Mostra “Contro – Corrente” – dal 17 maggio al 19 giugno 2024 – della Fondazione Donà dalle  Rose e dell’Associazione Contre-Courant presso la sede della Fondazione Léopold Senghor a Dakar.

Fondazione Donà dalle  Rose
Fondazione Donà dalle  Rose

La Fondazione Donà dalle Rose, italiana, e l’Associazione Contre-Courant, senegalese, e tutti gli artisti che hanno partecipato in questi mesi al progetto “Contro”  – Corrente, allestito nella sede storica della Fondazione del Primo Presidente della Repubblica del Senegal, il grande scrittore Leopold Senghor, nonostante la delusione del rinvio dell’attesissima 15° Biennale di Dak’art e, di conseguenza, Dak’art off, hanno deciso realizzare il ​​progetto ed inaugurare la Mostra al pubblico il 17 maggio alle ore 17:00  alla presenza di tutti gli artisti e curatori.

In particolare, l’Ambasciata finlandese, per quanto riguarda la partecipazione dell’artista Hannou Palosuo e l’Ambasciata americana, per quanto riguarda l’artista Gregory de la Haba, hanno programmato un talk personale solo su invito personale.

La Fondazione Moleskine ha fornito 20 taccuini all’artista Rosa Mundi per un’installazione dedicata alla memoria e ai temi cari all’intellettuale Senghor. Rosa Mundi e Laura Mega, artiste presenti alla mostra “Contro – Corrente”, fanno parte della collezione della Fondazione Moleskine che ha esposto nella prestigiosa sala della Pinacoteca Ambrosiana di Milano. Mentre la società Yobaleitaly si è messa a disposizione degli artisti della Mostra “Contro – Corrente “per cofinanziare parte del trasporto delle opere dall’Italia al Senegal.

Molti artisti senegalesi, italiani e finlandesi che espongono nella mostra hanno già partecipato attivamente alla recente edizione 2023 di Partcours, facendo una residenza di due settimane presso la Loman Gallery di Dakar.

Gli artisti Carlo Condarelli e Alice Valenti seguiranno le classi delle scuole primarie della Fondazione durante il loro laboratorio per introdurle alla musica e al colore, secondo i principi del Katanga Sound.

Molti artisti metteranno in scena performance e laboratori sia nella sede della Fondazione Senghor che nell’isola di Ngor, Mara Diop, Djiby Ly, Carlo Condarelli, Sarita Marchesi, Laura Mega e Rosa Mundi, Abderrahmane Ngaide, Silvia Scaringella, Alice Valenti.

Gli artisti che espongono a Contro-Corrente non provengono solo dal Senegal ma più parti del mondo e sono:

Nebojsa BEZANIC (Serbia), Alex BURDEN (Regno Unito), Alex CAMINITI (Italia), Alioune DIOUF (Senegal), Tony D’AMICO (Regno Unito), Gregory de la HABA (Stati Uniti), Ernest DÜKÜ (Costa d’Avorio), Uemon IKEDA (Giappone), Laura MEGA (Italia), ROSA MUNDI (Italia), N’DORAH (Camerun), Abderrahmane NGAIDE (Senegal), Hannu PALOSUO (Finlandia), Silvia SCARINGELLA (Italia), Momar SECK (Senegal) , Alice VALENTI (Italia), Vassilis VASSILIADES (Cipro), WERSEK (Senegal), Associazione CONTRO CORRENTE (Senegal), Carlo CONDARELLI (Italia), Mara DIOP (Senegal), Gaby BA (Senegal), Djiby LY (Senegal) ), Sarita MARCHESI VAN DER MEER (Italia/Olanda), Abderrahmane NGAIDE (Senegal).

La mostra è curata da Sarita Marchesi van der Meer Diop, Chiara Modica Donà dalle Rose e Massimo Scaringella.

La curatrice Sarita Marchesi van der Merr Diop dichiara infine ”l’importanza di garantire e mantenere la storia del passato preservando luoghi che personificano l’identità di un luogo come la Fondazione Senghor perché “Il concetto di negritudine non è solo un concetto letterario e movimento ideologico guidato da scrittori e intellettuali neri di lingua francese provenienti dalle colonie francesi in Africa e nei Caraibi negli anni ’30, ma una realtà presente e pulsante.

