Mery Saporito il talento in punta di pennarello.

Mery Saporito
Mery Saporito

Mery Saporito, un tratto unico, inconfondibile, che l’ha trasformata in brevissimo tempo nell’illustratrice più ricercata , soprattutto dal mondo legato alla moda.

Ha la capacità in pochi secondi di ritrarre chi si trova di fronte regalando l’anima al disegno.

E pensare che molte delle pose riprodotte nei suoi disegni le prova direttamente lei allo specchio .

Conosciamo meglio Mery lasciando a lei il piacere di raccontarsi attraverso le risposte alle nostre domande:

Il tuo primo contatto con il disegno?

Dal primo momento in cui mi hanno regalato i pastelli da piccola, disegnavo sempre mia sorella e la prendevo come ispirazione.

Da quel giorno non ho mai smesso di disegnare.

Che studi hai fatto?

Ho studiato design del prodotto al liceo artistico a Bergamo e mi sono laureata in design della moda alla NABA a Milano.

Quando hai capito che l’arte sarebbe diventata da passione a professione?

Non l’ho ancora realizzato in realtà, non mi sembra vero che disegnare sia il mio lavoro e che ci sia così tanta richiesta per avere una delle mie illustrazioni.

Sicuramente i primi segnali sono arrivati quando Oscar de la Renta mi ha chiesto delle illustrazioni per i loro social ma ero ancora al liceo, e poi quando mi ha contattata Miu Miu, ero al primo anno di università.

La tua prima opera?

Non saprei se definirle opere, ma ne ho già diverse realizzate quando ero piccolissima, si intravede già il mio stile ma ora si è evoluto.

Come scegli cosa ritrarre?

Ho delle idee ben precise su chi mi piace ritrarre, sono per la maggior parte delle volte soggetti femminili, devono essere eleganti nei lineamenti e avere gusto per la moda.

Un aneddoto che ricordi con il sorriso?

E’ un po’ imbarazzante da raccontare, ma il mio primo disegno che Valentino ha postato sui social, avevo scritto nell’illustrazione “Valenino”, mancava la “t”, ha fatto un po’ scalpore nei commenti, ma l’ho presa con il sorriso!

Se potessi incontrare un artista del passato, chi è che cosa gli chiederesti?

Coco Chanel.

Non è un’artista ma una stilista, ha creato opere d’arte sotto forma di abiti e ha rivoluzionato il concetto di femminilità, gli chiederei qualche consiglio per essere un po’ come lei.

Quanto conta la comunicazione?

Tantissimo.

Penso sia importante comunicare con la propria arte, fare arrivare le proprie idee e i propri sogni con i disegni.

Tuttavia per lavorare come artisti non serve solo sapere disegnare, ma anche saper vendere quello che si fa’ tramite la comunicazione, fare diventare l’arte un prodotto da desiderare, bisogna essere un po’ manager oltre che artisti.

Che differenza c’è nella percezione dell’arte tra Italia ed estero?

C’è molta differenza, sono contenta di vivere in Italia sotto questo aspetto perché abbiamo tanto di cui vantarci a livello artistico, abbiamo uno stile molto fine ed elegante.

C’è da dire però che in America un artista italiano è molto più apprezzato e stimato (e pagato!) rispetto qui in Italia.

Cos’è per te l’arte?

È sognare.

L’arte è la mia via d’uscita dalla realtà, quando disegno non penso a nulla, mi immergo completamente in quello che disegno e divento il personaggio delle mie illustrazioni.

Grazie per il tempo a noi dedicato

Ristorante Camilla Pietrasanta

Alessio Musella

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