La sua poetica cerca di costruire un caos organizzato, come la vita stessa, con le sue emozioni, le sue certezze e i suoi dubbi.
Il linguaggio astratto permette a Cveto Marsic di nuotare dentro un’emozione, è come una massa che lascia spazi non delimitati, dove non è necessario rispettare alcuna regola”.
Capacità compositiva e conoscenza cromatica sono alla base dei dipinti dell’artista Sloveno.

Conosciamolo meglio ….


Il tuo primo contatto con l’arte?
Sin da piccolo sono stato affascinato dalla pittura.
Quando hai capito che l’arte sarebbe diventata da passione a professione?
In realtà, non mi sono mai proposto di essere un professionista della pittura.
Non credo che abbia molto senso questo concetto.
L’arte è per me un modo di vivere la vita.
La tua prima opera?
Un disegno a tempera delle saline all’età di otto anni.
Per fare arte, bisogna averla studiata?
Per creare l’arte bisogna ascoltarsi. Non è così evidente. Il sapere serve sempre, la capacità di risolvere questioni tecniche aiuta nel processo creativo.
La formazione è benvenuta, però non è imprescindibile.
Cosa unisce i tuoi dipinti e la
musica?
Ascolto sempre musica, mi piace, mi stimola. Il mio studio è sempre pieno di musica. Molto spesso creo delle immagini come se di musica si trattasse.
Ho grande ammirazione per i creativi della musica.
Come scegli cosa ritrarre?
Seguo una sensazione, quasi un bisogno, poi, nel cammino, le cose cambiano.
Il risultato è frutto di questo cammino e degli incontri lungo la strada.
Un aneddoto che ricordi con il sorriso?
Mi piace vivere con allegria. Ci sono tanti momenti che mi fanno felice e si riflettono nell’anima. Ma non tutto è felicità.
Per un sorriso è quasi sempre necessario superare delle difficoltà.
Se potessi incontrare un artista del passato, chi e cosa gli chiederesti?
Sicuramente a Picasso chiederei da dove e come sia stato capace di fare tanto e con tanta ricchezza in ogni opera che ha realizzato.
Se incontrassi te stesso a 18 anni, cosa ti consiglieresti?
Di non mollare mai.
Quanto conta la comunicazione?
È importante, però anche delegabile.
Che differenza c’è nella percezione dell’arte tra Italia e estero?
Non credo di avere la prospettiva specifica per rispondere a questa domanda.
Cos’è per te l’arte?
L’arte per me è come respirare.
È una necessità vitale.
Quanto contano per te la luce e il colore?
Tutto conta nel mondo affascinante dell’arte. Tutto lascia un segno. Come no, la luce e il colore contano molto.
Grazie per la piacevole chiacchierata
Alessio Musella