Il movimento è caratterizzato dal suo rifiuto della colonizzazione europea e del suo ruolo nella diaspora africana, dal suo orgoglio per l’essere nero e dai valori e dalla cultura tradizionali africani, mescolati con una corrente sotterranea di ideali marxisti.

Négritude nasce da un’esperienza condivisa di discriminazione e oppressione e dal tentativo di dissipare gli stereotipi e creare una nuova coscienza nera”.

La curatrice Chiara Modìca Donà dalle  Rose spiega le ragioni del titolo “CONTRO CORRENTE”, ovvero andare al meglio contro corrente “essere consapevoli della propria identità, della propria storia e delle proprie scelte”, ecco cosa “gli artisti, consapevolmente e inconsciamente, andando contro un andamento convenzionale del tempo in cui vivono, spesso riescono ad anticipare gli eventi, diventando così dei veri e propri campanelli d’allarme con lungimiranza.

Ma la forza e le radici di questo talento trovano la loro fonte nel saper interrogare e conservare la memoria del passato, rielaborarla e mantenerla sempre vicina alla ricerca artistica socio-antropologica. In questa mostra – noi curatori – abbiamo cercato di rifondare uno spazio fisico, allo stesso tempo concettuale, capace di riunire artisti senegalesi e non, provenienti da tutto il mondo, dall’Europa, dal Giappone, dal Regno Unito. dal Camerun, sulla base di argomenti chiave della filosofia di Senghor, per affrontare il problema della massiccia immigrazione di giovani senegalesi e africani nel continente europeo.

Non è stato facile introdurre il tema dell’immigrazione di massa e dei rischi nascosti nel perdurare della falsa chimera di un’Europa che vorrebbe poter accogliere le persone e la dignità di ognuno ma che non sempre raggiunge il suo obiettivo. Spesso, la gioia del sogno di un futuro migliore si sostituisce alla disperazione sulle coste europee, scontrandosi con gli scogli di un confine che credevamo aperto.

L’Europa e le sue coste italiane rappresentano, per la maggior parte, un continente funzionalmente impreparato a sostenere il problema dei confini europei e a gestire un fenomeno di immigrazione suicida di massa. Artisti provenienti da tutto il mondo si riuniscono all’interno della Fondazione Senghor grazie alla Fondazione Donà dalle Rose e all’Associazione Contre Curante per lanciare un movimento chiamato “Movimento Simbiotico” di dialogo artistico tra il Senegal, l’Africa e il mondo intero. “Visual Territories” è una visione concettuale e filosofica per costruire vere e proprie cinture di mani fraterne.

La mostra declina, in diverse prospettive, il valore della dignità umana al di là di ogni razza, lingua, religione e colore della pelle, offrendo e promuovendo lavoro in Senegal e negli altri Paesi africani coinvolti nell’immigrazione di massa, contando soprattutto sulla memoria e sul grande lavoro compiuto dagli uomini del passato, la storia del Senegal, attraverso la valorizzazione della coscienza del movimento intellettuale letterario denominato “Negritudine”.

L’arte crea ponti, va oltre i confini fisici e Senghor lo ha ben dimostrato nella sua vita e in quella della sua famiglia, ricca di successi e di buone pratiche di pace e di dialogo tra i popoli” dichiara la curatrice Chiara Modìca Donà dalle Rose che aggiunge che questa mostra anticipa la prossima edizione del BIAS 2025 (www.bias.institue) dal titolo “Isola d’Arte” prevista per il 2025 in Italia, Cipro, Camerun e Senegal ed altri, fortemente voluta dalla Fondazione Donà dalle Rose e dall’Associazione Contre courant,” con la quale decliniamo il valore dell’artista ben al di là del passaporto e del linguaggio di riferimento di ciascun artista, guardiamo piuttosto al principio di Vassili Kandinsky che è “vale a dire lo spirituale nell’arte al posto di una classificazione geo-nazionalista”.

