Cosa significa Artista? Oggi davvero troppe persone abusano di questo termine…
Artista è chi pensa, crea, discute e mette in discussione…
Oggi sono poche le persone che vivono il loro essere creativi fuori da schemi predefiniti, indipendenti e fastidiosi per chi vuole standardizzare il pensiero…
Davide vive in un mondo che definirei surreale, non surrealista… nulla ha a che vedere con Dalì o Serafini…il suo surreale è un universo parallelo , Davide ha scelto di essere sè stesso, vive e lascia vivere, conosce, non ostenta, preferisce scegliere con chi interagire…e questo lo rende diverso e non gestibile, e per noi è un plus.
Intervistarlo è stato uno ( strano ) piacere…..
Buona lettura..

Il tuo primo contatto con l’arte?
Ho iniziato a dipingere ad olio l’ultimo anno di asilo, ho avuto subito l’attenzione della mia maestra a tre anni che ha capito che l’arte per me, la pittura in particolare era una maniera per interiorizzare e ed esprimermi fondamentale, ho sempre saputo che la pittura sarebbe stata per me fondamentale, citando Magritte” rende visibile l’ invisibile” Ma dipingo raramente solo su ordinazione, ho in mente dei progetti di quadri figurativi ad olio su tela, ma sono ispirati alla pittura di tradizione sia paesaggi che ritratti, ma di persone contemporanee.
Ma avrei bisogno di qualcuno che li finanzi. e ci vogliono parecchi soldi pe rtipingere con tecnica ad olio per come la sto immaginando.
Avendo partita I.V.A. io sono abituato a fare preventivi consultivi e fatture. non pago per esporre non mi interessa io voglio vendere e trovare chi sostiene la mia ricerca che include investimenti nella direzione della progettazione e di partner che sostengano alcune fasi della realizzazione, come fa’ Maurizio Cattelan o Vanessa Beecroft per intenderci, ma lo hanno sempre fatto tutti gli artisti di avere la propria scuola, per quello che il Perugino si incazzò non poco quando Raffaello fece lo sposalizio della vergine, lo aveva superato alla grande, o forse mi confondo di autori ?


Quando hai capito che l’arte sarebbe diventata da passione a professione?
Dopo i 5o anni, mi sono sentito abbastanza maturo per poter associare alla tecnica, un pensiero intellettuale maturo per poter immaginare illusoriamente di competere con i piu’ grandi tra autori, registi come Stanley Kubrick, Bernardo Bertolucci o Michelangelo Antonioni e agli scrittori come Adoux Huxley o George Orwell e Orson Welles, dei quali prendo ispirazione. Ma anche registi piu’ recenti come Pietro Marcello regista di Bella e Perduta o autori storici come William Blake o registi come Michael Fassbender o scrittori come George Gurdjieff. essendo io stato soprattutto artigiano solo negli ultimi anni sto approfondendo il mio rapporto con le nuove tecnologie, fotografia e computer, avendo dedicato la maggior parte della mia vita all‘apprendimento consapevole delle vecchie tecnologie, l’agricoltura, i metalli, le essenze dei legni, i cementi, le malte, la decorazione infatti io sono soprattutto maestro delle arti applicate, e autore solo segretamente.
Non amo particolarmente la parola artista.
Io come autore mi considero uno studioso ricercatore e sperimentatore, poco legato all’arte contmeporanea, sono un innovatore e uno sciamano, viaggio nel tempo. ecome avrebbe detto Carmelo Bene “siete morti!” lo siamo tutti gia’ morti.
La tua prima opera?
Se parliamo di opera adulta, il mio progetto Bayer’s studies & cover Incorporated” fatto nel 2004 una ricostruzione scala 1:1 di un campo di concentramento ,con sala operatoria, farmacia, museo d’archivio, interviste testi, relazione progettuale e testo di relazione della chiusura dell’opera.

Un anno di lavoro al quale hanno partecipato una trentina di collaboratori, ed circa 300 comparse presenti alla due performance di apertura e chiusura della mostra.
Il tema dell’esposizione era il coinvolgimento delle aziende farmaceutiche nella sperimentazione su cavie umane, e un atto di accusa all’arte di essere la copia eterna ma morta del reale.
La mia poetica si basa su delle cose condivisibili alla visione di Joseph Beuys.
Per fare arte , bisogna averla studiata?
Io credo che in generale lo studio sia fondamentale, che uno lo faccia da autodidatta o che studi in Universita io personalmente ho studiato arte per nove anni, e credo che sia molto utile studiare le tecniche della plastica, del disegno dal vero, la prospettiva, gli aspetti metodologici e propedeutici della progettazione , il disegno tecnico, avrei dovuto impegnarmi forse di piu’ nello studio.
Ma essendo l’erotismo un arte ho studiato volentieri anche gli organi genitali, molto interessanti quegli studi. In ogni caso per far volare un aereo bisogna studiare come l’arte per volare altrimenti non solo si precipita ma non si ha manco l’accesso ad un eventuale decollo, giustamente non si e’ nemmeno presi sul serio.


