Da radici ancestrali appare e si afferma il concretamento di una figura, che serba le fattezze di una perfezione fisica, nella quale vengono indovate le doti del vincente.
Essa vuole esprimere la forza, la resistenza, un dignitoso orgoglio…
Alla “porta” di Franco Farina bussano e il ricordo, legato ad essa e agli studi intrapresi al Ginnasio, e altresì un cipiglio di diniego, poiché questa significanza viene attribuita esclusivamente all’individuo maschile.
L’autore di Ostuni, allora, alluna, da suoli che preservano la memoria storica della propria provenienza, spazi dolci e, nel contempo, decisi, che rivedono quel pregresso, assolvendolo dal legame con l’ideale maschile, per liberare invece l’attualità di un’energia femminea.
Nasce allora, nell’immaginario dell’artista di Ostuni, “LA DISCOBOLA” : essa bacia la sua sensibilità e la sua mente come pensiero subitaneo, corteggiando e seducendo il suo temperamento artistico. Questo ludico castigo si dirime, via via, addentro la personalità dell’ autore sinché, appunto, ne eleva il lineamenti.
Il nobile letto blu accoglie e permea questo atto plastico, divenendo quasi nunzio di una resurrezione: Franco Farina infonde poi, nelle forme e negli equilibri, l’intensità necessaria per rialzarsi dalle lotte esistenziali.
Ne “solca” infatti la veste con turbamenti sensibili.
La rende depositaria anche dell’integrità per possedere il disco solare, la significanza quindi della vita, e la capacità di potere esprimere questi valori nella veridicità di una lungimirante terra conoscitiva.
Quel sole porterà indi con sé i fondamentali passi scanditi, faticosamente e sapientemente, da questa frugale e preziosa lettura umano/ scultorea, lumeggiando la speranza di un avvenire migliore.
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