Nel 2016 Banksy realizza nel campo profughi di Calais un murales che rappresenta Steve Jobs nei panni di un profugo, con un sacco in spalla e un vecchio Macintosh in mano.
Non tutti sanno che il padre biologico di Jobs è un migrante siriano , Abdulfattah John Jandali, rifugiato negli Stati Uniti. Steve Jobs , infatti ,venne adottato in tenera età da una coppia di armeni-americani.
Le opere di Banksy , teoricamente, nascono come sfida all’establishment, il grido di battaglia di chi non ha voce per difendere i propri diritti su questioni che riguardano la politica, l’etica e la cultura.
Le sue opere dovrebbero colpire al cuore l’ipocrisia di un sistema capitalistico che punisce chi infrange le regole, quelle scritte dai potenti affinché nulla cambi.
Paolo Arte Muse