“Fratello Albero” opera di Marzia Ratti, testo di Alessio Musella

Marzia Ratti
Marzia Ratti

Da sempre siamo affascinati dall’aura che emanano gli alberi, ci accompagnano stagione dopo stagione e ci rendono partecipi del tempo che passa…
Sono il collegamento tra la terra e il cielo.


La loro voce può sembrare silenziosa, sicuramente meno rumorosa rispetto alla nostra, ma anche gli alberi comunicano e lo fanno in modo sorprendente e misterioso… Gli alberi hanno memoria, parlano tra loro, provano emozioni e possono soffrire.
Dialogare con gli alberi, come spesso ci è capitato da bambini, può trasformarsi in una scoperta fantastica di un mondo nascosto.

Nell’universo degli alberi accadono le cose più stupefacenti: gli alberi non solo dialogano fra loro ma dedicano ai “figli” amorevoli cure, si preoccupano degli “anziani” vicini malati, provano sensazioni ed emozioni e hanno i loro ricordi.
Sono i più importanti esseri viventi del pianeta: che respirano e ci fanno respirare, si nutrono e ci nutrono…

Dobbiamo tener presente in ogni istante della nostra vita, dopo ogni respiro, quale fondamentale parte “attiva” abbiano queste splendie creature.

Insieme agli animali, per il quali spesso diventano una casa accogliente, un rifugio per un’incredibile biodiversità, gli alberi hanno accompagnato l’uomo fin dall’alba dei tempi ed ogni cultura ha sviluppato leggende, rispetto e ammirazione per questi “spiriti verdi”, una sorta di ringraziamento…
Frutti, resine, semi, legname e fogliame, parti apparentemente secche dell’albero, humus nel soprassuolo, qualunque parte dell’albero è viva.
Non è un caso che sia stato immortalato in migliaia di opere d’arte, compagno fedele, della clessidra che scandisce il tempo….
Saper ascoltare il sussurro degli alberi è un dono, una splendida mescolanza che vede rincorrersi, anima, fantasia e sensibilità…
Alessio Musella

SPECCHIO di Salvatore Quasimodo
Ed ecco sul tronco
si rompono le gemme:
un verde più nuovo dell’erba
che il cuore riposa:
il tronco pareva già morto,
piegato sul botro.
E tutto mi sa di miracolo,
e sono quell’acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c’era.

“Credi a chi ne ha esperienza: troverai qualcosa di più grande nei boschi che nei libri. I tronchi e le rocce ti insegneranno ciò che non puoi apprendere dai maestri”.
S. Bernardo di Chiaravalle – Epistole, CVI, 2

Total
0
Shares
Previous Post
valente cancogni

“Mai Più” di Valente Cancogni.

Next Post
Wild Wild Pop

Felipe Cardeña: Wild Wild Pop. Curata da Chiara Canali

Related Posts