Massimo Scaringella lo ha ribattezzato “Risveglio visivo”, precisando che “nelle condizioni di globalizzazione, modernizzazione e urbanizzazione, tutti i Paesi del mondo stanno vivendo quella che potremmo definire una forte crisi di transizione sociale legata alla forte compressione dell’immigrazione verso nuovi territori e una nuova struttura economica. Allo stesso tempo, la riorganizzazione del territorio avviene a velocità esponenziale in un clima incessante di cambiamenti radicali dove il desiderio di modernità si accompagna a un inevitabile sentimento di precarietà e insicurezza.

Questo processo di ridefinizione del paesaggio ha talvolta portato gli uomini a ritornare ai fondamenti spirituali costruiti da antichi sistemi di pensiero filosofico e su cui l’umanità ha a lungo fatto affidamento per la propria sopravvivenza.

Ma altre volte ciò ha portato a sperimentare nuove soluzioni di integrazione e inclusione sociale e territoriale con risultati non sempre di facile interpretazione. Gli artisti si inseriscono in questi conflitti con la loro visione premonitrice, ricordandoci dove andare o dove non andare. Sia con l’approccio dell’intima memoria personale o della storia collettiva, sia con un visionario artificialmente futuristico e surrealista al di fuori di ogni controllo esercitato dalla ragione e al di fuori di ogni preoccupazione estetica.

Ma non c’è dubbio che la memoria del presente, la più attuale in ognuno di noi, richiede artificio e creatività con una contemplazione stupita di un processo di metamorfosi, in cui una visione si trasforma in un’altra. Elemento transitorio del “Risveglio visivo” che in questa mostra accompagna le opere degli artisti presenti seguendo un percorso indicato dalle allegorie che scandiscono il percorso della storia. Le opere scelte per questa esperienza visiva delineano già un viaggio culturale avventuroso e sorprendente, in cui l’accostamento di punti di vista a volte radicalmente diversi, tra tecniche e linguaggi a volte simili e a volte distanti, riesce a svelare l’intrigo di un multi-des voce della storia, offrendoci in parte una rilettura trasversale della realtà in cui siamo immersi.

L’arte è un miracolo della vita che richiede un lavoro continuo da parte dell’artista. E questi artisti, con le loro opere, hanno svolto parte del compito, quello della perpetua ricerca del “se”.

Sedi: Sede storica della Fondazione Léopold Sédar Senghor, in Rue Hachamiyou Tall & René Ndiaye, BP 2035 | MH85+2JP | Dakar +221 33 849 14 14

Orari: 9:30 – 15:30 dal lunedì al venerdì dal 17 maggio al 19 giugno 2024

Informazione :

press@fondazionedonadallerose.org

controcorrentedakar@gmail.com

www.fondazionedonadallerose.org

Object : Exposition « Contro – Corrente » – du 17 mai au 19 juin 2024 – de la Fondazione Donà dalle Rose e l’Association Contre-Courant dans le siège de la Fondation Léopold Senghor a Dakar du 17 mai au 19 juin 2024 en Rue Hachamiyou Tall & René Ndiaye.

La Fondation Donà dalle Rose, italienne, et l’Association Contre-Courant, sénégalaise, et tous les artistes qui ont participé pendant les dernières mois au projet appelé « Contro – Corrente » pour alestir le siège historique de la Fondation du Premier Président de la République du Sénégal, le grand écrivain Senghor, malgré la déception d’apprendre que le tant attendu la 15°Biennale Dak’art et, par conséquent, Dak’art off ont été rapportées à novembre 2024, ont également décidé de poursuivre le projet et d’ouvrir l’exposition qui aura lieu avec le vernissage du le 17 mai à 17 :00 heures à la présence de tous les artistes et curateurs. Notamment l’ambassade finlandaise et américaine ont prévu une réception pour l’exposition tandis qu’il aura la participation d’un artiste de leur Pays.

La Moleskine Foundation a fourni 20 cahiers à l’artiste Rosa Mundi pour une installation dédiée à la mémoire et aux thèmes chers à l’intellectuel Senghor. Rosa Mundi et Laura Mega, artistes présentes à l’exposition « Contro – Corrente », sont dans la collection de la Fondazione Moleskine qui ont été récemment exposées  dans le prestigieuse sale de la Pinacothèque Ambrosienne de Milan. Tandis que la société Yobaleitaly s’est mise à la disposition des artistes du Contro – Corrente pour cofinancer une partie des transports d’œuvres de l’Italie au Sénégal.