Cosa unisce i tuoi dipinti e la musica ?
Le arti in generale possono essere descritte con aggettivi interscambiabili, ed e’ molto affascinante tutto questo. perche’ si puo’ parlare di lirica e di filo letterario, o di prosa descrivendo la pittura, oppure di colore, di timbro o di tonalità descrivendo la musica, oppure di ritmo, sonorità, velocita descrivendo la pittura, per esempio, gli scrittori , i musicisti, i pittori, quelli immensi sanno benissimo che il mezzo tecnico è interscambiabile se c’e’ una grandissima sensibilità insieme si possono fare cose capaci di cambiare la percezione del mondo per sempre. il mondo non sara’ piu’ quello di prima. pensiamo all’urlo di Munch.
In mondo non sara’ mai piu’ lo stesso.
Parlavamo di musica ma non di strilli disperati scusate. Io ascolto piu’ musica possibile e mi ispiro ad essa. In questi giorni pensavo come facessero nella antichita’ senza la tecnica del suono.



Come scegli cosa ritrarre ?
Negli ultimi anni mi sono dedicato anche alla fotografia d’autore ,e lavorando nelle discoteche ho accesso alle nuove generazioni, che sono piuttosto interessanti dal punto di vista della potenziale analisi delle trasformazioni dei costumi nelle tendenze piu’ recenti, le generazioni fluide.
Avendo maggiori capitali potrei approfondire questa mia ricerca.
Applico le tecniche antiche del ritratto come incontro intimo e personale tra modello o modella con il fotografo-pittore per creare un dialogo che sia innanzitutto momento di crescita emotiva ed esperienziale, poi una esperimento trascendente e esoterico, piu’ raramente sessuale, del quale prodotto sono le immagini create, applico la tecnica di Stanislasky per provocare emozioni inconsuete nelle persone che ritraggo per cercare di fotografare questo non consueto, quindi astratto pur essendo reale.






Un aneddoto che ricordi con il sorriso ?
Una ragazza con la quale ho fatto l’amore non troppo tempo fa’ , giovanissima che e’ andata in ansia perche’ gli ho detto di pelare le patate, e non era capace. essendo un uomo selvaggio, ho fatto il marinaio e viaggiato anche a piedi e vissuto nelle foreste, sono preoccupato di questa generazioni completamente incapaci alla sopravvivenza negli elementi.
Non solo Ulisse e William Turder si fecero legare all’ albero per vedere il mondo e capirlo.
Se potessi incontrare un artista del passato , chi e cosa gli chiederesti?
Che numero avesse di scarpe e se russasse la notte, oltre tutto il resto tipo come faceva a svegliarsi in orario senza sveglia, e chi gli facesse i colori con i petali dei fiori o le coccinelle…
Se incontrassi te stesso a 18 anni cosa ti consiglieresti ?
Metti via almeno 5 euro al giorno in un salvadanaio la prossima volta apri un conto e non toccali mai. e bacia tutte le ragazze ogni lasciata e’ persa !! Come la giovinezza.

Quanto conta la comunicazione ?
Niente/tutto
Che differenza c’è, nella percezione dell’arte tra Italia e estero?
boh
Cos’è per te l’arte?
La scienza dello spirito, un atto anarchico rivoluzionario da meritare la pena di morte
Cosa ti aspetti da un curatore ?
Che creda sinceramente nella mia poetica, che mi faccia incontrare persone moralmente e tecnicamente a me superiori che nonostante tutto si innamorino della mia opera e della semiotica e che lascino che porti in tasca il coltello di Caravaggio.

Cosa chiedi ad un Gallerista ?
Di farmi diventare una persona migliore e diffondere questo mio miglioramento.
Quanto contano per te la luce e il colore?
Nella pittura. e nella fotografia sono tutto. Ma non solo innanzitutto nelle arti visive , nell’ interpretazione dei sogni . prima fu’ il sogno e poi venne creato l’universo, dove non c’e’ la luce c’e’ la morte, ma adesso devo andare la vita e’ cosi’ breve…
Come accennato nel cappello introduttivo di questa intervista, bella chiacchierata, a tratti surreale, ma quando parliamo di Davide Maria Tinelli il Reale è tutto da ri-discutere…
Se questa intervista vi ha incuriosito, ma qualcosa non vi torna, clikkate sul link sotto riportato… e , parafrasando Dante: “lasciate ogne speranza, voi ch’intrate“
Alessio Musella
