“UN-FAMILIAR” di Mauro Moriconi.

UN-FAMILIAR
UN-FAMILIAR

In un momento storico in cui il fenomeno gender è protagonista indiscusso il Digital Artist Moriconi decide di raccontare  le varie sfaccettature attraverso le quali si esprime la famiglia contemporanea.

La famiglia, valore e assetto fondante della società italiana, che ha rinnovato vigore e straordinaria capacità di adattamento e rimodulazione in questo terzo millenio.
UN-FAMILIAR riesce  a cogliere l’intimità quotidiana della famiglia, decontestualizzata dai consueti luoghi domestici dove sovente viene rappresentata.

I legami raccontati attraverso gli scatti di Mauro Moriconi sono autentici e non ricostruiti per il set fotografico.

Sullo sfondo maestose, decadenti e talvolta inquietanti dimore  che le famiglie si sono lasciate alle spalle  per conquistare una dimensione en plein air, a contatto con una natura pascolianamente accogliente e vivificante.

Momenti di vita quotidiana, con la spontaneità e le contraddizioni che li caratterizzano.

Chiari sono i riferimenti ad opere come le Déjeuner sur l’herbe di Manet e ai dipinti del realismo francese.
L’artista presenta varie modalità dello stare assieme, al di là degli stereotipi e delle certezze comuni.

È il caso delle due amiche, colte quasi in un momento di estasi compita.

Oppure delle tre donne che, nella circolarità e nella sintonia dei loro sguardi, richiamano la Visitazione del Pontormo, pittore caro all’artista lucchese.

Il ritratto delle gemelle raccontano l’affascinante quanto perturbante tema del doppio, eco evidente delle Due Frida dell’artista messicana Frida Kahlo.


Fra i nuclei familiari più strutturati spicca la famiglia arcobaleno, simmetrica ma al contempo diversa rispetto alla famiglia tradizionale o a quella interculturale.

Il lutto rappresentato dall’immagine dell’anziana vedova che, come una sorta di parca rassegnata e immutabile, lavora a maglia annodando i fili di un passato che è ormai solo un ricordo.

La solitudine, voluta o subita, della donna col vestito a fiori, tenace ed emancipata Madonna contemporanea che, cingendo con lo sguardo i propri figli, difende il proprio ruolo di donna e di madre, giungendo così a completare con la sua presenza un paesaggio agreste in cui la natura mitiga lo sfacelo della decadenza.


La solitudine è presente anche nel ritratto della transessuale Regina, figura austera, misteriosa e al contempo fragile, vestita, in pieno giorno, con un abito da sera rosso, la figura spicca al centro di una natura ordinata e desolata, rivendicando il diritto ad una fisicità scelta, mostrata con grazia e discrezione.

Se nel secolo scorso André Gide gridava provocatoriamente dalle pagine delle sue Nourritures terrestresVi odio famiglie!”, Moriconi qui sembra lanciare un grido altrettanto provocatorio, ma di segno opposto: “Vi amo famiglie!”.

Il suo obbiettivo  include le immagini senza giudizio, invitando lo spettatore a porre  l’attenzione su i complessi mutamenti della nostra società.

Note tecniche e non…
Le sperimentazioni artistiche che affiancano le nove fotografie su alluminio della serie UN-FAMILIAR hanno permesso a Mauro Moriconi di scavare e addentrarsi ulteriormente nell’universo familiare. L’uso della Polaroid non è casuale. Informale, estremamente popolare, il medium istantaneo desta sempre stupore e meraviglia e consente di sondare l’imprevedibile, dunque l’ un-familiar, ovvero il tratto distintivo che si cela dietro ogni nucleo familiare.

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