Les artistes exposent en Contro-Corrente viennent du Sénegal mais aussi de tout le monde, ils sont :

Nebojsa BEZANIC (Serbie), Alex BURDEN (Royaume – Uni) , Alex CAMINITI (Italie), Alioune DIOUF (Sénégal),Tony D’AMICO ( Royaume – Uni), Gregory de la HABA (Etats Unis), Ernest DÜKÜ ( Côte d’Ivoire) , Uemon IKEDA (Japon), Laura MEGA (Italie), ROSA MUNDI (Italie), N’DORAH (Camerun), Abderrahmane NGAIDE (Sénégal), Hannu PALOSUO (Finlande), Silvia SCARINGELLA (Italie), Momar SECK (Senegal), Alice VALENTI (Italie),Vassilis VASSILIADES (Cypre),WERSEK (Sénégal), Association CONTRO CORRENTE (Senegal), Carlo CONDARELLI (Italie), Mara DIOP (Senegal), Gaby BA (Senegal), Djiby LY (Senegal), Sarita MARCHESI VAN DER MEER (Italie/Nederlands), Abderrahmane NGAIDE (Senegal).

L’exposition est éditée par Sarita Marchesi van der Meer Diop, Chiara Modìca Donà dalle Rose et Massimo Scaringella. 

Scaringella l’a renommé « L’éveil visuel », en précisent que « dans les conditions de mondialisation, de modernisation et d’urbanisation, tous les pays du monde connaissent ce que l’on pourrait appeler une forte crise de transition sociale liée à la forte compression de l’immigration vers de nouveaux territoires et une nouvelle structure économique. Dans le même temps, la réorganisation du territoire se déroule à une vitesse exponentielle dans un climat incessant de changements radicaux où le désir de modernité s’accompagne d’un inévitable sentiment de précarité et d’insécurité.

Ce processus de redéfinition du paysage a conduit parfois les hommes à revenir aux fondements spirituels construits par les anciens systèmes de pensée philosophique et sur lesquels l’humanité a longtemps compté pour sa survie. Mais d’autres fois, cela a conduit à expérimenter de nouvelles solutions d’intégration et d’inclusion sociale et territoriale avec des résultats qui ne sont pas toujours faciles à interpréter. Dans ces conflits, les artistes s’insèrent avec leur vision prémonitoire en nous rappelant où aller ou où ne pas aller.

Tant avec l’approche de la mémoire personnelle intime ou de l’histoire collective, qu’avec un visionnaire artificiellement futuriste et surréaliste en dehors de tout contrôle exercé par la raison et en dehors de toute préoccupation esthétique. Mais il ne fait aucun doute que la mémoire du présent, la plus actuelle en chacun de nous, requiert artifice et créativité avec une contemplation étonnée d’un processus de métamorphose, dans lequel une vision se transforme en une autre. 

Élément transitionnel des « L’éveil visuel » qui dans cette exposition accompagne les œuvres des artistes présents en suivant un chemin indiqué par les allégories qui jalonnent le chemin de l’histoire.

Les œuvres choisies pour cette expérience visuelle dessinent déjà un voyage culturel aventureux et surprenant, dans lequel la juxtaposition de points de vue parfois radicalement différents, entre techniques et langages tantôt similaires et tantôt lointains, parvient à démêler l’intrigue d’un multi -des voix d’histoire, nous proposant en partie une relecture transversale de la réalité dans laquelle nous sommes plongés. L’art est un miracle de la vie qui exige de l’artiste qu’il accomplisse un travail permanent. Et ces artistes, avec leurs œuvres, ont réalisé une partie de la tâche, celle de la recherche perpétuelle du « si ».

La curatrice Chiara Modìca Donà dalle Rose explique les raisons du titre «CONTRO CORRENTE », c’est-à-dire contre-courant au mieux encore « avoir conscience de son identité, de son histoire et de ses propres choix », voilà que « les artistes, consciemment et inconsciemment, en allant contre une courant conventionnel de l’époque dans laquelle ils vivent, parviennent souvent à anticiper les événements, devenant ainsi de véritables sonnettes d’alarme avec prévoyance.

