Elisabeth Longhi, la materia prende vita…

Elisabeth Longhi
Elisabeth Longhi

Plasmare la materia, le mani creano volti , corpi, sguardi…che sembrano volersi muovere, aspettare il tocco di una bacchetta magica, per prendere vita…

Le opere di Elisabeth raccontano la magia della quotidianità….

A lei il piacere di raccontarsi:

Il tuo primo contatto con l’arte?

Non ho un ricordo del mio primo contatto con l’arte penso che l’arte sia tutta intorno a noi e pur avendo disegnato fin da piccola quando ho incontrato l’argilla è stato amore al primo tocco

Quando hai capito che l’arte sarebbe diventata da passione a professione?

L’arte non sarà mai solo una professione per me, l’arte è una passione che mi fa stare bene che tiene il mio cervello fuori dagli schemi e mi dà un modo di comunicare senza usare le parole

La tua prima opera?

La prima opera alla quale sono legata da un significato profondo è quella che mi rappresenta circondata dai miei tre figli nell’atto di donargli un mondo che tengo tra le mani

Per fare arte , bisogna averla studiata?

Studiare arte è un piacere e un grande arricchimento, dai grandi maestri puoi trarne degli insegnamenti e puoi esserne ispirata, trovo molto importante conoscere la storia e la tecnica.

Quando studi e qualcuno ti insegna è più facile non fare errori mentre quando impari da solo provi e riprovi ed impari dai tuoi errori ma alla fine nell’arte come in tutto conta il talento e la tenacia.

Cosa unisce i tuoi dipinti e la musica ?

La musica mi piace e accompagna i miei pensieri, la musica è arte e molti musicisti  sono anche pittori e scultori, una frase di Jimmy Page che ho fatto mia e quella che dice “Non mi occupo di tecnica….io mi occupo di emozioni

Come scegli cosa ritrarre ?

Non sempre scelgo cosa creare, le vicende che vivo, ciò che vedo e che sento mi portano a un’idea che rendo visibile

Un aneddoto che ricordi con il sorriso ?

La mia prima cottura raku la scoperta di una nuova tecnica, uno smalto che mi regala una sorpresa inaspettata perche in fondo tutto ciò che è nuovo e mi stupisce mi dona un sorriso

Se potessi incontrare un artista del passato , chi e cosa gli chiederesti?

Sono tanti gli artisti che mi piacerebbe incontrare penso però che sceglierei Michelangelo, è lo scultore che conosco meglio e le sue opere davvero ti provocano forti emozioni 

Per come l’ho conosciuto sui libri e come viene raccontata la sua storia e il suo carattere penso però sia meglio non chiedergli nulla

Se incontrassi te stesso a 18 anni cosa ti consiglieresti ?

 mi consiglierei di fare tutto quello che ho fatto, sono contenta della mia vita e di come sono

Quanto conta la comunicazione ?

La comunicazione è evoluzione e visto che io non sono una gran oratrice e la solitudine fa parte di me cerco di comunicare con la mia ceramica

Che differenza c’è, nella percezione dell’arte tra Italia e estero?

Penso che all’estero l’arte e gli artisti abbiano una maggiore considerazione. È una questione culturale

Cos’è per te l’arte?

L’arte è la bellezza del mondo che cerchiamo di esaltare con i nostri lavori

Cosa ti aspetti da un curatore ?

Io stessa sono stata curatrice di diverse mostre e mi aspetto che un curatore comprenda il messaggio dell’artista e sia in grado di esaltarlo creando armonia tra le opere esposte

Cosa chiedi ad un Gallerista ?

Ad un gallerista chiedo solo che ami e apprezzi i miei lavori.

Quanto contano per te la luce e il colore?

La luce crea ombre e  volume, esalta l’opera mentre  il colore da emozioni e attira lo sguardo

Grazie Eiisabeth, è stato un piacere conoscere la poetica dietro alle tue opere e il tuo percorso creativo e personale che ti ha portato verso l’arte.

Alessio Musella

Total
0
Shares
Previous Post
Gianluca Ciamei

Gianluca Ciamei: arte e creatività tra sogni e concretezza.

Next Post
Concetta Russo

Concetta Russo e le sue identità pittoriche…

Related Posts