Giorgio Chinea Canale: Curatore, Gallerista e Artista Concettuale.

Giorgio Chinea Canale
Giorgio Chinea Canale

Raramente ci troviamo davanti ad un Personaggio così eclettico, scrive, consiglia, espone e crea, ma lasciamo proprio a Giorgio Chinea Canale il compito di raccontarsi attraverso le risposte alle nostre domande:

Primo contatto con l’arte?

Ho sempre amato l’Arte.

Cresci con l’Arte dentro.

Ma nel mio caso l’Arte è anche una questione di famiglia..

Soprattutto di natura estetica.

Sono cresciuto con mia mamma e mia nonna, due splendide ragazze Glamour che mi hanno educato al bello soprattutto attraverso un arte ben precisa, la settima: Il grande Cinema!

Quello di una volta…

Quando hai deciso di occuparti di arte ?

E’ stata una vera e propria chiamata.

Al Liceo da giovane le poche ore di Storia dell’Arte a settimana erano tutto per me.

Di li in poi senza ombra di dubbio, l’università: DAMS a Padova prima e pratiche curatoriali a Milano poi..

Anni meravigliosi il mio cuore è ancora lì!

Ma ho una novità in anteprima.

Ho ripreso, gli studi (la spinta me l’ha data il Covid) per terminare la Laurea Magistrale (gli ultimi due anni) in storia dell’Arte a Ca’ Foscari a Venezia.

Qualche esame e divento Storico dell’Arte…

Cos’è per te l’arte ?

L’arte è tutto il bello della vita.

E’ “il leggero”

Senza ombra di dubbio..

E’ balsamo per l’anima e gli occhi da tutto ciò che invece la vita ci dona di brutto…

Oggi più che mai!

L’uomo senza l’arte non vive. ma non credo che nemmeno sopravviva..

La storia lo insegna..

Come scegli gli artisti da trattare?

Il mio primo step lavorativo post lauream, furono proprio le pratiche curatoriali.

Io lavorativamente parlando nasco curatore.

Seguo quindi una mia linea ben precisa.

Che poi altro non è che un gusto personale, una cifra stilistica.

La stampa mi ha definito gallerista pop-surrealista..

Mi calza a pennello…

Poi chiaramente, la ricerca va tutta allineata alle tendenze e ai mercati..

Ma diciamo pure che a livello generazionale ho trovato la mia quadra vincente..

Quindi diciamo pure che sono curatore della mia galleria..

La mia carriera è stata un’evoluzione..

Sorico, curatore gallerista.. (da oggi anche artista, sempre stato in realtà. nasci artista)

Come coniugate l’essere artisti con l’essere galleristi?

E’ un estro, un esprit.. Una condizione umana. Io dico sempre che l’arte mi ha baciato.

E’ la mia essenza..

Non la vivo in maniera difficoltosa.

Anzi il dichiararmi artista mi ha aiutato.

Qualcuno a me molto vicino mi ha definito professionalmente un ibrido: Curatore – Gallerista – Artista. Figlio del nostro tempo sempre più veloce e cross mediale..

Una volta era sicuramente tutto più definito.

Oggi è sicuramente tutto più fluido.

Quanto conta la comunicazione nel mondo dell’arte ?

La comunicazione è’ molto importante..

Oserei dire fondamentale..

E’ il medium tra artista, il suo lavoro e il pubblico.

La figura del curatore.

In Italia da sempre poco valorizzata.

Per vendere arte e’ necessario averla studiata?

Secondo me si..

Dovrebbe essere l’A B C.. 

Questa è la mia esperienza però. Io mi sento preparato, sento che posso attraverso il mio studio e il mio sapere (CHE NON è MAI ABBASTANZA) dare un impressione più sicura, forte e decisa.

Fare la differenza insomma..

Poi ecco ci sono anche i mercanti e poi ci sono i galleristi..

C’è posto per tutti!

Ad esempio a me personalmente manca un pò il pelo sullo stomaco tipico dell’affarista.. ma lo farò!

Cresciamo tutti!

Qual’e’ il ruolo del Gallerista oggi?

Nel mio caso e nel mio piccolissimo fare cultura.

Sempre.

Vendere poi.

Per vivere..

E spesso sopravvivere!

Gli ultimi due anni di covid.

Ci hanno devastato!

Che differenza c’è sulla percezione dell’arte tra sud e Nord?

Lo cerco sempre di rimanere in una dimensione anzi due..

Il “Cult” e il “Glamour”… 

Le mie due dimensioni esistenziali predilette che rifletto e reindirizzo tutte nel mio lavoro..

Se le cerchi le trovi ovunque da Nord a Sud e da Est a Ovest sia in Italia che all’estero..

Se le becchi vinci. Sempre!

Un aneddoto che ricordi con il sorriso?

Gli anni dell’ universita’ sono stati anni meravigliosi.. Un sorriso e una gioia continua! I Vent’anni che meraviglia! Quanta nostalgia..

Se potessi incontrare un grande del passato , chi e perché?

Sicuramente una ragazza..

E sicuramente Glamour..

Cleopatra, Maria Antonietta, Giovanna d’Arco, Tamara de Lempicka, La marchesa Casati Stampa e tante altre ancora..

Avrei passato le ore a idolatrarle..

Loro hanno l’arte dentro.

Loro erano Arte. 

Piacevolissima chiacchierata, grazie davvero Giorgio

Alessio Musella

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