Mais la force et les racines de ce talent trouvent leur source dans le fait de savoir interrogé et préserver la mémoire du passé, la retravailler et la garder toujours à proximité d’une recherche artistique socio-anthropologique.

Dans cette exposition – nous les curateurs – on a cherché de rétablir une espace physique, au même temps conceptuelle, capable de réunir soit des artistes sénégalais que d’autres part, venus du monde entier, d’Europe, du Japon, du Royaume-Uni, du Cameroun, à partir des arguments clés issu de la philosophie de Senghor, pour regarde tout droit en face le problème de l’immigration massive des jeunes Sénégalais et Africains vers le continent européen.

Il n’a pas été facile introduire le thème de l’immigration de masse et des risques qui se cachent dans la suite de la fausse chimère d’une Europe qui voudrait être capable d’accueillir les gens et la dignité de tout le monde mais qui n’arrive pas toujours dans son but. Souvent, la joie du rêve d’un avenir meilleur remplace le désespoir sur les côtes européennes, heurtant les rochers d’une frontière que l’on croyait ouverte.

L’Europe et ses côtes italiennes représentent, pour la plupart, un continent fonctionnellement non préparé à soutenir le problème des frontières européennes et à gérer un phénomène d’immigration suicidaire de masse.

Des artistes du monde entier se réunissent au sein de la Fondation Senghor grâce à la Fondation Donà dalle Rose et à l’Association Contre Courante pour lancer un mouvement dénommé « Mouvement Symbiotique du dialogue artistique entre le Sénégal, l’Afrique et le Monde entière. Territoires Visuels c’est une vision conceptuelle et philosophique pour construire des véritables ceintures des mains fraternelles .

L’exposition décline, dans diffèrent prospective, la valeur de la dignité humaine au-delà de toute race, langue, religion et couleur de peau en offrant et en promouvant le travail au Sénégal et dans d’autres pays africains impliqués dans l’immigration de masse, en appuyant surtout sur la mémoire et le grand travail fait par les hommes du passé, l’histoire du Sénégal, en passant par la valorisation de la conscience du mouvement intellectuel littéraire appelé « Négritude ». L’art crée des ponts, dépasse les frontières physiques et Senghor l’a bien démontré dans sa vie et celle de sa famille, pleine de réussites et de bonnes pratiques de paix et de dialogue entre les peuples » déclare la curatrice Chiara Modìca Donà dalle Rose qui adjoint que cette exposition anticipe la prochaine édition de la BIAS 2025 (www.bias.institue) du titre « Ile d’art » prévue pour le 2025 en Italie, à Chypre, au Cameroun et au Sénégal et d’autres part, fortement soutenue par la Fondation Donà dalle Rose et l’Association Contrecourant, « avec laquelle on décline la valeur des artiste bien au de là du passeport et de la lingue de références des chaque artiste, on regardant plutôt au principe de Vassili Kandinsky c’est-à-dire le spirituelle dans l’art à la place d’une classification géo-nationaliste».

En fin, la curatrice Sarita Marchesi van der Merr Diop déclare l’importance de garantir et maintenir l’histoire du passé tandis que les lieux qui personnifie l’identité d’un lieu comme la Fondazione Senghor parce que « Le concept de négritude n’est pas qu’un mouvement littéraire et idéologique dirigé par des écrivains et intellectuels noirs francophones des colonies françaises d’Afrique et des Caraïbes dans les années 1930, mais une réalité présente et pulsante. Le mouvement est marqué par son rejet de la colonisation européenne et son rôle dans la diaspora africaine, sa fierté de la noirceur et des valeurs et de la culture africaines traditionnelles, mélangées à un courant sous-jacent d’idéaux marxistes. Négritude est née d’une expérience partagée de discrimination et d’oppression et d’une tentative de dissiper les stéréotypes et de créer une nouvelle conscience noire. »

Lieux : Siège historique de la Fondation Léopold Sédar Senghor, en Rue Hachamiyou Tall & René Ndiaye, BP 2035 | MH85+2JP | Dakar +221 33 849 14 14

Heures : 9 :30 – 15:30 Lundi jusqu’à Vendredi du 17 May au 19 Juin 2024

Information :

press@fondazionedonadallerose.org

controcorrentedakar@gmail.com

www.fondazionedonadallerose.org

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