Kateryna Zarkova, “EKA” e la Musica…

Kateryna Zarkova
eka

Musica e arte spesso si intrecciano, in fondo la Musica è una forma d’arte…

Abbiamo incontrato Eka,( Kateryna Zarkova ) Musicista e cantante, che porta con se la passione per la sua terra e la sua cultura, da quindici anni compone, si esibisce e insegna in Italia.

Per conoscerla meglio lasciamo che sia lei a raccontarsi attraverso le risposte alle nostre domande :

Il tuo primo incontro con la musica ?

Il mio primo incontro con il mondo musicale è stato quando la mia madre mi ha portato nella scuola di musica, avevo 6 anni .

Mi voleva far studiare il pianoforte ma in quel momento purtroppo non c’erano i maestri disponibili e mi hanno proposto studiare il violino.

Così 3 anni di seguito suonavo quello strumento che però non mi dava la soddisfazione.

Così quasi decisa di abbandonare la musica mi proposero di provare la Bandura- e quando vidi una ragazza suonare quel magico strumento e cantare come una sirena mi innamorai!

Quando hai scelto il tuo strumento per esibirti?

Io credo che lo strumento abbia scelto me, come ho detto prima me ne innamorai da quando l’ho visto per la prima volta!

E poi mi piaceva il fatto che fosse uno strumento strano, particolare, che in pochi sapevano suonare!

Ma la coscienza del significato di quello strumento l’ho capito dopo le vicende storiche e politiche del 2014 nel mio paese. 

Quante ore dedichi al giorno alla musica ?

Quando ero studentessa ovviamente si suonava 4-5 ore al giorno.. adesso quando mi preparo per un concerto oppure studio le canzoni nuove mi impegno di più del solito. 

Quanto è importante la musica per raccontare una cultura ?

La musica è fondamentale per la vita e soprattutto per la cultura di un popolo!

La musica racchiude dentro di sé l’anima, lo spirito, la storia di una nazione.

Può raccontare le tristezze e le gioie, può trasmettere un sentimento oppure motivare un popolo per un movimento, la musica ha il grande potere di unire le persone e far cambiare le coscienze!

Quando hai capito che sarebbe stata parte integrante della tua vita la musica?

Mi piaceva da sempre!

Da piccola già cantavo davanti ai parenti durante le feste…quando studiavo sognavo già calcare i grandi palchi, man mano che crescevo e diventavo più esperta e sicura di me non ho mai immaginato la mia vita senza la musica!

La musica ormai entrata dentro le vene, è diventata una parte di me cosciente ed incosciente come il respiro!

Un aneddoto che ricordi con il sorriso?

Mi fà ridere spesso il fatto quando la gente non conoscendo il mio strumento bandura mi chiedono : ” Cos’è la balalaika?

Ed ii sempre con un certo orgoglio e ironia gli rispondo : ” la balalaika ha 3 corde di cui 2 sono uguali, la bandura ha 64 corde e sono tutte diverse)”

La bandura, tra l’altro, è anche 3 volte più grande…

So che insegni anche, chi sono i tuoi studenti ?

Prima insegnavo il canto all’accademia di musica moderna “Lizard” ed avevo gli studenti di varie età, dai bambini alle persone anziane.

Dopo il covid ed il fatto che tante persone avevano paura di fare le lezioni ho perso diversi allievi e ho lasciato soltanto la didattica in modo privato.

Ho anche delle bambine ucraine alle quali insegno la bandura. 

Ma con l’arrivo della guerra sono andata per un mese e mezzo alla frontiera per aiutare il mio popolo insieme alla Misericordia e ho perso altri allievi perché i bambini vanno sempre seguiti…adesso ne ho pochissimi allievi e vorrei dedicarmi di più per attività concertistica. 

Quanto è difficile “miscelare” la tradizione Ucraina con la musica classica o pop?

Secondo me non c’è nulla di difficile quando fai le cose con passione!

La musica è come la cucina- se hai la passione ti viene la fantasia di “aggiungere la salsa giusta nel momento giusto ” .

Nella musica ormai hanno inventato tutto!

Rimane soltanto miscelare ed sperimentare .

La mia missione è far conoscere la cultura ucraina attraverso la musica e se a qualcuno le sonorità tradizionali possono sembrare troppo esotiche, arriva il momento giusto per sperimentare e unire il ritmo moderno oppure le armonie più conosciute per far avvicinare il pubblico a questo strumento.

Quanto conta la comunicazione?

La comunicazione è molto importante soprattutto in questi tempi!

E comunicare attraverso la musica arriva molto più in profondità rispetto a tante parole! Arriva dentro al cuore, alla coscienza!

Che rapporto hai con il tuo pubblico?

Io adoro il mio pubblico!

Adoro quando la gente mi ascolta con l’attenzione e partecipa a quello che io comunico !

In quel momento tutto diventa magia, uno scambio di energia!

Io trasmetto al pubblico, il pubblico riceve e ti restituisce e tu poi restituisci a loro ancora di più!

Cos’è per te la musica ?

È la colonna sonora della mia vita…

Se potessi andare indietro nel tempo, con quale artista di piacerebbe interagire e perchè?

Ho avuto l’onore di conoscere l’anno scorso e cantare la celebre “Hallelujah ” con Andrea Bocelli.

È stata una grande emozione quando il maestro mi ha apprezzato e ha fatto i complimenti ! Lui ha anche suonato un pò il mio strumento e mi piacerebbe moltissimo poter collaborare con lui, magari facendo un concerto di beneficenza per l’Ucraina dato che la sua fondazione ABF aiuta i bisognosi, magari raccogliendo i soldi per ricostruire qualche scuola distrutta dalla guerra oppure comprando gli strumenti musicali per I bambini …

Grazie per il tempo a noi dedicato Kateryna e per la piacevole chiacchierata

Alessio Musella

Total
0
Shares
Previous Post
Sandra Menoia

“Laguna” della pittrice Sandra Menoia.

Next Post
Miguel Angel Acosta Lara

Miguel Angel Acosta Lara e il suo mondo onirico digitale.

Related Posts