“DONNA IN PENSIERO”
nasce tra il 1990 e il 1995.
resina,
58 x 51

Andrea Trisciuzzi coglie la mesta essenza di una tormentata anima che sosta, pensosa e raccolta, sul ciglio della strada e la porta con sé.
La ama discretamente addentro una pienezza plastica, che vivifica l’immagine di un bocciolo: le velate membra, però, anziché volgersi allo sbòccio rimangono avvinte all’essenza… per resa o per necessità di preservarla da amare e sterili labbra.
L’artista romano sembra altresì involverla addentro
la forma e la significanza di un materno grembo, cosicché le proprie mani possano accoglierla e custodirla.
Sorrade poi il volto, solcandolo con scolpite severità, che apparentemente stridono con la morbida e nutrita condizione estetica dell’opera: esse in realtà rammemorano all’osservatore il doloroso coinvolgimento che ne permea il senso.
Con “DONNA IN PENSIERO” , Andrea Trisciuzzi rivolge un rispettoso pensiero scultoreo alla verità, che vede coinvolto il clochard, rivelando oltre che indiscusse capacità artistiche una grande sensibilità.
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