Le armonie architettoniche di Marta Mez

Marta Mez
Marta Mez

Marta Mez riesce a raccontare i luoghi attraverso una scelta meticolosa delle facciate dei palazzi da ritrarre…

La sua è una pittura molto intensa che riproduce elementi architettonici, ma donando loro un’anima che regala un emozione sempre diversa negli occhi di chi guarda, osserva, e cerca di riconoscere le città dalle quali l’Artista Polacca ha rapito le immagini per farle divenire quadri…

Per la capacità di raccontare l’anima dei luoghi alcune sue tavole ricordano Edward Hopper.

Conosciamola meglio attraverso le risposte alle nostre domande:

Il tuo primo contatto con l’arte?

Il primo vero contatto è stato durante il liceo artistico, quando finalmente ho iniziato a studiare  storia dell’arte e ho iniziato a frequentare le mostre. Prima non mi rendevo completamente conto di quanta bellezza c’è intorno a noi.

Quando hai capito che l’arte sarebbe diventata da passione a professione?

Quando ho scelto di frequentare l’Accademia sapevo già perfettamente che avrei voluto fare la  pittrice di professione. Sognavo di poter vivere facendo quello che amo, e sono davvero felice perchè il mio sogno si sta avverando.

La tua prima opera?

Se considero come un’opera il mio primo dipinto olio su tela, allora l’ho dipinta a 15 anni. Frequentavo il primo anno di pittura al liceo. Però quel quadro era un disastro completo, allora preferisco rispondere che è stata il primo quadro che ho venduto, durante la prima esposizione degli studenti.

Avevo 16 anni.

Per fare arte bisogna averla studiata?

No, ma sicuramente aiuta. Soprattutto con le tecniche, che non si possono imparare completamente da soli. I professori esistono per un motivo!

Solo un bravo professore può insegnarti nel modo giusto la base del disegno e le varie tecniche pittoriche. Io sono stata fortunata, ho avuto ottimi insegnanti nel mio percorso da studente.

Come scegli cosa ritrarre ?

Essendo appassionata di architettura, mi basta guardarmi intorno e poi scegliere i soggetti che mi colpiscono maggiormente.

Non solo per la forma, ma anche per i colori, i riflessi, le ombre.

E’ un gioco semplice e complicato, un po’ come tornare bambini e stupirsi di ogni cosa come se la vedessi per la prima volta.

Un aneddoto che ricordi con il sorriso ?

Non ricordo un aneddoto in particolare, ma ricordo situazioni e periodi nella mia vita.

Momenti speciali che mi hanno fatto emozionare e sorridere in modo speciale.

Mi piacciono le persone e mi lego profondamente a chi mi fa stare bene e a quelli che mi danno lo stesso amore che io do a loro.

Diciamo che sorrido spesso e alla fine mi piace il presente, non mi servono i ricordi.

Se potessi incontrare un artista del passato , chi sarebbe e cosa gli chiederesti?

Domanda difficile, ci sono troppi artisti che mi piacciono in tutte le epoche per sceglierne uno in particolare.

E poi gli artisti hanno bisogno di concentrazione, non vorrei disturbarlo con le mie domande.

Se incontrassi te stessa a 18 anni cosa ti consiglieresti ?

Di fare attenzione e di non fidarsi troppo di certe persone che la me stessa di 18 anni incontrerà crescendo.

E di continuare a dipingere con tutta la passione.

Quanto conta la comunicazione ?

La comunicazione è importante.

Senza comunicazione nessuno conoscerebbe Marta Mez, per esempio. E poi anche la pittura, come tutte le arti, soprattutto una forma di comunicazione e di emozione. 

Che differenza c’è nella percezione dell’arte tra Italia e estero?

In questo momento non saprei dirlo, è da molto tempo che non parlo con i miei amici artisti che vivono in altri Paesi. Non so se hanno le stesse difficoltà e le stesse opportunità che ho io.

Sicuramente mi piacerebbe che gli artisti, in Italia, fossero più protetti e che il loro lavoro fosse più rispettato. Invece siamo considerati ancora come freelancer. 

Cos’è per te l?arte?

Tutto. La vita.

Cosa ti aspetti da un curatore ?

Sincerità. 

Cosa chiedi ad un Gallerista ?

Di vendere i miei quadri, di essere onesto e di avere rispetto per me come artista. Perch? senza artisti le gallerie non esisterebbero.

Quanto contano per te la luce e il colore?

La luce e il colore, insieme alla forma, sono la base dei miei quadri.

Quindi direi che contano tanto.

Grazie per il tuo tempo Marta.

Alessio Musella

Total
0
Shares
Previous Post
Rino Rossi

Rino Rossi e l’IphoneArt

Next Post
UEMAE ISAO

“LUNAR 3” UEMAE ISAO a cura di Maria Marchese.

Related Posts