilmente gli fecero riporre la macchina fotografica nel cassetto per ben 33 anni.
Inevitabilmente avendo scelto di lavorare in mare, quest’ultimo è diventato fonte di ispirazione e soggetto di molti suoi lavori. Per lui è importante raccontare il rapporto tra uomo e mare, come lo si vive.
Man mano che aumenta la sua consapevolezza nelle abilità fotografiche conosce altri maestri e nuovi artisti.
Il primo che lo ha aiutato a comprendere che le sue visioni interiori potevano diventare fotografie è stato l’autore cecoslovacco : Miroslav Tichy.
Ma anche il mondo della pittura che da sempre anima il suo cuore lo ha portato a interagire inconsapevolmente con un pittore Britannico che non conosceva :Turner .
I suoi scatti ricordavano le sue tele e quando un’ amica glielo ha fatto notare ,l’artista è divenuto un punto di riferimento per Antonello Ferrara.
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