Ama il ritratto e l’autoritratto.
Come nuovo metodo di linguaggio visivo ha scelto la fotografia concettuale.
Ama quel dettaglio che spesso è invisibile a chi sfiora le immagini, senza voler andare oltre
La semplicità di un gesto o un’espressione stimolano un’idea ,un emozione da catturare attraverso l obbiettivo
Conosciamola meglio attraverso le sue risposte alle nostre domande :



Il tuo primo contatto con l’arte?
Il primo contatto con l’ arte è stato a scuola, purtroppo non ero simpatica alla prof.ssa di ed. artistica, aveva un atteggiamento scontroso verso di me e questo mi ha fatto allontanare dall’arte per molto tempo, ahimè.
Il tuo primo contatto con la fotografia ?
Il primo contatto con la fotografia risale a quando da piccola sfogliavo l’ album di famiglia con mia nonna.
Guardavamo foto del secolo scorso e lei mi raccontava gli aneddoti e le storie collegate a quelle immagini per me magiche.



Quando hai capito che l’arte sarebbe diventata da passione a professione?
Purtroppo la fotografia non è la mia professione ufficiale, anche se l’ impegno che le dedico è equiparabile a quello di un professionista.
La tua prima opera?
Posso considerare la mia prima opera una foto di strada scattata a Firenze con la quale ho vinto un concorso fotografico di un festival in Calabria.
Per fare arte , bisogna averla studiata?
Assolutamente sì, l’ arte va studiata, letta, guardata, capita.
Come scegli cosa ritrarre ?
La mia scelta ha sempre una spinta empatica. mi avvicino e fotografo ciò che mi emoziona, che mi trasmette intensità.
Un Aneddoto che ricordi con il sorriso ?
Ogni volta che parlo di fotografia in pubblico, sono talmente emozionata che parlo senza sosta ,tutta quel emozionarmi mi fa sorridere sempre.



Che importanza dai alla tecnologia ?
La tecnologia ha molta importanza, ed è un’ arma a doppio taglio.
Non possiamo esimerci dal servircene,ma dobbiamo fare molta attenzione a non diventarne schiavi.
Se potessi incontrare un artista del passato , chi e cosa gli chiederesti?
Sicuramente gli artisti delle Avanguardie, specialmente i surrealisti ai quali chiederei il processo creativo che li portava a realizzare opere così straordinarie.

Se incontrassi te stessa a 18 anni cosa ti consiglieresti ?
Mi direi di credere di più in me stessa!
Quanto conta la comunicazione ?
La comunicazione è fondamentale, comunicare è condividere. condividere è conoscere ed imparare.
Che differenza c’è, nella percezione dell’arte tra Italia e estero?
Purtroppo in Italia, culla della cultura, l’arte non viene valorizzata, apprezzata, insegnata quanto merita.
All’estero il valore della bellezza artistica è riconosciuta molto di più.
Essere artistici in Italia è un atto di coraggio.



Cos’è per te l’arte?
L’arte per me è salvezza, la fotografia è cura.
Quando la fotografia diventa arte?
La fotografia diventa arte quando le si dedica attenzione e impegno.

Quanto contano per te la luce e il colore?
La luce e il colore e la loro relativa assenza parlano, esprimono ciò che abbiamo dentro… come nella vita, fatta di luci ombre, momenti colorati e altri bianchi e neri ma sempre importanti.
Grazie Barbara per la piacevole chiacchierata